Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: FreDrachen    15/11/2020    0 recensioni
[prima storia della trilogia Half-Blood]
Seth è un Mezzo Demone, figlio di un'umana e di un Demone Purosangue, ed é il Principe Ereditario della Landa della Paura, uno dei regni dell'Inferno. All'apparenza dimostra la sua indole feroce e sarcastica, ma in realtà nasconde in sé un animo buono che lo rende ben diverso dai suoi simili.
Ma qualcuno lo vuole morto e per questo sará costretto ad abbandonare l'inferno per nascondersi sulla Terra.
E sarà proprio lí che intreccerà la sua esistenza con quella di Margherita, una ragazza dai genitori separati, timida e introversa, e con il grande sogno di diventare un giorno una scrittrice.
Nulla sarà più come prima.
Riuscirà Seth a scegliere tra l'amore puro e innocente di Margherita e le tenebre annidiate da sempre nel suo cuore?
Ma soprattutto sará capace un Mezzo Demone andare contro la sua natura, e rinunciare a tutto per amore?
Copyright © 2016― È severamente proibito copiare, pubblicare e/o utilizzare in alcun modo i contenuti della storia senza l'espressa e formale autorizzazione da parte dell'autrice.
[trovare la storia anche su Wattpad, nickname FreDrachen]
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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Prologo

Inferno,Voragine

La Voragine, nel Centro dell'Inferno e poco distante dalla tenuta del Boss, era piena quel giorno.

I lamenti, che si levavano dal suo interno, suscitavano una sorta di ebbrezza nei cuori dei Mezzi Demoni che assistevano all'agonia dei prigionieri.

La scena che si presentava agli occhi di chi assisteva, ricordava molto uno di quei quadri medievali che rappresentavano l'Inferno con i corpi che si contorcevano sotto le torture inflitte e diversi strumenti mortali.

Infatti, lungo le pareti terrose che caratterizzavano la Voragine, si intravvedevano diversi strumenti di tortura: seghe, ferri per marchiare con il fuoco, pinze arrugginite. E ancora spade, pugnali di diverse forme e dimensioni, asce, mazze ferrate e chiodate e altri innumerevoli strumenti di tortura di ogni parte del mondo e di ogni era.

Sul fondo, a creare la nebbia che l'avvolgeva senza sosta, erano situati enormi calderoni di olio bollente e tizzoni ardenti. Il bagliore accecante che veniva dal fondo, confondeva la vista di ciò che di raccapricciante accadeva.

E in quella nebbia e luce si distinguevano le figure snelle dei torturatori e i corpi dei torturati.

I primi erano magnifici, e al tempo stesso terribili, fasciati in canotte nere aderenti che lasciavano trasparire gli addominali scolpiti, e pantaloni in pelle infilati in anfibi neri.

I secondi erano vestiti di stracci, la pelle giallastra o cinerea e gli occhi infossati. I loro corpi erano incatenati e penzolavano da travi, altri invece erano intrappolati tra i più svariati strumenti di tortura. Si contorcevano e gridavano di fronte alla smania di dolore e follia dei loro aguzzini che, imperiosi, infliggevano senza pietà tormenti infernali.

E tra di loro stava Lui, un ragazzo all'apparenza  sui diciotto anni.

A differenza degli altri torturati, era vestito come i suoi torturatori, eppure la canotta nera era stracciata e i pantaloni erano graffiati in più punti.

Incatenato a parte, contro il muro, fissava quasi con sfida i suoi torturatori, null'altro che due tra i suoi innumerevoli fratelli e sorelle. Entrambi sfoggiavano un'espressione feroce sul viso.

Uno di loro brandì un attizzatoio, e con mano esperta colpì il ragazzo al fianco.

Quest'ultimo non emise alcun lamento.

Deluso, l'altro Mezzo Demone gli inflisse un profondo taglio sulla coscia destra con la spada che reggeva in pugno.

Neanche questa volta un solo sospiro uscì dalla sua bocca.

Gli unici aspetti che testimoniavano la sua sofferenza erano i rivoli di sudore che gli scendevano dalla tempia, e le labbra contratte.

Eppure, pur soffrendo atrocemente, i suoi occhi non erano spenti e vitrei come quelli degli altri torturati, bensì erano ancora pieni di vita, e fissavano con scherno i due Mezzi Demone.

Sembravano desiderosi di infliggergli le peggiori torture mai esistite. Neppure con i Dannati si accanivano in quel modo quasi morboso.

Ma lui non era come gli altri condannati lì. La sua presenza era per un motivo ben preciso. La sua sentenza era tradimento, ma sapeva fin troppo bene che la verità era ben altra. Eppure solo da poco aveva capito di essere circondato da mentalità ottuse e che non volevano ammettere o solamente accettare ben altre realtà.

