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Autore: montespan    18/12/2020    0 recensioni
Una raccolta di poesie che ho originariamente scritto in inglese e tradotto in italiano ispirate all'atmosfera nevrotica e lussuosamente straziante che ruota attorno a Vanessa Ives e al suo circolo di particolari amici.
Genere: Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Troppo patetica anche per essere compatita
 
Quando qualsiasi cosa tu faccia sei solo
una stupida, fottuta, celebrolesa
Più demente del fantomatico scemo del villaggio,
e non meriti nemmeno la morte.
 
Quando il desiderio suicida che ti culla la notte
è solo il patetico grido di un rifiuto umano
e quel rifiuto umano sei tu,
che spreco di ossigeno.
 
Perché non meriti niente, non lo sai?
Se non sputi in faccia
E magari qualche calcio nelle costole,
tanto per gradire.
 
Un verme
Che striscia sugli escrementi del più schifoso
Degli insetti
È certamente meno patetico di te.
 
Di tutte le invocazioni di morte,
Brutta ritardata, perché non ti sei mai impiccata,
buttata da una finestra, da un ponte, sotto un treno
anche sotto un’auto va bene
basta che ci liberi da questo patetico ributtante spettacolo.
 
I vecchi amanti non ti hanno mai amata,
quando cercavi gelosia ricevevi l’indifferenza 
di un muro bianco in un vicolo cieco,
quando ballavi Dance for You di Beyoncé in intimo bianco
ricevevi solo una conversazione sul fallo laterale.
Israele ti voleva fottere solo perché eri
Uno scheletro in un paese straniero,
Facile infilarci il cazzo dentro.
Lasci per non essere lasciata,
rinunci prima di perdere,
ma quale dignità inesistente vuoi difendere,
povero verme patetico?
 
Solo pazza e anche troppo drammatica,
prenditi meno sul serio
abbassati, abbassati
sparisci
ma nemmeno sotto terra meriti di stare
e se quegli sguardi schifati ti fanno venire voglia di vomitare
fallo
provaci di essere quella ributtante inutilità che sei.
 
Se solo finalmente ti levassi dal mondo,
perché non l’hai fatto quando avevi quattro anni?
Se solo finalmente ti levassi dal mondo,
che grasse risate
che grasse risate
che grasse risate






Ovviamente questa poesia è più ispirata a quello che provo nei miei confronti che a Vanessa Yves ma ho deciso comunque di pubblicarla qui.
   
 
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