Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: _ A r i a    22/11/2020    0 recensioni
{ tokyo ghoul!au | contenuti forti }
Alla vista dell’inconfondibile marchio di fabbrica della CCG – come se l’impermeabile grigio delle colombe non fosse già un campanello d’allarme fin troppo evidente –, la sagoma scura scatta in avanti a una velocità repentina. È questione di attimi prima che Sakura se lo ritrovi addosso, e solo allora riesce a vedere che il suo volto è coperto da una maschera completamente nera, tranne per una piccola linea frastagliata bianca, simile a una cicatrice, sul lato sinistro.
Una maschera. C’è solo una creatura che ne indosserebbe una.
Un ghoul.
L’istante successivo, un clangore metallico assordante riempie l’aria, e Sakura impiega qualche secondo prima di riuscire a realizzare che il kagune, che nel frattempo il ghoul ha estratto, ha finito per impattare contro un quinque che non ha mai visto prima di allora.
«Regola numero uno», scandisce la voce furiosa di Kidou Yuuto, che si è ormai parato davanti a lei. «Mai allontanarsi durante una ronda.»
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto, Matatagi Hayato, Nozaki Sakura
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Bad-blood

Le giornate cominciano a passare con una nuova quotidianità.
Yuuto si abitua abbastanza in fretta a Fudou e Hayato che litigano come due bambini quando il più giovane lancia palline di carta contro l’altro, o a Sakura che, seduta alla sua scrivania, ride di sottecchi, divertita da quella scena.
Yuuto osserva tutto senza commentare, ma, in fin dei conti, sa di aver già imparato a conoscere quegli scenari, e di non disdegnarli affatto.
I suoi compagni di squadra escono spesso in ricognizione in alcune circoscrizioni della città, mentre lui e Sakura restano al quartier generale della CCG, e Kidou ne approfitta per affidare alla ragazza alcune pratiche burocratiche da sbrigare. Yuuto si è accorto quasi subito di quanto questo sia seccante per Sakura: quando crede di non essere vista, infatti, la giovane ispettrice si lascia sfuggire sospiri profondi, tra una scartoffia e l’altra. Quando Akio e Hayato tornano dalle loro ronde, inoltre, la ragazza resta ad ascoltare con aria sognante i racconti di incontri con ghoul, sebbene di solito si tratti sempre di elementi di piccolo calibro.
«… a un certo punto stava per scappare e ha fatto un balzo all’indietro, Fudou però ha subito fatto uno scatto in avanti e woosh, gli è stato addosso in un istante», spiega Hayato, gli occhi ancora scintillanti di entusiasmo, mentre con le mani gesticola vistosamente per rendere ancor più enfatica la sua storia.
«Wow», sospira Sakura, incantata.
Yuuto si limita a ignorare tutta la scena, continuando a battere freneticamente le dita sulla tastiera del suo pc. Un pomeriggio, mentre Sakura e Hayato si erano allontanati per una pausa, ha parlato con Fudou, esponendogli le proprie perplessità sul suo metodo. Non è stata la prima volta in cui l’ha fatto: Yuuto è piuttosto sicuro di aver espresso ad Akio quelle che trova essere le criticità di questo “battesimo del fuoco” che riserva ai nuovi membri svariate volte in passato, tuttavia si è ormai convinto che per certe cose rivolgersi a Fudou equivalga a parlare con un muro. Considerando quante volte hanno già ripetuto quei discorsi, inizia a credere che ormai sia inutile farlo ancora.
«Non possiamo tenerli sotto a una campana di vetro all’infinito», gli aveva risposto Akio, come ogni altra singola volta. «E poi Hayato è diverso. È più forte.»
La discussione era finita lì. Yuuto non aveva altro da dirgli, e in ogni caso sapeva che nulla sarebbe servito.
Sakura mordicchia il cappuccio della sua penna. Di tanto in tanto alza lo sguardo dai documenti di cui si sta occupando, e con lo sguardo si perde a vagare da Hayato ad Akio. Yuuto non sa a cosa stia pensando, ma ha come l’impressione che non sia poi così difficile immaginarlo.
È troppo inesperta. Se la portasse sul campo adesso, probabilmente finirebbe per farsi ammazzare nel giro dei primi venti secondi di un combattimento. È vero, è risultata essere l’allieva migliore dell’accademia e Yuuto è grato che gliel’abbiano affidata, probabilmente avrà anche meno lavoro da fare con lei, tuttavia la preparazione teorica è un conto, quella pratica un altro. Per affrontare un ghoul, oltre a una non scarsa forza fisica, è necessaria una spiccata prontezza di riflessi, e Yuuto è certo che quest’ultima non sia ancora propria di Sakura. Si acquista col tempo e l’attività sul campo – motivo in più che dovrebbe spingerlo a portare Sakura in ricognizione, certo. Eppure Yuuto non riesce ancora a liberarsi della paura che, in un combattimento, specie se contro un ghoul forte, l’inesperienza di Sakura finirebbe solo per essere d’intralcio ad entrambi…
Un lieve bussare alla porta sembra strappare Yuuto dai suoi pensieri. Poco dopo, all’ingresso della stanza, fa capolino la testa traboccante di capelli lilla di Kudou Michiya.
«B-buonasera, ispettore», saluta Hayato, quasi sobbalzando sul posto. Anche Sakura sembra irrigidirsi, mentre di colpo Fudou smette di fissare il soffitto.
Kudou sembra ignorare Hayato. «Kidou», taglia corto, «avrei bisogno di parlarti.»
«Mh? Oh, sì, certo», concede il ragazzo.