Nathan abbassò l'attizzatoio con evidente seccatura.

«Sei impossibile! Qualsiasi pena ti infliggiamo niente, non urli, non chiedi pietà! Che gusto c'è allora a torturarti?»

Il ragazzo sorrise con il labbro spaccato, un sorriso che sarebbe potuto sembrare un ghigno spaventoso.

"E cosí ti stai ammorbidendo, eh Nat? Chi è dei due quello debole adesso?" pensó con disprezzo.

L'altro Mezzo Demone, Diego, invece rialzò la spada che reggeva con la mano destra, mentre con l'altra teneva ben salda una catena in ferro collegata a un collare del medesimo materiale che di lì a poco avrebbe utilizzato per imprigionarci il collo del suo prigioniero e poi assicurato alla parete della Voragine.

«Non credere che io sia sentimentale come Nathan. A me non importa nulla del tuo falso coraggio. Ti faró penare come un dannato!»

«Beh, allora cosa aspetti a colpirmi? Che arrivi qualcuno a darti un ordine diretto? Sei davvero così codardo Diego?»lo sfidò con voce dura l'altro, infischiandosene delle conseguenze.

Il colpo arrivò improvviso. Dal fianco si propagò un dolore lacerante, la dove la lama nera era penetrata.

Il ragazzo strinse le labbra fino a riaprire la ferita appena rimarginata sul labbro, ma si costrinse a non urlare.

Non voleva di certo dargli la soddisfazione di vederlo piegato.

Diego si avvicinó, fermandosi ad un non nulla dal suo viso. «Ti credi forte, eh? Credi di sembrare invincibile e invulnerabile quando non urli, o non mostri alcuna sofferenza alle nostre torture?»gli domandó spietatamente.

Il ragazzo lo trafisse con lo sguardo, con i suoi inquietanti e splendidi occhi verdi.

«E tu cosa ne sai della forza Diego? Non l'hai mai conosciuta, e ancora adesso ti nascondi dietro una spada. Cosa ne sai tu del coraggio?»

Diego sogghignó.

«A differenza tua io so dov'é il mio posto, e qual é il mio compito. Non sono io che mi sono condannato per salvare la vita a quell'insulsa umana, né ho tradito sangue del mio sangue».

"Come fosse lui quello tradito" si ritrovó a pensare in modo sprezzante il diretto interessato, ripensando alla persona di cui si era fidato piú di se stesso. Lo stesso uomo che l'aveva tradito e peggio, che aveva provato a uccidere Lei.

Lei.

Solo a pensare al suo sorriso, sentiva un tuffo al cuore.

Era stato necessario il suo gesto disperato. Per salvarle la vita, si erano dannati entrambi.

Lei con impresso sulla fronte il Marchio, l'unico modo per tenerla al sicuro dai suoi simili.

Lui imprigionato nella Voragine, condannato per l'eternità.

Eppure al ricordo della sua gaia risata, ai suoi occhi scintillanti come stelle pieni di passione e amore, non rimpiangeva affatto la sua scelta.

Aveva fatto una scelta da cui era impossibile redimersi, eppure non gli importava.

E ripensando a Lei, gli vennero in mente le parole del ritornello della Sua canzone preferita: Bruceró per te dei Negrita.

"Bruceró per te
mi ferirò per te
io bruceró per te
mi ammalerò per te..."

Parole che gli erano rimaste scolpite nel cuore. Le stesse parole a cui pensava mentre cercava di salvarla.
Si era ripromesso, quando per la prima volta le aveva sussurrato "Ti amo", che l'avrebbe protetta da tutto e da tutti.

E adesso avrebbe subito le conseguenze di questa sua promessa.

Ad attenderlo, da quel momento in poi , non vi erano altro che i ricordi, e il dolore.


Angolo dell'autrice:

Ciao a tutti ^^

Vorrei premettere che la storia non è tragica(in fondo dato che è la prima di una trilogia non posso farla finire male proprio adesso)per cui non preoccupatevi per l'inizio un po' cruento ^^

Poi vorrei precisare che tra qualche capitolo sembrerà che sia presente una sorta di incesto...che non è incesto, dato che i Mezzi Demone condividono solo il genitore demonaico che non trasmette patrimonio genetico (ve lo dico già così siete preparati ^^)

Bene...detto questo ci saluto :)
Se volete dirmi la vostra, se avete delle curiosità fatevi pure avanti ^^

FreDrachen

NB!!!
Mi scuso per eventuali errori presenti nel corso della storia. Non appena la terminerò la revisionerò per bene :)

NBB:
La storia all'inizio procede tranquilla ma non temete! I colpi di scena non mancheranno di certo ;)

NBBB(Ultimo che metto giuro XD):
Nel corso della storia troverete talvolta un linguaggio leggermente ""scurrile"" ^^"

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