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Autore: Hoon21    21/11/2020    2 recensioni
Natalie Sancouer viene vista da tutti come la fedele assistente del signor Agreste ma nessuno conosce il ruolo che riveste nei panni di Mayura per aiutare Papillon o l'entità dei suoi sentimenti nei confronti di Gabriel Agreste. Eppure Natalie è sempre stata lì, una presenza fredda ma costante.
Tramite questa semplice OS vedremo attraverso i suoi occhi alcuni dei momenti condivisi all'interno della villa Agreste.
Tratto dal testo:
" -Gliel’ho già detto, signore, per lei io farei qualsiasi cosa-. Nonostante adesso Gabriel le stesse sorridendo e non avesse ritratto la mano dalla sua, Natalie sapeva che quel sorriso non poteva competere con quello evocato dalla moglie. Faceva male e Natalie si chiese se un giorno avrebbe smesso di farne così tanto."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emilie Agreste, Gabriel Agreste, Nathalie Sancoeur
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quando ami qualcuno, lo ami così com’è e non come vorresti che fosse”

-Lev Tolstoj

 

'Cause love comes slow and it goes so fast

 

Quando Natalie Sancouer aveva varcato per la prima volta la soglia di villa Agreste non era rimasta stupita dalla bellezza e dalla raffinatezza con cui la casa era arredata o dalla ricchezza che trasudava dalle mura, no. Il suo sguardo era stato immediatamente rapito da quello dell’uomo dagli occhi di ghiaccio che si trovava di fronte a lei e che la squadrava con occhio critico e analitico.

-Sto cercando una valida assistente che possa gestire la mia Maison e al tempo stesso le esigenze di famiglia. Lei crede di esserne in grado? - le aveva chiesto improvvisamente senza preoccuparsi di farla accomodare o di rivolgerle le solite domande di routine scambiate durante un colloquio. Incapace di distogliere gli occhi dai suoi, Natalie si era sentita rispondere:-Certo, signor Agreste. Sono pronta ad iniziare-.

*

Lavorava presso la Maison Agreste da oltre un anno e ancora Natalie faticava ad accettare la sorte bella e strana che le aveva concesso di lavorare per uno degli uomini più importanti e prestigiosi di Parigi. Aveva lasciato il suo appartamentino in centro per potersi trasferire in una delle stanze vuote della villa al fine di risultare sempre reperibile per il signor Agreste, in qualsiasi momento del giorno e della notte. Il signor Agreste non aveva fatto mistero della sua necessità di lavorare con persone fidate e lei cercava disperatamente di dimostrarsi degna della sua fiducia. La maggior parte delle assistenti che lavorano nel mondo della moda avevano l’abitudine di lamentarsi sempre ad alta voce dei difetti dei loro datori di lavoro, sottolineando la loro stravaganza e imprevedibilità. Spesso volgevano il loro sguardo verso di lei con quel misto di invidia e partecipazione che da qualche tempo si vedeva rivolgere aspettando che anche lei contribuisse alla conversazione. In quei casi lei non sapeva mai cosa rispondere. Per cercare di toglierla dall’impiccio, una volta, una delle segretarie presenti aveva cercato di parlare del suo capo. –Tu più di tutte dovresti sapere cosa significa lavorare per un uomo impossibile! Insomma, lavori per il signor Agreste! Nonostante sia un genio della moda, dovrai convenire con noi che è un tipo abbastanza freddo e cupo, no? Quasi come se nascondesse un lato oscuro-.

Lei tuttavia non era mai riuscita a trovare alcun difetto nel signor Agreste ed era onorata di lavorare con lui. Queste cose, però, lei non le diceva più ad alta voce; quando vi aveva provato una volta si era trovata ad arrossire e a balbettare in difficoltà. Quella era stata una delle prime volte in cui si era resa conto del forte fascino che il signor Agreste esercitava su di lei.

