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Autore: Vianne1013    02/12/2020    7 recensioni
Eccoci qua, con una storia un pochino più soft.
La scena è dopo la fine del manga e riprende un po' il filo del discorso rimasto interrotto nella radura.
Un grazie a chi la leggerà e/o commenterà. :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Una notte particolarmente calda a Shinjuku, un vento delicato e leggero che sposta gentilmente le tende vicino ad una finestra, una stanza buia e silenziosa nella quale sembra non esserci vita e un uomo solo, pensieroso che affacciato al suo terrazzo, si ritrova intento ad osservare le luci mischiate al coloro bruno della città sotto di lui.
Ryo era poggiato ai bordi della finestra con lo sguardo perso nei bagliori irregolari di Tokyo, i folti capelli corvini già scompigliati da prima erano mossi con grande delicatezza dal vento, non indossava alcuna maglietta né camicia ma solo un paio di jeans e il soffio dell’aria s’incontrava felicemente contro il suo petto, mentre lui si godeva quella sensazione di freschezza che gli liberava la mente.
Con la sua inseparabile sigaretta in bocca era perso nei suoi pensieri più profondi mentre faceva compagnia alla notte bruna che avvolgeva la sua città.
La sua mente stava vagando incontrollata ripensando a tutto quello che era successo nella mattinata, il matrimonio di Miki ed Umi, lo sparo che colpì la sposa, il rapimento di Kaori e infine la sua corsa contro il tempo per poi riaverla finalmente tra le braccia. Era stata davvero una mattina movimentata pensò tra sé sorridendo leggermente e gustando una piccola boccata di sigaretta.
Era perso in questi pensieri che risvegliavano molte delle sue preoccupazioni, quando un fruscio dietro di lui catturò la sua attenzione e voltandosi, sorrise alla creatura della notte che gli stava facendo visita.
La sua socia, la sua compagna, Kaori si era appena svegliata in cerca di un sorso d’acqua e vedendolo in finestra lo aveva raggiunto nel soggiorno.
“Signorina, non ti ha mai detto nessuno che ti vesti in maniera troppo succinta?” disse l’uomo sorridendo.
“Beh… non mi pare che prima avessi dei problemi con questo, considerando anche il fatto che non avevo niente addosso.” rispose la donna con aria maliziosa.
“Eh tu mi farai impazzire Sugar. Vieni qui.” rispose lui con voce sensuale dopo aver butta via la sigaretta, leccandosi le labbra e gustandosi la visione della donna che si stava avvicinando al lui, con indosso solo la sua camicia che a stento le copriva le gambe.
Una volta raggiunto, la prese tra le braccia e dopo averla baciata con ardore le disse “Lo sai che questa camicia ti sta proprio bene?”.
“Dici? Allora vorrà dire che dovrò usarla più spesso….” Poi facendo finta di pensarci su continuò dicendo “Forse anche Mick apprezzerà la cosa quanto te.”
Sul volto dell’uomo si dipinse un’espressione cupa che dimostrò quanto fosse geloso al solo pensiero del suo amico americano che sbavava sulle curve di Kaori.
“E perché mai dovrebbe apprezzare? Non credo che avrà mai l’opportunità di vederti così.” rispose Ryo ringhiando.
La donna vedendo la sua reazione, gli strinse le braccia al collo e iniziò a ridere.
“Ma quanto siamo gelosi….” E accorgendosi del fatto che la tensione non accennava a diminuire lo rassicurò dicendo “Stavo scherzando Ryo, dai non fare così….lo sai che mi piace quando fai il geloso, ma questo non vuol dire che potrei mai tradirti con Mick. Non mi passa nemmeno per la testa.”
“Meglio perché tu sei mia ora e lui non deve nemmeno provare ad avvicinarsi a te.” affermò serio e successivamente la baciò di nuovo con più ardore del solito, stringendola forte a sé.
Una volta separatisi, a malincuore, la donna gli domandò “Ti ho visto pensieroso e molto serio, su cosa stavi riflettendo?”
“Su quello che è accaduto oggi.”
“Perché?”
L’uomo prese un po’ di fiato e stringendo sempre di più la donna a sé, la guardò negli occhi dicendo “Perché oggi ho veramente avuto paura di perderti per sempre!” e detto questo la strinse in un abbraccio profondo, facendole appoggiare il viso sul suo petto per farle sentire il battito impazzito del suo cuore.
Kaori lo guardò perdendosi nei suoi occhi più neri della notte, nei quali lesse tutti i frammenti legati alle sue preoccupazioni e dopo averlo baciato dolcemente sulle labbra, sfiorò il suo viso con le dita e disse “Ho avuto anche io paura di perderti, ma sono sette anni che è così Ryo, ogni sera in cui io sono qui ad aspettarti, ogni giorno in cui dobbiamo svolgere un incarico, io ho paura che non tornerai più da me e che io rimanga sola per sempre.”
