08/12/2020
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Erano passati ben 5 anni dalla morte di Naraku e la distruzione della sfera dei quattro spiriti. Inuyasha, Kagome, Sango e Miroku, vivevano felicemente nel villaggio della vecchia Kaede, che oltre a formare la nuova sacerdotessa, si occupava anche dell'educazione della piccola Rin.
Il nobile Sesshomaru l'aveva lasciata alle cure dell'anziana donna per permetterle di conoscere il mondo e le tradizioni degli esseri umani, mentre il potente demone viaggiava col fedele Jaken per testare la propria forza e perfezionare la nuova spada Bakusaiga. Ogni volta che egli faceva ritorno al villaggio, portava in dono a Rin un kimono, che lei indossava sempre con grande gioia, mentre raccontava al suo protettore e al buffo Jaken tutto ciò che le accadeva al villaggio.
Rin non si abituò mai alle dolorose partenze del signor Sesshomaru, avrebbe tanto voluto seguirlo come in passato, per poter restare al suo fianco e scherzare con Jaken. Fortunatamente per lei le giornate al villaggio erano sempre piene di impegni, tra i figli di Sango, le lezioni della saggia Kaede e le chiacchierate con Kagome, le settimane passavano velocemente.
Una volta Kagome le chiese com'era stato viaggiare per anni al fianco di un demone così potente e glaciale come Sesshomaru, e la bambina le rispose con uno sguardo severo
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Colpita da quelle parole, Kagome chiese scusa alla piccola Rin e si accinse ad asciugarle le lacrime che le stavano per uscire dai grandi occhi castani. Si, per lei il signor Sesshomaru era il suo eroe, colui che le aveva più volte restituito la vita e soprattutto la voglia di viverla a pieno, dopo tutto quello che aveva subito e passato.
Dopo una settimana impegnativa, finalmente il signor Sesshomaru arrivò al villaggio per far visita alla bambina, ma stavolta, a differenza delle altre, Rin si rese conto che c'era qualcosa che turbava il volto del demone e difatti, guardandola dritta negli occhi le disse
<< Rin, dovrò compiere un lungo viaggio che potrebbe durare molti mesi. Forse anche un’intera stagione... Mi raccomando non lasciare mai il villaggio finché non farò ritorno, perché se ti dovessi cacciare nei guai probabilmente non potrei venire in tuo soccorso>>.La bambina non riuscì a trattenersi
<<Un’intera stagione!? La prego signor Sesshomaru, mi lasci venire con lei! Le prometto che non le sarò di intralcio, farò la brava>> a questo punto intervenne prontamente il piccolo Jaken,
<< Non hai sentito cosa ti ha detto padron Sesshomaru? Devi restartene buona qui al villaggio! Non è certo un posto per cuccioli d'uomo quello che il padrone vuole raggiungere, gli saresti solo d'intralcio>>
<< Ma non è giusto! Voglio venire anche io! Un tempo viaggiavo sempre con voi e poi….>>
Sesshomaru si alzò in piedi e la pietrificò col suo sguardo<< ho detto che rimarrai al sicuro qui al villaggio. Io ritornerò da te>>.
A quelle parole il cuore della bambina ebbe un piccolo sussulto. Abbassò lo sguardo per la vergogna di esser stata rimproverata, anche se provava una gran rabbia e tristezza. E fu così che il nobile demone la lasciò, ovviamente senza alcun caloroso saluto se non da parte del piccolo demone verde che le disse a bassa voce di non esser triste e farsi coraggio.
Passarono i giorni, che divennero mesi ma di Sesshomaru nessuna notizia, nemmeno Inuyasha aveva più sentito il suo odore in tutta la vallata, finché passò un intero anno. Nonostante Rin continuasse a ripetersi nella mente le sue ultime parole, “Io ritornerò da te” temeva sempre di più che stavolta il demone l'avesse davvero lasciata per sempre con gli esseri umani.