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Autore: sole51    21/08/2009    0 recensioni
Il vialetto d’accesso era completamente intasato. Calcinacci ovunque. Stavolta quell’idiota mi avrebbe sentita, Oh sì!! Parcheggiai in doppia fila, dietro il furgone degli operai e mi diressi a passo di carica dentro la casa. “La mia casa” mi corressi automaticamente e quel pensiero mi bastò per darmi una calmata ..salvo poi inciampare in una cassetta degli attrezzi e quasi schiantarmi a terra.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maria De Luca, Michael Guerin
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Quando anche l’ultimo colore fu inghiottito dal blu profondo della notte ero di nuovo calma

Quando anche l’ultimo colore fu inghiottito dal blu profondo della notte ero di nuovo calma.

Michael lo sentì subito e si rilassò di conseguenza.

Sapevamo tutti e due che l’argomento non era stato accantonato ma la discussione sì, e questo era decisamente un bene.

Naturalmente fui io a rompere il ghiaccio, lo Spaceboy non era molto a suo agio con questo genere di conversazioni.

-E’ stato molto bello. –optai per la presa larga.

Michael si girò a guardarmi e alzò un sopracciglio. Sapevo che aveva riconosciuto il mio gioco –Sì, bello. –ma a quanto pareva sembrava intenzionato a giocarci insieme a me.

-Tutti quei colori..ricordi come ci sembrò diverso quel primo tramonto dopo la fuga?

Dove eravamo?Iowa?

-Idaho.

Iniziai a mordicchiarmi il labbro. –Già Idaho. –non potevamo certo evitare il discorso a lungo.-Non sono brava a ricordare i nomi.

-Io ricordo quello e anche il resto. –E chi ha orecchie intenda.

-Lo so .- sussurrai. Poi mi tirai su a sedere sciogliendomi dal suo abbraccio.

Se dovevamo parlare lo avremmo fatto seriamente.

-Finita la tregua? –mi provocò lui. Lasciai correre.

Volevo parlare e non gli avrei dato nessuna scusa per non farlo.

-So che tu ricordi tutto, ma  io ricordo molto..specie le cose importanti.

Si raddrizzò sul sedile anche lui. –Come cosa?

-Come il fatto che quando abbiamo iniziato ad uscire insieme tu non volevi..

-Non siamo mai usciti insieme noi due. –mi interruppe ridacchiando.

-Michael..

-Ok, la smetto..ma non puoi negare che non era prorpio una frequentazione in senso classico-

-Appunto!-sbottai.

Accidenti mi aveva fregato!!!

Contai mentalmente ad occhi chiusi e li riaprii solo quando ero sicura di essermi calmata .Ero arrivata fino a dieci, di solito dovevo arrivare almeno fino a venti.

Bene.

-Appunto. –complimenti Maria! –E il motivo era che tu non volevi lasciarti andare..che tu in realtà non volevi legarti a me.

Visto che non aveva replicato mi voltai a guardarlo.

Sembrava genuinamente sorpreso dalle mie parole.

..Quasi scioccato.

-E’ questo che pensi? –più che parlare squittì.

Accidenti avevo sbagliato. Non era choc..era indignazione.

-Credi che non ti voglia sposare perché continuo a pensare di tornarmene su Antar?

Mi limitai a scrollare le spalle.-Lo pensi davvero? Cioè DAVVERO DAVVERO?

Eh sì, era proprio indignato.

-Cioè fammi capire bene. Tu pensi che in questi otto anni io ho vissuto con te e ho fatto progetti con te mentre segretamente organizzavo una fuga spaziale?

-Progetti? E quali sarebbero questi progetti?

-Come quali sarebbero? E la casa? E il mio lavoro?

-E io ?

-Tu sei il motivo per cui io ho dei progetti Maria..il motivo per cui io sono restato qui.-mi prese il viso fra le mani.-Davvero continui a pensare che voglio andare via?

Non volevo guardarlo in faccia perché i suoi occhi sembravano feriti e io non sopportavo di vederli io soprattutto se ne ero la causa.

-Spesso non so che pensare Micheal..e a volte devo arrivare da sola alle conclusioni visto che tu non parli con me.

Sbuffò. –Questo era prima. –Disse convinto.

-Ok, magari ho sbagliato a tirare le conclusioni..ma non è che le tue convinzioni siano migliori.

-Che vuoi dire?

-Che forse parli più di quando avevi sedici anni Michael ma non è che tu sia uno che si apre con facilità.

-E perché questa cosa viene fuori solo ora?

Abbassai solo lo sguardo. –Forse perché sono una vigliacca.- sussurrai.

-Tu? Maria tu sei tante cose ma di certo non sei una vigliacca.

-A volte sì.

-Per esempio?-Per esempio quando si tratta di te..di noi.

Si passò una mano nei capelli. Era agitato.

-Che c’è?

Invece di rispondermi grugnì e poi uscì rumorosamente dalla macchina.