Lui la strinse ancora di più a sé e con aria orgogliosa affermò “ Ma questo non potrà mai accadere, ti sei dimenticata che io sono il numero uno? Sono il primo ed unico Stallone di Shinjuku una cosa del genere non potrà mai accadere. Anche tu prima hai avuto la prova di quanto sia bravo a letto e non una volta sola.”
Una libellula e due corvi comparvero improvvisamente dietro il volto prima imbarazzato e successivamente sconfortato di Kaori che sentendo le braccia cadere e rompersi sul pavimento sussurrò “Ma perché ha in mente sempre e solo quello?”
“Che c’è Kaori? Hai ancora voglia? Se è per questo vieni andiamo a letto rimedieremo subito!” disse l’uomo con aria gongolante e leggiadra, ma per sua sfortuna, non ebbe il tempo di finire la frase che l’ennesimo tronchetto di legno, di dimensioni gigantesche lo colpì in pieno volto scaraventandolo a terra.
“Ma che diavolo stai dicendo? Io stavo parlando della tua vita razza di imbecille, del fatto che sono sempre preoccupata che qualcuno ti possa fare la pelle prima o poi!” urlò Kaori con tutta la voce che aveva in corpo.
Una volta aver stampato sul muro il suo compagno, come una pittura rupestre, sempre borbottando tra sé, Kaori si voltò e si diresse verso la camera dicendo “Certe volte mi chiedo perché mi sono innamorata di te.”
Una mano possente la trattenne per un braccio e la forzò ad incontrare lo sguardo leggermente divertito di Ryo “Cos’è che stavi dicendo?”
“Niente….”
“Dillo ancora….”
“Ma di cosa stai parlando? Non ho detto nulla.” disse cercando di contenere l’imbarazzo.
“Non è vero tu hai detto qualcosa di importante, ripetilo avanti.”
“Ti ho detto di no, sei proprio cocciuto.”
“Guarda che non me la dai a bere…..avanti confessa!”
L’uomo iniziò ad avanzare verso la donna che invece indietreggiava ad ogni suo passo, fin quando non si trovò bloccata tra il suo corpo e il muro. Ryo piantò i palmi delle sue mani sul materiale dietro di lei e la guardò fissa negli occhi.
“Avanti Kaori confessa!” Le ordinò con voce roca e sensuale.
All’udire quelle parole la donna iniziò ad avvampare,sentendo il desiderio crescere in lei e la bocca farsi secca per la troppa astinenza dalle sue labbra, ma si morse la lingua per evitare di parlare. Ormai la sfida della resistenza era partita e lei non avrebbe ceduto un’altra volta, non sarebbe stata la sola almeno.
“Allora Kaori? Non vuoi confessare nulla?” continuò lui e vedendo la donna tremare, si leccò le labbra pregustando la fine di quell’ improvvisa sfida.
“Vorrà dire che devo convincerti a parlare.” E dopo aver pronunciato quelle parole, un ghigno malizioso si dipinse sul suo volto e diede vita alla sua tortura.
L’uomo, con passo felino e possente, si avvicinò ancora di più alla donna, che istintivamente si chiuse i lembi aperti della camicia al petto, ma questo non bastò a fermare le intenzioni del socio. I suoi occhi la squadravano in tutte le sue curve decisamente poco coperte dal tessuto della camicia, la bramavano e la desideravano, ma il loro padrone non era molto d’accordo sullo sfogare subito i suoi istinti.
Iniziò a sfiorarle delicatamente il viso, guardandola dolcemente e avvicinando le labbra per sfiorarlo delicatamente. I primi effetti del suo potere si videro subito, in quanto il corpo della donna iniziò a tremare e le sue gambe iniziarono a cedere alla potenza di quelle sensazioni costringendola ad aggrapparsi a lui, ma nonostante questo l’uomo non si fermò e andò avanti con il suo piano.
Delicatamente, prendendosi tutto il tempo di questo mondo, scese verso il suo collo, sul quale iniziò a provocare piccoli brividi attraverso il suo respiro e solleticandolo appena con la punta della lingua.
Kaori credette di morire, i movimenti di Ryo erano così lenti così delicati, ma anche così leggeri che la portavano a desiderare sempre di più il suo contatto. Chiuse gli occhi cercando di invitare il suo corpo a resistere ma la situazione peggiorò e le ultime poche difese che aveva, stavano piano piano venendo meno.
“Allora ti arrendi?” le chiese l’uomo iniziando a baciare appassionatamente la pelle chiara del suo collo.
Un altro no, appena sussurrato, appena accennato provenì dalle labbra della donna ma il suo corpo gli stava confessando il contrario, che lei moriva dalla voglia di arrendersi a lui e di abbandonarsi all’amore.
“Come vuoi….”
Ryo continuò il suo gioco, ridendo dentro di sé perché la situazione stava prendendo una piega inaspettata ed era una cosa che a lui piaceva molto. Nonostante la stesse facendo passare per tortura, in realtà lui la stava adorando e se la stava gustando piano piano, beandosi di ogni singolo gemito emesso dalle sue labbra.
