Cammino, c’è moltissima gente intorno a me(...)Mi ritrovo a pensare che ognuna di queste persone ha una propria casa a cui tornare, una propria famiglia, una propria vita…
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Cammino, c’è moltissima gente intorno a me,
osservo una coppietta che si scambia effusioni, una madre che regala un
pupazzetto alla sua bambina, una vecchierella che guarda le
vetrine…
Mi ritrovo a pensare che ognuna di queste persone ha una propria casa a
cui tornare, una propria famiglia, una propria
vita… e mi chiedo se anche loro provano quello che
provo io, sconforto, solitudine, tristezza…
Perché è solo questo che provo, da tanto, troppo
tempo.
Senza neanche accorgermene mi ritrovo in spiaggia, a due metri da me il
mare e ripenso alla litigata avuta neanche un’ora prima con
mia madre: non le va bene come conduco la mia vita, non le va bene
nulla di quello che faccio, non le vanno bene i miei amici, il mio modo
di vestire: me ne sono andata sbattendo la porta e senza nessuna
intenzione di ritornare.
All’improvviso un rombo e uno schianto, sento gente che urla
e mi ritrovo a correre per capire cos’è successo.
Vedo elevarsi del fumo e mi avvicino: due macchine
schiantate… Vedo sangue uscire da entrambe le vetture,
neanche mi rendo conto dell’arrivo della polizia e
dell’ambulanza, troppo impegnata a guardare una delle
macchine, ormai distrutta… Mi sembra di
conoscerla… Vedo la polizia cercare di estrarre i corpi,
ormai privi di vita, dalla prima auto, il conducente ha il viso
trasfigurato mentre il passeggero… Osservo la ragazza,
lunghi capelli neri, labbra rosso fuoco da cui esce un rivolo di
sangue… Spalanco gli occhi riconoscendo in quella ragazza,
me stessa.
Neanche me ne accorgo che comincio a piangere e urlare, ma la gente
intorno non sembra accorgersi di nulla, sento bisbigli confusi e un
grande vuoto dentro di me, sento la testa scoppiarmi, e cado a terra,
continuo a piangere, chiudo un attimo gli occhi e ho come un
flash-back.
Il litigio con mia madre, esco di casa infuriata e comincio ad errare
per le strade senza una meta quando d’improvviso lo vedo, il
ragazzo di cui sono perdutamente innamorata, cammina mano nella mano
con una ragazza, non la conosco, ha un viso anonimo come tantissime
altre ragazze, ma comincio ad odiare quel viso, quasi identico al mio
ma totalmente differente.
Sento la rabbia montarmi dentro ancor di più e comincio a
correre fino ad arrivare in un pub, quasi in periferia, dove
la compagnia è poco raccomandabile, ma poco mi importa in
quel momento, l’unica cosa che sento è la rabbia e
l’unica cosa che vedo è il bancone dove
c’è un uomo tarchiato coperto di tatuaggi, mi
siedo e ordino subito qualcosa di forte. I bicchieri cominciano a
susseguirsi e neanche mi accorgo del tipo che si è seduto
accanto a me, non mi accorgo di cominciare a parlare con lui,
l’unica cosa che so è che ha dei bellissimi occhi
color onice…
Neanche mezz’ora dopo mi trovo in macchina con lui, mi porta
al suo appartamento, facciamo l’amore, ma l’unica
cosa che so è che voglio dimenticare tutto, voglio
dimenticare lui, i suoi occhi innamorati mentre guardano quella
sconosciuta, le loro mani intrecciate, i loro sorrisi…
Mi risveglio intontita a causa del troppo alcool, lui è
già sveglio, mi sorride, mi offre una tazza di
caffé e mi dice di vestirmi, così può
riaccompagnarmi a casa.
Non so neanch’io come ma mi ritrovo in macchina, sono ancora
intontita, ma appena capisco che mi sta riportando a casa, comincio ad
urlare e gli do addosso: la macchina sbanda, ma a me non interessa, so
solo che non voglio tornare a casa, se quella dove ho vissuto
fin’ora posso chiamarla casa, non voglio ritornare in
quell’appartamento che sa di alcool e sesso consumato.
Mia madre fa il lavoro più vecchio e più
conosciuto del mondo, lei è felice così e con i
soldi che guadagna compra scorte infinite di liquori con cui fa
ubriacare mio padre che non vede e non sente, rinchiuso in quel mondo
totalmente suo.
La macchina continua a sbandare mentre il ragazzo cerca di riprendere
il controllo, ma glielo impedisco e poi… uno schianto e il
nulla. Mi sento così leggera in questo momento…
Sento una voce che mi chiama, apro gli occhi, una luce mi acceca e mi
trovo inginocchiata in strada mentre osservo l’ambulanza
portare via il mio corpo, mi tocco il viso e mi accorgo di aver pianto
lacrime di sangue, abbasso lo sguardo e vedo una pozza di sangue
intorno a me, è lucida, posso specchiarmici dentro, osservo
il mio viso, è praticamente perfetto così come i
miei occhi blu, il mio viso è quasi innaturale, osservo le
mie mani sporche di sangue e le vedo scomparire un po’ alla
volta.
Alzo il viso verso il cielo è rosso, come il sangue sulle
mie mani, come le lacrime che ho versato e mi rendo conto di aver avuto
quello che sempre anelavo, la pace…
Un sorriso increspa le mie labbra mentre chiudo gli occhi e ricomincio
a sentire la voce di prima, assomiglia tantissimo alla voce del mio
amore, mi lascio andare, sparendo pian piano…
Addio…
Scrivo da, relativamente, molto poco, quindi cercate di essere clementi
^^’
Mi farebbe molto piacere ricevere dei commenti, quindi pleeeeeeease
commentate!!!
P.S: cerco una beta, se qualcuno è interessato mi faccia
sapere!!! Grazie