Farah ha ventiquattro anni, vive a Marrakesh con la mamma Fatima, il
papà Aziz e il fratello maggiore Amine.
Farah é una sognatrice, Farah ama il suo Paese, ama la sua
famiglia, ama i gatti e il thé alla menta, Farah ama
viaggiare e visitare posti nuovi. Farah ama Tarik.
Tarik ha ventiquattro anni, vive da solo a Marrakesh e i suoi genitori
sono tornati a Sibi Abdallah Ghiat, nella campagna marocchina. Lavora
come ingegnere in un'impresa francese con sede a Marrakesh.
Tarik ama leggere la letteratura inglese, la sua opera preferita
é "Romeo and Juliet", ama andare al hanout [1] sotto casa
sua
per
comprare le mandorle al prezzo di due dirham [2], ama passeggiare per la
medina [3] della sua bellissima città. Tarik ama Farah. Ma Farah e Tarik sono
fratelli di latte. Non potranno mai amarsi
come coppia, non potranno mai passare sulla passerella degli sposi, non
potranno mai scambiarsi le fedi, nessuno farà mai per
loro le preghiere di benedizione.
Sono cresciuti insieme, le loro madri li allattavano insieme, in quel
lontano 1990. Giocavano con pietre e bastoni, insieme ai bambini del
quartiere. Se li lanciavano, ogni tanto.
Litigavano spesso, molto spesso. Troppo spesso.
Una volta Farah era tornata a casa in lacrime, Tarik le aveva tirato
forte i capelli. Quei capelli ormai celati agli occhi estranei da un
velo ampio e colorato.
Andavano in moschea insieme, ogni venerdì pomeriggio,
studiavano l'arabo e le preghiere.
Facevano merenda insieme, con pane olio e formaggio. Si azzuffavano
sempre per l'ultima fetta, che perennemente mamma Fatima doveva
dividere perfettamente in due.
Andavano a scuola insieme, nella stessa classe. La maestra li puniva
insieme, e li premiava insieme.
Anche al liceo fu così, nella stessa classe. Ma Farah e
Tarik erano cresciuti, e i loro occhi non si guardavano più
con l'innocenza dei bambini.
Tarik aveva i primi peli della barba in evidenza sul mento, Farah stava
sviluppando delle forme che ben presto avrebbe coperto da lunghe
abayat [4].
Non sapevano che fosse sbagliato, non ancora.
Farah ebbe il primo spasimante, e Tarik da lontano si rodeva lo stomaco.
Per ripicca, Tarik si circondava di belle ragazze, in cambio di qualche
merendina in più. Farah fingeva che tutto fosse a posto, ma
nel suo petto vi era un grande nodo.
Anche l'università passò, e il loro orgoglio si
placò, ma non i sentimenti. Si dichiararono, si amarono, si
baciarono. E si dissero addio.
Tarik e Farah potranno amarsi
solo da lontano, con lo sguardo e il cuore in pena. Con la
speranza che un giorno lei trovi un altro Tarik, e lui un'altra Farah.
[1] Negozio tipico nei quartieri marocchini, alimentare e non. [2] Valuta marocchina: 10 dirham: 1 euro [3]Centro storico della città in arabo. [4] Vestito che copre dalle spalle alle caviglie, molto ampio. Tipico
del Maghreb e del medioriente.