Si gustò a lungo il suo collo, sorridendo dei piccoli brividi proveniente dal corpo della donna, dei suoi sospiri e dei suoi gemiti a fiori di labbra e deciso a vincere la battaglia, si avvicinò ancora di più a lei, facendo in modo che i loro corpi aderissero perfettamente l’uno all’altro e lei potesse sentire che anche lui era decisamente molto “agitato”.
Kaori era in estasti, la vicinanza del corpo eccitato di Ryo le provocava brividi e svariate sensazioni in tutto il corpo, il suo ardore e la sua delicatezza la stavano facendo volare per spazi sconfinati e l’unica cosa che desiderava era averne di più.
Intanto anche Ryo stava cadendo vittima della sua tortura, sentire la compagna così vicina, così viva sotto le sue mani, gli stava annebbiando la mente e risvegliando completamente i sensi, tanto che dentro la sua testa, si stava domandando quando ancora sarebbe riuscito a resistere prima di saltarle addosso.
“Allora Kaori hai deciso di arrenderti?” disse Ryo con un tono disperato quasi fosse una silenziosa preghiera.
“Solo se ti arrendi anche tu….” rispose Kaori allo stremo delle forze, mentre l’uomo dal collo era volato verso le sue labbra e le stava stuzzicando con le sue.
“ Arrendermi? Ma io non ti ho mai sfidato.”
“Mi stai sfidando ora……ad una prova di resistenza, a chi cede per primo.”disse perdendosi sempre di più nelle sensazioni.
La donna istintivamente lo abbracciò strusciando sia il seno che il suo bacino contro di lui, stringendolo con forza a sè e iniziando a muovere le sue dita sulla schiena possente dell’uomo davanti a lei.
Per lo sweeper questo fu il colpo di grazia, nella sua mente vide le stelle e l’Universo e gemendo silenziosamente contro le sue labbra disse “D’accordo, nessuno ha vinto e nessuno ha perso, ma ora diavolo baciami che non resisto più.”
E pronunciate queste parole si tuffò su di lei, coinvolgendola in uno dei più belli e passionali baci della sua vita. Il gusto delle labbra di Kaori era una droga per lui, era così dolce, così delicata e così succosa da perdere la testa.
“Mi arrendo…” gli soffiò la donna sulle labbra. “Mi arrendo….ti dirò quello che vuoi sapere, ma poi amami ti prego, non riesco a resisterti.”
L’uomo rispose con un altro dei suoi baci, per poi lottare furiosamente contro il suo istinto e cercare di lasciare alla sweeper quelle poche forze che le rimanevano per parlare.
“Cosa hai mugugnato prima?”
Kaori inizialmente si morse il labbro e la sua insicurezza prese per un attimo il sopravvento, quando decisa a dirgli la verità confessò “ Ho detto, che non sapevo come avevo fatto ad innamorarmi di te.”
“E…”
“E poi ho capito….”
“Continua.”
“Nonostante tu sia un maniaco, depravato, fannullone, pigrone e insolente essere umano di sesso maschile……” la donna si fermò osservando l’espressione di Ryo cambiare da seria a sconsolata e rendendosi conto che quelle parole l’avevano ferito, prese il suo viso tra le mani e gli disse “Sei anche una persona buona, gentile, dolce, fantastica….sei meravigliosamente TU, Ryo Saeba e io ti amo proprio per questo.”
L’uomo all’udire quelle parole, sorrise dolcemente e guardandola intensamente disse “Kaori, sei stata tu a rendermi così, a farmi aprire il cuore ad un sentimento importante come l’amore ed è per questo che ti amo, proprio perché sei TU.”
“Promettimi di non fare mai più niente di così avventato.” Disse lei guardandolo con occhi tristi.
“A cosa ti riferisci?”
“A quello che hai fatto oggi….per me.” continuò stringendo le dita attorno al suo braccio, senza abbandonare il suo sguardo e iniziando a tremare come una foglia.
“Non puoi chiedermi questo. Ti proteggerò sempre da chiunque intenda farti del male.” rispose l’uomo serio, dandole un tenero bacio sulla fronte.
“Allora promettimi di fare sempre molta attenzione …..non voglio perderti.”
“Te lo prometto Sugar……ma tu promettimi che cercherai sempre di evitare di cacciarti nei guai e di mettere in pericolo la tua vita. Come tu mi dici che non vuoi perdermi, lo stesso vale per me.”
“Te lo prometto.” disse la donna dandogli un altro dolce bacio e continuò dicendo “Senti..perché non andiamo di sopra? Mi sembrava di capire che lo stallone di Shinjuku volesse rimediare a qualcosa prima…..”
E ridendo fragorosamente fece per recarsi al piano di sopra, quando Ryo l’afferrò per un braccio e avvicinando il viso a quello di lei disse “ E prometto di amarti per sempre, per tutti i giorni della mia vita.”
“Te lo prometto anche io.” affermò lei sorridendo e poi scappò al piano di sopra, lanciando l’ennesima sfida al suo compagno che non tardò nell’accettarla, partendo al suo inseguimento in camera da letto.


Fine.
   
 
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