*

Natalie ammirava Emilie Agreste. Non solo per la sua palese bellezza o il suo portamento raffinato, ma soprattutto per quel sorriso dolce che le incorniciava il viso e lo faceva risplendere. Non dimenticava neanche una volta di salutarla gentilmente quando la incontrava in giro per la casa indaffarata con la sua agenda degli impegni in una mano e il tablet nell’altra o di augurarle una buona giornata. Il motivo principale per cui Natalie non poteva non ammirare Emilie nel suo cuore era la straordinaria capacità di addolcire i lineamenti del signor Agreste interrompendo per qualche secondo il freddo glaciale che i suoi occhi portavano dentro. Per questo motivo non poteva nutrire nessuna gelosia o risentimento nei suoi confronti: con i suoi abiti severi, i capelli sempre stretti in uno chignon perfetto alla base della nuca e la capacità di mascherare i suoi sentimenti non poteva reggere alcun confronto con la moglie del signor Agreste.

*

Il giorno in cui il signor Agreste le aveva chiesto di contattare uno dei più famosi ritrattisti di Parigi affinchè eseguisse un ritratto della famiglia Agreste al completo, la fedele assistente aveva eseguito senza battere ciglio e si era premurata ad affrettare l’appuntamento. Mentre osservava il pittore eseguire un rapido schizzo dei suoi modelli il suo sguardo si concentrò sulle tre figure accomodate al centro del salotto: la bella Emilie aveva il suo stupendo sorriso ad illuminarla mentre teneramente poggiava la testa sul petto del marito e poneva una mano sulla spalla del loro unico figlio al quale aveva trasmesso la sua inesauribile gentilezza e bontà; Adrien sfoggiava un sorriso del tutto simile a quello della madre, sicuramente felice di poter trascorrere un paio di ore insieme ad entrambi i suoi genitori e infine c’era lui. Gabriel. Natalie arrossì mentre pronunciava nella sua mente quel nome che la teneva sveglia durante la notte. Scosse brevemente la testa e uscì dalla sala, pronta ad occuparsi del prossimo impegno della famiglia Agreste.

 

*

Natalie avvertiva la profonda voragine che si era aperta nella villa dalla scomparsa di Emilie. La avvertiva nei silenzi provenienti dalla stanza di Adrien o dalle mute richieste grida che rivolgeva al padre seduto dall’altro lato del tavolo da pranzo, imprigionato nella fortezza che il suo dolore aveva costruito attorno a lui. Lo avvertiva nella durezza dei tratti del volto di Gabriel Agreste, i quali non potevano più sperare nella magia dell’amore compiuta da Emilie. Fu in quel preciso istante che capì di essere disposta a tutto, anche a rinunciare alla sua stessa vita, affinchè Gabriel e Adrien tornassero a sorridere come un tempo. Fu in quell’istante che intuì che se avesse potuto vedere Gabriel e Adrien nuovamente felici non avrebbe mai messo in discussione il folle progetto che il suo datore di lavoro preparava sin da quando Emilie si era ammalata.

*

-L’ho capito nell’istante in cui sei entrata in questa casa che saresti diventata più di una semplice assistente-. Erano queste le parole che Gabriel le aveva rivolto dopo averla accompagnata a sedere in seguito ad uno di quei capogiri provocati dalla trasformazione in Mayura.

-Mi dispiace per quello che stai passando- aggiunse. Natalie sorrise e gli strinse grata la mano. Da quando la moglie era scomparsa e Gabriel era sprofondato in quell’abisso di tenebre e oscurità, Natalie era diventando l’unica persona di cui Gabriel poteva fidarsi, a cui confidare i suoi piani e con il tempo il loro rapporto era diventato più profondo e intimo, nonostante entrambi cercassero di mantenere sempre un certo grado di distacco e professionalità.

-Gliel’ho già detto, signore, per lei io farei qualsiasi cosa-. Nonostante adesso Gabriel le stesse sorridendo e non avesse ritratto la mano dalla sua, Natalie sapeva che quel sorriso non poteva competere con quello evocato dalla moglie. Faceva male e Natalie si chiese se un giorno avrebbe smesso di farne così tanto.

*

Durante la notte, mentre il sonno tardava a raggiungerla in quel letto troppo grande e troppo freddo per lei, Natalie si chiedeva come avesse fatto a ritrovarsi coinvolta in quella vicenda che sembrava appartenere a un qualcosa di più grande rispetto a lei. Interrogava i suoi pensieri e i suoi ricordi in quei momenti per riuscire ad identificare il momento preciso in cui aveva iniziato a guardare Gabriel con occhi e sentimenti diversi ma non riusciva mai nel suo intento. Semplicemente quell’amore era arrivato improvvisamente e non l’aveva più abbandonata. Allora Natalie chiudeva gli occhi e si perdeva nelle fantasie di quell’amore impossibile.  

