La luce fioca della bacchetta illuminava a stento il lungo compito di Pozioni che giaceva ancora incompleto sul tavolo della sala comune. Sicuramente LEI sarebbe riuscita finirlo in tempo, perlomeno ad un'ora decente, e di sicuro con meno cancellature. Lei, quella smorfiosa, riesce sempre meglio in tutto: è un'alunna modello, un'eroina quasi. E ha conquistato anche lui. L'ha stregato. E non per magia questa volta. Lui è davvero innamorato perso. Umpf. Non riesco a smettere di pensare a loro. Insieme. Devo finire questa relazione. "I filtri d'amore sono molti. La pozione per indurre l'innamoramento è spesso utilizzata dalle streghe adolescenti. Chi ne respira i fumi prova sensazioni sublimi e brama la compagnia della persona amata." Accidenti! Proprio un trattato sul Filtro d'Amore doveva assegnarci quel verme di Piton! Non riesco a togliermelo dalla testa, anche senza l'aiuto del filtro. Il suo profumo. I suoi capelli. Il suo sorriso. E gli occhi. I suoi occhi di un azzurro profondo, avvolgente, che sembravano sempre tristi. Ora invece, quando passeggia con lei in riva al lago, si illuminano di una luce singolare. I suoi occhi sorridono. "L'effetto del filtro svanisce con il tempo, in modo generalmente indolore." Ecco. Si può sfuggire all'illusione, liberarsi dalla gabbia di un amore fasullo. E' facile, indolore. Ma dall'amore vero non si scappa. Con il tempo invece di svanire cresce, e con questo il dolore di vedere la persona amata lontana da te. Il suo ricordo è diventato la mia prigione, l'azzurro dei suoi occhi è l'azzurro delle lacrime. Rimangono solo le tre D, come nella smaterializzazione. Dimenticare.Dimenticare.Dimenticare