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Autore: Nuvola96    30/11/2020    1 recensioni
Song-fic ambinetato alla fine della puntata "L'amore è ritornato" nella seconda serie dell'anime originale
Dalla One-shot: "L’ennesima battaglia è terminata ed è giunto il momento di levare le tende come al mio solito, ultimamente. Mi fermo solo un attimo a riflettere e, forse per la prima volta nella mia vita, agisco più o meno d’impulso."
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie
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L’ennesima battaglia è terminata ed è giunto il momento di levare le tende come al mio solito, ultimamente. Mi fermo solo un attimo a riflettere e, forse per la prima volta nella mia vita, agisco più o meno d’impulso.
<< Sailor Moon, il nostro compito consiste nel proteggere contemporaneamente sia la nostra città che Crystal City, la città del futuro… Dobbiamo riuscire a superare le difficoltà, solo così potremo salvare l’umanità >> le dico, guardandola da sotto la mascherina del mio travestimento.
<< Sì, questo lo so Milord >> mi risponde lei arrossendo.
Noto che è leggermente confusa, probabilmente non ha compreso il significato profondo della mia frase. Vorrei dirle chiaramente quel che provo per lei, ma come al solito sono bloccato e non riesco ad esprimere i miei sentimenti, le mie emozioni, in modo chiaro.
Abbasso lo sguardo mentre mi insulto interiormente per questo mio tremendo lato del carattere con cui ho sempre allontanato tutti da me, pensando stupidamente potesse essere un buon modo per tenermi vicine solo le persone realmente importanti.
In fondo sono fatto così e probabilmente con il tempo mi sbloccherò, ma sarà un processo lento. Nel frattempo, confidando nell’unione dei cervelli delle ragazze, provo ad aprirmi ulteriormente:
<< Guerriere Sailor, lottiamo tutti insieme per conseguire il successo. Arrivederci >> affermo in tono deciso.

Ed eccomi andarmene come sono arrivato, silenziosamente saltando tra i tetti. Mi ritrovo a pensare alla mia stupidità e a quanto mi sento solo da quando non posso più passare il tempo con lei, così mi fermo a guardare la Luna che risplende sulla distante acqua da una terrazza panoramica. Tolgo la mia trasformazione e mi ritrovo con gli abiti che avevo prima di sentire che Usako era in pericolo.
Ora sono qui fermo che mi lascio cullare dal silenzio. Dovrei tornare a casa, in fondo nell’eventualità che lei abbia capito e mi abbia perdonato verrebbe là a cercarmi… o forse no. Qui si vede la Luna che si specchia nell’acqua rendendo l’atmosfera così rilassante che forse lei si sentirà attratta da questo posto. Bah, che sia quel che sia, io sento che devo restare qua.
<> sento gridare mentre dei passi veloci si avvicinano a me.
Mi volto.
<< Usako >> dico raggiante quando la vedo correre verso di me.
<< Mamo-chan>> ripete dopo essersi buttata fra le mie braccia.
Avvolgo il suo corpo e la stringo stretta, come se da un secondo all’altro qualcosa possa portarmela via, sperando di recuperare almeno in parte tutti gli abbracci che le ho fatto, e che mi sono, fatto mancare in questo periodo.
<< Usako>> sussurro, incrociando i suoi splendidi occhi azzurri pieni di vita, amore e dolcezza.
La bacio, distruggo definitivamente quell’immonda barriera che avevo creato tra noi per proteggerla. No, che avevo stupidamente creato tra noi per proteggerla, non capendo che invece avrei fatto soffrire entrambi e che la avrei esposta a più rischi. Non mi importa quel che succederà nel futuro, il nostro amore ci permetterà di superare ogni difficoltà.
Restiamo accoccolati a lungo, fino a che un freddo venticello non la fa tremare sotto le mie braccia.
<< Usako, forse è meglio che ti riaccompagni a casa. Fa freddo, non vorrei ti ammalassi >> dico in preda al timore che domani possa star male.
Abbassa lo sguardo, vedo che è molto triste e capisco. Lei si sente come me, ci siamo mancati così tanto che il tempo passato assieme non è lontanamente sufficiente a recuperare quello perso, noi abbiamo bisogno di stare più tempo insieme. Da soli.
<< Usako, se vuoi puoi stare da me questa notte >> affermo d’impulso. Sono stato troppo impulsivo?
Mi mostra un sorriso così vero e così dolce che capisco di aver fatto, per una volta dopo molto tempo, la scelta giusta. Il suo sorriso d’improvviso svanisce e diventa tutta rossa in viso, colgo il suo imbarazzo:
<< Tranquilla, il mio divano può diventare un letto molto comodo >>
Mi abbraccia e poi a braccetto ci dirigiamo a casa mia.

Dopo diverso tempo passato a baciarci e a raccontarci come abbiamo vissuto questo periodo da separati vedo che viene colta da un lungo sbadiglio che denota immensa stanchezza, i suoi occhi me lo confermano. Così mi dirigo a prepararle il letto e a prendere il necessario per imbastire il divano letto, ma quando lei esce dal bagno la ritrovo con gli odango sciolti e con il mio pigiama decisamente enorme per lei. Non resisto e la bacio di nuovo, è così bella e così importante che non posso più averla lontana da me.
Succede così quello che forse era inevitabile, ma lei dopo i primi momenti di imbarazzo mi fa capire quanto ne sia felice. In fondo, questa lontananza ha sbloccato qualcosa in noi.
Mi do del pervertito come se lei avesse potuto sentire il mio pensiero e fraintenderlo. Quello che realmente volevo dire era “in fondo questa lontananza ci ha resi ancora più inseparabili”.
Accendo lo stereo su una stazione radio di canzoni da tutto il mondo, così estasiata e cullata dalla musica la vedo addormentarsi tra le mie braccia.
In radio passano una canzone italiana di cui non conosco assolutamente il testo, ma la melodia mi riporta alla mente la nostra storia, mia e di Usako.