*

 

Natalie percorse il corridoio realizzato in ferro battuto che collegava l’ascensore al giardino segreto posto al piano inferiore della villa, culla per le akuma e guardiano di Emilie. Come ogni sera, Gabriel si trovava lì per ricercare lo scopo che aveva dato vita al suo progetto, alla sua speranza di riportare indietro la moglie e di salvare la sua famiglia. A nulla valevano i suoi tentativi di ricordargli che tutto ciò che aveva costruito in quei mesi (l’aver akumizzato metà della popolazione parigiana, l’aver scoperto l’identità di molti suoi nemici) lo stava allontanando sempre di più da suo figlio, da Adrien che aveva così disperatamente bisogno di suo padre. Sapeva già che la sua risposta sarebbe stata un laconico “Lo sto facendo anche per lui”. Anche quel pomeriggio Ladybug e Chat Noir avevano sconfitto uno dei suoi supercattivi e sicuramente ora Gabriel si stava chiedendo se la scelta di trasformarsi in Papillon fosse stata davvero quella più giusta. Il rumore dei suoi tacchi riecheggiò per tutto il corridoio avvisandolo del suo arrivo. Per un po’ rimasero in silenzio mentre Gabriel contemplava la bellezza immortale della moglie; ad un certo punto con voce tremante le chiese:- Secondo te, Emilie approverebbe ciò che sto facendo per lei, per noi?-

Natalie rimase sbalordita dal sentirsi rivolgere una domanda così personale. -Non lo so signore..-

Gabriel finalmente si voltò e le rivolse uno sguardo a metà tra il beffardo e il rassegnato:- Questo è il problema. Non lo so neanche io.. La prima volta che la vidi rimasi stupito dalla sua bontà e dolcezza: non pensavo che una sola persona potesse portarne così tanta dentro di sé. Mi innamorai subito di lei anche se nel profondo sapevo di non essere la persona che lei meritava, non ero semplicemente alla sua altezza. Eppure anche lei mi amava e insieme stati felici. Mi diceva sempre che vedeva il buio dietro i miei occhi, ma che mi amava comunque. Lei era la luce che guidava la mia via e ora che sono rimasto al buio non so più se sto seguendo la strada giusta o se ho semplicemente perso la rotta. Ora mi amerebbe?-. Natalie sentì la disperazione nella sua voce, osservò il dolore trasfigurare il suo volto e la rigidità con cui teneva chiusi i pugni lungo i fianchi davanti a lei.  Delicatamente, imponendosi di non versare le lacrime che premevano per uscire, gli fu accanto e lo prese tra le braccia, stringendolo forte mentre avvertiva l’uomo tremare come un bambino contro di lei.

-Sono sicura di si, Gabriel- mormorò dolcemente senza allentare la presa e accarezzandogli delicatamente i capelli- Chiunque sarebbe onorato di essere amato con la stessa intensità con cui lei ama Emilie e del resto sua moglie ha visto il suo cuore e ciò che si cela al suo interno e non l’ha mai abbandonata. Questo perché quando ami qualcuno, lo ami così com’è e non come vorresti che fosse- conclude.

*

Natalie avrebbe voluto potergli dire che lui e Adrien erano tutto il suo mondo e che non avrebbe mai smesso di amarlo ma, semplicemente, non poteva.

 

 

Angolo dell’autrice

Salve a tutti! Questa è la prima volta che provo a scrivere qualcosa su questo fandom pur avendo iniziato a nutrire già da tempo una passione smisurata per Miraculous. Tra i personaggi che più mi hanno attratto il primo posto è sicuramente occupato dalla figura di Natalie spesso sottovalutata e messa in secondo piano ma che, secondo me, merita grande rispetto per la grande lealtà e ammirazione (e si, amore. Per me Natalie è profondamente innamorata di Gabriel) nei confronti del signor Agreste e da buona e inguaribile romantica non ho potuto non shipparli e provare a combinare qualche pasticcio che li vedesse raffigurati insieme. Spero che troviate questi personaggi abbastanza IC e che la storia sia di vostro gradimento. Spero tanto inoltre che leggerete in tanti e mi lascerete qualche commento.

Buona serata e a presto,

Hoon21

 

 

  
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