Nel giro dei successivi due minuti Yuuto finisce per ritrovarsi nello studio dell’ispettore di grado speciale Kudou Michiya.
È una stanza poco più grande di quella che occupa con Fudou e gli altri, eppure visibilmente più scarna – forse per via della non necessaria presenza di ogni arredo moltiplicato per quattro.
Kudou si siede all’unica scrivania presente. «Accomodati», comincia, invitando Yuuto a fare altrettanto.
Yuuto si siede di fronte all’uomo, e subito nota la presenza di qualcosa di strano. Si tratta di un fascicolo, del quale non ha la minima idea di cosa possa contenere. Il ragazzo resta a fissarlo per alcuni istanti, in silenzio.
Alla fine, tuttavia, la curiosità ha la meglio su di lui, e Yuuto non riesce a trattenersi oltre dal parlare.
«Uhm… cos’è?», domanda infatti.
Kudou non sembra sorpreso dalla domanda. «Speravo che potessi dirmelo tu», ammette.
Yuuto fissa ancora Kudou, questa volta tuttavia non resta ad aspettare il suo beneplacito. Si sporge appena e con studiata cautela in direzione della scrivania, e le sue mani si allungano in direzione del fascicolo.
Il ragazzo si porta la cartellina in grembo, aprendola. Quello che trova, tuttavia, lo lascia sgomento per un momento.
Sono fotografie. Corpi – no, cadaveri – riversi a terra, ed è evidente che siano tutt’altro che messi bene. Le membra sono state percorse da numerosi e tremendi morsi, risalire all’identità dei morti è pressoché impossibile. In una foto, che sembra essere stata scattata sul retro di un locale piuttosto squallido, in un lago di sangue giace a terra un corpo prono, la cui schiena pare essere stata divorata e, da lì, ogni singolo organo interno.
Yuuto sfoglia gli scatti e, tra di essi, ne trova uno in cui gli sembra quasi di riuscire a intravedere qualcosa, all’altezza delle spalle del cadavere.
Un… kagune?
«Ghoul cannibali», intuisce Yuuto, sollevando lo sguardo e tornando ad osservare Kudou.
La cosa in sé non è poi così straordinaria: non è la prima volta, infatti, che si imbattono in ghoul che praticano cannibalismo, lo sanno bene entrambi.
Kudou, tuttavia, sembra leggere i suoi pensieri.
«Non è la cosa in sé a sorprendermi», ammette infatti «quanto piuttosto il luogo in cui questi resti sono stati trovati.»
Yuuto sembra riflettere per qualche momento sulle parole di Kudou. Per un momento pensa a una delle prime quattro circoscrizioni, perché per quanto sia strano trovare dei ghoul in quello che è notoriamente territorio della CCG questo spiegherebbe perché il suo superiore sia così interessato da tutta quella vicenda, ma la verità è che per Yuuto non è mai stato semplice intercettare i pensieri di Kudou Michiya. Per un momento, prima, quando lo ha convocato nel suo ufficio, ha creduto perfino che volesse rimproverarlo per non aver ancora portato Sakura in ricognizione, quindi è davvero impossibile che adesso possa avere la risposta tra le mani prima che sia l’uomo a comunicargliela.
Kudou sembra averlo già intuito, infatti poco dopo prende parola ancora una volta, senza attendere una conferma da parte di Kidou.
«Le foto sono state scattate questa mattina all’alba, nella circoscrizione venti», afferma, in tono grave.
Yuuto inarca un sopracciglio, d’improvviso però, per quanto cerchi di non darlo a vedere, inizia a comprendere le preoccupazioni di Kudou. La circoscrizione venti è sempre stata una zona tranquilla, in cui i ghoul non hanno mai dato troppi problemi. Trovare adesso dei resti di cannibalismo, invece, risulta essere qualcosa di decisamente insolito.
A Yuuto, per di più, qualcosa non torna in tutta quella faccenda. I cadaveri sembrano essere stati lasciati appositamente in bella vista – come nel primo caso della foto sul retro del locale –, come se fosse desiderio di chi ha compiuto quella mattanza che venissero rinvenuti.
Già, ma a che scopo?
«Ho pensato di parlarne con te perché so che hai lavorato a lungo in quella zona», riprende Kudou. «Per ora si tratta di un’informazione confidenziale, per cui ti sarei grato se non ne parlassi con nessuno. Inoltre, proprio perché conosci bene la circoscrizione venti e visto che si tratta di un caso così delicato, pensavo di affidare le indagini a te, Kidou. So di poter contare sulla tua riservatezza.»
Yuuto getta uno sguardo al fascicolo chiuso, che tiene ancora sulle sue gambe. Non crede di avere molte altre alternative.
«Certamente», conclude infine.