-Michael!! Ma che succede, dove vai?

Lo seguii fuori dall’auto. Era appoggiato al cofano. Lo raggiunsi.

Aveva assunto quella che io chiamavo la posizione del paguro: braccia conserte, testa bassa e, anche se non potevo vederlo, broncio.

Gli posai una mano sul braccio.- Ti prego parla con me.

Alle mie parole invece che calmarsi come avrebbe dovuto quasi mi si scagliò contro.

Pensavo fosse arrabbiato ma era solo in preda a una specie di crisi di panico.

-IO????IO??????E TU???????

Dire che restai di sasso è poco. –Che vuoi dire?

-Accusi ME di non parlare..ma non è che TU fai di meglio, vero?

Ok, adesso ero davvero persa. Dio solo sapeva dove lo aveva portato il Michael-pensiero.

-Che strano! E io che pensavo che fossimo qui per parlare proprio perché l’avevo voluto io!

-Oh sì fingi di volerlo fare ma poi non è così, vero? VERO?

-Ti giuro Spaceboy che non ho idea di quello cha stai dicendo.

-Non chiamarmi Spaceboy!!-WOW. Allora la cosa era seria. Lui adorava che lo chiamasse così.

-Michael io ti dico tutto,lo sai..anzi spesso ti dico troppo.

-No, non tutto..e certo non le cose importanti.-mi fulminò con gli occhi. –Non mi hai mai detto che pensavi che per me la nostra storia..la nostra VITA fosse solo un gioco!!!

-E va bene..forse ho sbagliato..ma cosa avrei dovuto pensare?

-Per esempio che non mi piacciono i cambiamenti?-quasi me lo urlò in faccia.

-Ok..ok- accidenti , non avevo mai visto le vene del suo collo raggiungere quel volume.- Tesoro calmati, ti farai venire un colpo..

-Calmarmi?

-Mi dispiace.-ed era vero. Forse ci ero andata giù pesante..anzi, senza forse. –Ma ero arrabbiata..e ferita.

-Ma da cosa?

Stavolta fui io a strabuzzare gli occhi. –Scherzi? Mi hai detto che era preferibile avere a che fare con.-abbassai di riflesso la voce-..con chi sai tu, che sposarmi!!!

-Ero sconvolto!! Quei pazzi ci stavano organizzando la cerimonia!!

-Ero sconvolta anche io che credi!!

Restammo a fissarci entrambi col fiatone, come due pugili alla fine di una ripresa.

Un attimo..-Hai detto che non ti vuoi sposare per via dei cambiamenti?

Grugnì.- Hai paura dei cambiamenti?

-Beh, certo!!

-E di quali cambiamenti avresti paura esattamente? Viviamo già insieme..sai tutto di me..non cambierebbe nulla.

-Ne sei così sicura? E Max e Liz?

Accusai il colpo, ma mi ripresi in fretta. –Noi non siamo Max e Liz, Michael..noi siamo l’anti Max e Liz.

-Non puoi esserne sicura.

-Certo che lo sono.

-Non eri sicura che fossero la coppia più bella del mondo?

-Avevo 16 anni..-mi giustificai.

-Pensavi che fossero una coppia migliore di noi.-mi accusò senza esitazione.

-Era tutto diverso Michael.-mi appoggiai al cofano accanto a lui.

-Forse..il punto è Maria è non si può sapere quello che accadrà.

-Sì, lo so.

-E io non voglio rischiare.-si girò a guardarmi.-Te e me.

-Pensi che il matrimonio rovinerebbe tutto? –ora cominciavo a capire.

-Va così bene fra noi adesso..non è mai andata meglio.

Non dissi niente. Che potevo dire? Era vero.

Poggiai la testa sulla sua spalla e lui si irrigidì.

-E ora che c’è?

-Beh..in fondo forse non è così, giusto?

-Ok, mi sono persa di nuovo.

-Pensi che io ti nasconda delle cose..soffri perché io non parlo con te..quante altre cose mi hai tenuto nascoste ?

-Io? Ma che dici?

-Dico che forse non sei così felice come pensavo..dico che forse non va tutto così bene come credevo..

Mi misi di nuovo in piedi davanti a lui e gli presi il viso tra le mani, così forte che gemette. Mi fissò dritto negli occhi, ma non era questo che volevo non ora.

Lo baciai. Non per amore né per lussuria, ma per fare quello che lui aveva fatto a me prima.

Gli diedi un posto in prima fila per vedere da sé tutto quello che c’era dentro di me.

Questa era forse l’unica cosa che era realmente cambiata rispetto a quando ci eravamo conosciuti, adesso le nostre menti erano in perfetto contatto e le nostre emozioni, i nostri pensieri in bella vista..soprattutto quando ci toccavamo.

Mi staccai di botto da lui. Ero arrabbiata.

Non cercò di trattenermi e fu un bene.- Contento?

Annuì.- Mi credi? –annuì di nuovo.

