Dean bacia Castiel con un milionesimo dell’intensità con la quale si avvicina a lui, o del modo in cui fissa Castiel vedendo le lacrime nei suoi occhi.

È lento, ed è dolce, e Castiel tocca le mani di Dean quando il cacciatore afferra il bavero del suo trench, e Dean si aggrappa alle loro mani intrecciate, gentilmente, come se si stesse godendo il momento, ed è tutto ciò di cui ha bisogno.

Castiel è tornato.

Castiel è tornato - sano e salvo, tra le braccia di Dean, caldo e reale, e sorridente, perché non è mai stato così felice prima d’ora.

Neanche Dean lo è mai stato.

«Cas.» È tutto ciò che Dean riesce a dire, la voce trema mentre si poggiano con una fronte contro l’altra, perché Cas è qui, è tornato -- e lo ama, lui ama Dean. Era morto, ma va tutto bene adesso, e Dean sta bene, perché è finalmente tornato. «Cas.»

Castiel si scioglie nelle sue braccia, chiude gli occhi, e le mani di Dean si poggiano sul suo viso.

«Hai davvero pensato che non potessi avermi?»

Castiel deglutisce.

«Che non potessi avere me?»

«Io ancora --» balbetta, il flash di dolore nell’espressione di Dean lo colpisce. «Credo ancora che sia tutto un sogno, Dean.»

Il pollice di Dean gli carezza la guancia, cancellando una lacrima, e il respiro di Castiel si blocca quando Dean sorride -- dolce, mozzafiato, e solo per lui.

«Sono tuo da anni ormai, stupido idiota.»

E basta. Tutto è andato proprio dove doveva andare. Tutte le loro vite, le loro liti, tutte le volte che sono tornati l’uno tra le braccia dell’altro. Tutte le volte in cui potevano solo fissarsi, e tutte le volte in cui erano stati sul punto di confessarlo. Tutte le volte che si sono scelti, e tutto il loro libero arbitrio.

Sono innamorati, un cacciatore e il suo angelo, l’umanità e il soldato di Dio con una ferita nella sua armatura, Dean Winchester e Castiel -- e loro sono reali, e lo saranno sempre e per sempre.

«Preferisco che mi chiami Cas.» Castiel risponde, la voce spezzata mentre una lacrima cade lungo la guancia di Dean, e lo fa comunque sorridere perché si rende conto che è l’unica cosa che importa.

«Ah sì?»

«Meno stupido, meno idiota.»