Uscendo dall’ufficio di Kudou, Yuuto nasconde il fascicolo sul nuovo caso in una tasca interna del suo impermeabile. Se deve evitare che la notizia si diffonda, allora sarà meglio prendere ogni sorta di precauzione.
Quando rientra nella sua stanza, trova Fudou e Hayato impegnati nell’ennesimo battibecco. Nel momento in cui si accorgono del suo ingresso, tuttavia, subito il silenzio torna a regnare sovrano tutt’attorno.
Yuuto spera sinceramente che la preoccupazione non gli si legga in volto.
A quanto pare, però, non è così. Non appena si siede, infatti, i due riprendono a discutere, sebbene stavolta a voce più bassa.
Sakura, invece, sembra essere più impensierita.
«Problemi?», domanda, conciliante.
Yuuto inclina il capo nella sua direzione e le rivolge un sorriso stanco. «Più di quanti ne meriti», ammette.





▬ notes

secondo capitolo e si comincia con lo splatter, ahah. i'm happy.
in realtà è tutto a malapena accennato, forse perché col genere gore faccio pena? chissà nah, siamo seri, la risposta è palesemente sì
probabilmente sembrerà che non succeda niente, ma non è del tutto vero. Kudou ha assegnato a Yuuto una missione importante, e vi anticipo che questo incarico tornerà
– e con peso decisamente elevato – nei prossimi capitoli.
oltre questo, se devo essere sincera, non c'è molto altro da dire: abbiamo approfondito qualche aspetto della collaborazione lavorativa tra Kidou, Fudou, Hayato e Sakura, probabilmente però verrà delineata meglio in seguito. Questo capitolo è abbastanza di passaggio, mi trovo a corto di parole, ahah.
ma
– ma – dal prossimo le dinamiche subiranno una decisa impennata! sinceramente non vedo l'ora di pubblicarlo, amo molto il risultato finale – e poi beh, domenica prossima sarà un giorno speciale, ma è presto per parlarne ^^
spero che la storia vi stia piacendo! se vi va fatemelo sapere, mi piacerebbe molto ricevere il vostro feedback in merito.
a presto sperando che amazon si muova a farmi arrivare be

aria
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: _ A r i a