-Allora non dire mai più queste idiozie..queste..-non trovavo la parla adatta.

-..Bestemmie? –mi sorrise.

Anzi mi sorrise col suo sorriso. Quel suo maledetto sorriso che mi scioglieva ogni stramaledettissima volta.

-Sì, sono bestemmie. E tu dovresti saperlo.-battei con forza il piede a terra.

-A quanto pare non ci conosciamo così bene come pensavamo. –si grattò il sopracciglio e quello fece crollare definitivamente le mie pretese di fare la dama oltraggiata.

Si fece avanti per abbracciarmi e io non mi opposi, anzi. Gli passai le braccia intorno al collo e affondai il viso tra la sua spalla e il collo.

Aspirai profondamente. Il suo odore, così familiare mi calmò del tutto.

-Mi dispiace. Davvero.

-Forse dovremmo davvero parlare di più.-iniziò ad accarezzarmi piano la schiena.

-Non posso credere che sia accaduto davvero..e tutto per quell’idiota di tuo fratello!!

Ridacchiò così vicino al mio orecchio che mi vennero i brividi.

-Forse è stato un bene.

-Litigare così?

-Adesso sappiamo delle cose che non pensavamo nemmeno esistessero.

-Io non ha mai davvero pensato che tu volessi tornare su Antar.

-Mai?

-No, da tanto ormai. Ma è come la paura dei mostri sotto il letto, sai?Quando cresci sai che non ci sono,ma dopo un film horror credo che nessuno resista alla tentazione di controllare.

-Ed è così per te?

-Quando hai tutto quello che vuoi la paura più grande e che qualcosa possa portartelo via…o peggio..

-Peggio?

-Sì. Peggio. Come svegliarsi una mattina e scoprire che non era vero niente..che era tutto un sogno.

-Ma io sono prorpio qui.

-A volte mi sveglio dopo aver fatto un incubo..sempre lo stesso.

-Raccontamelo. –scossi la testa sulla sua spalla. –Scommetto che se ne parli ti sembrerà meno brutto.

-Sogno sempre la stessa cosa. Sogno quel giorno .Solo che tu non torni da me ma parti.

-Per tornare su Antar con Max, Isabel e Tess? –annuii di nuovo e mi strinsi di più a lui.

-Davvero un brutto sogno. Ma non è andata così..non c’è speranza che io rinunci a te Maria. Fattene una ragione. –nonostante tutto mi scappò da ridere.

-“Fattene una ragione”? –ripetei cercando di imitare la sua voce.

-Esattamente.-mi allontanò da se quel tanto che bastava per potermi baciare.

E stavolta non fu né per vendetta né per spiarci i pensieri a vicenda.

-Ti amo Spaceboy.-sospirai sulle sue labbra.

-Brava ragazza. –provai a resistere me mi venne di nuovo da ridere e lui si unì subito a me.

-Sei il grinch del romanticismo , lo sai?

-Perché non ti voglio sposare?

-Anche..-mi avvicinai per avere un altro bacio, ma lui si allontanò.

-Che c’è?-dissi riaprendo gli occhi.

-Vuoi davvero sposarti?

In generale o con qualcuno in particolare dici?

-Ha ha ha.

-Ok, ok..

-Allora ?

Ci pensai un po’. In realtà fino a quando non eravamo arrivati a Las Vegas non avevo mai davvero pensato al matrimonio.

Non è che intorno a me ci fossero esempi così positivi in tal senso.

-Non è che VOGLIO.-precisai.

Mi guardò dubbioso.-Non fare quella faccia è così ti dico..

-Ma?

-Ma non NON-voglio. –dissi con un mezzo sorriso.

-E non non-vorresti sposarti adesso?-per poco non gli caddi ai piedi.

-Michael è una proposta?-squittii.

-E’ una domanda.

-E qual è la differenza?

-Quello che voglio sapere è se ti sposeresti stasera.I nostri organizzatori avranno già preparato tutto.

-Ci puoi scommettere.

-Allora te lo ripeto. Ti sposeresti stasera?

Mi presi il tempo necessario per dare una risposta sincera.

Alla fine fu più semplice di quello che pensavo. –No.- risposi. Ed era vero.

-Sei sicura?

-Sicurissima.

-Perché?

-Perché non è così che vorrei sposarmi. Non è il posto giusto né il momento giusto..nè la motivazione giusta.

Mi baciò piano sulla punta del naso.

-Se, e dico SE ci sposeremo sarà perché l’avremo deciso noi..insieme.

-Concordo.-stavolta fui io ad evitare il suo bacio.

-Concordi?

Mi guardò come un gatto che ha appena mangiato un topo. Uno bello succulento.

-Hai capito bene donna.

-Vuoi dire che vuoi sposarti anche tu ora?-incredibile!!!questo sì che era un miracolo.

-Forse che sì forse che no, donna.

E poi finalmente baciò la NON-sposa.

 

 

 

 

 

 

  
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