Io non so parlar d'amore
L'emozione non ha voce
E mi manca un po' il respiro
Se ci sei c'è troppa luce

Penso al mio carattere che spesso mi fa sembrare così freddo e menefreghista quando invece dentro di me sento un turbinio di emozioni che mi travolgono.
Penso a lei che in qualche modo riesce a farmi uscire da questo guscio e che, sicuramente, negli anni riuscirà a infrangerlo completamente esponendomi completamente al mondo esterno.

La mia anima si spande
Come musica d'estate
Poi la voglia sai mi prende
E si accende con i baci tuoi

Quando sono con lei mi sento al posto giusto, gli unici pensieri siamo noi due e che lei stia bene. Lei così dolce e bella, che con uno sguardo mi rapisce e io non posso fare altro che rubarle dei baci e ora anche qualcosa in più, proprio come poco fa… non ho resistito.

Io con te sarò sincero
Resterò quel che sono
Disonesto mai lo giuro
Ma se tradisci non perdono

Sento la sua stretta attorno al mio corpo farsi un po’ più salda.
Ho sbagliato in questo periodo, l’ho fatta soffrire tanto ma solo perché pensavo al suo bene.
<>. Le sussurro in un orecchio e, nel buio, mi sembra quasi di vederla sorridere.

Ti sarò per sempre amico
Pur geloso come sai
Io lo so mi contraddico
Ma preziosa sei tu per me

Sorrido pensando al suo sorriso, ai suoi occhi e alla sua forza d’animo. Sorrido ripensando che anche quando ho cercato di stargli lontano non ci sono realmente riuscito… l’ho abbracciata sotto l’ombrello quando cercava Chibiusa, le sono stato vicino quando doveva preparare il curry, l’ho salvata con un bacio quando il mostro ha cercato di ucciderla… << Si, amore mio. Io ti prometto che in un modo o nell’altro ci sarò sempre per te, qualunque cosa accada>> sussurro nuovamente, questa volta guardando verso il soffitto per non rischiare di svegliarla.

Tra le mie braccia dormirai
Serenamente
Ed è importante questo sai
Per sentirci pienamente noi

La stringo un po’ più forte a me nella speranza di proteggerla anche dai brutti sogni, nella speranza che anche durante la notte si ricordi che è tutto finito.

Un'altra vita mi darai
Che io non conosco
La mia compagna tu sarai
Fino a quando so che lo vorrai

Lei che sarà mia moglie, la mia regina. Lei che è la mia ragazza, la mia principessa. Lei che sarà per sempre al mio fianco, o quanto meno lo spero.

Due caratteri diversi
Prendon fuoco facilmente
Ma divisi siamo persi
Ci sentiamo quasi niente

Lei, quella piccola pazzoide che è riuscita a tirar fuori il mio carattere più infantile e spontaneo in un secondo.
Lei, quella ragazza che mi ha sempre preso di mira come un cestino delle immondizie o come raccoglitore di insulti. Non ho rimorsi e son sicuro che neanche lei ne ha, quel periodo è stato sadicamente molto divertente per entrambi.

Siamo due legati dentro
Da un amore che ci dà
La profonda convinzione
Che nessuno ci dividerà

In qualche modo, fin dal primo istante, il mio cuore mi aveva fatto capire che lei sarebbe stata un tassello fondamentale nella mia vita. Ho impiegato molto tempo per capirlo, ma ora che ho piena coscienza del mio amore per lei e di cosa significa veramente essere felici non permetterò a niente e a nessuno di tenerci ulteriormente divisi.

Tra le mie braccia dormirai
Serenamente
Ed è importante questo sai
Per sentirci pienamente noi

Si, nessun dubbio. Al suo fianco ho ritrovato il vero me stesso, quello che non credevo neanche esistesse. Mi sento completo.

Un'altra vita mi darai
Che io non conosco
La mia compagna tu sarai
Fino a quando lo vorrai

<> sussurro dolcemente.

Poi vivremo come sai
Solo di sincerità
Di amore e di fiducia
Poi sarà quel che sarà

<> continuo.

Tra le mie braccia dormirai serenamente
Ed è importante questo sai
Per sentirci pienamente noi
Pienamente noi

Si muove, scoglie l’abbraccio e continua a dormire supina.
<> le dico in un orecchio, per poi lasciarle un bacio a fior di labbra.
Ed eccomi che mi addormento, felice come non mai.
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Buongiorno! Eccomi con il primo testo che scrivo e pubblico. Mi sono cimentata con una song-fic perchè la canzone "Io non so parlar d'amore" Di Adriano Celentano mi ha ispirata a scrivere qualcosa su questa coppia che adoro fin da quando sono bimba. Spero vi piaccia, ma soprattutto che lascerete tanti commenti così da capire come migliorarmi per dei futuri racconti. Buona lettura.
   
 
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