In un piano bar mal frequentato, un timido ragazzo con la sua chitarra da vita ad un'esibizione dalla melodia intrigante e sensuale, complice una ballerina dietro le quinte..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Disclaimer: con questo mio scritto, privo di scopo di lucro, non intendo dare immagine veritiera dei personaggi poiché non li conosco e non mi appartengono. Nota: questa brevissima one-shot è nata ascoltando il brano musicale "Pallar Anders Visa" (da cui il titolo) sulla pagina MySpace di Christian Linke. Egli è sì il protagonista, ma essendo preso fuori dal suo ordinario contesto, ho posto le etichette "Out of character" e AU.
Spero vi piaccia!^^
La luce è bassa e di un tenue rosso; le voci e il rumore del
locale iniziano ad attenuarsi, il pubblico comincia a radunarsi attorno
ad una piattaforma rialzata in legno che funge da palco. Gli uomini si
danno tra loro sgomitate maliziose, si scambiano occhiolini e fanno
continui commenti. Tutti sono molto curiosi e impazienti di assistere
allo spettacolo che si prospetta.
“Chissà chi sarà il musicista di questa
sera- si domanda la gente curiosa –Speriamo ci vada meglio
della volta scorsa”. Effettivamente, il mercoledì
precedente la performance di un anziano signore alla fisarmonica aveva
suscitato non poche reazioni di sdegno e riso..
Dal quel palco tutto malandato si sentono dei passi provenire da delle
improvvisate quinte; la luce non permette di distinguere subito i
tratti della figura che sta occupando il lato sinistro del palco.
“Ah, ecco che sta per iniziare- bisbigliano i signori in
prima fila –Ma chi è?” si domandano.
La
figura ora è ben distinta, si tratta di un ragazzo, poco
più che ventenne, seduto su di uno sgabello da bancone da
bar con una chitarra. “Oh no! L’ennesimo
chitarrista infelice” mormorano delusi dal pubblico.
Il ragazzo sta lì sul suo sgabello, limitandosi a guardarsi
un po’ attorno senza aprir bocca. La luce diventa intanto
più forte e si definisco i tratti del giovane musicista,
asciutto nei suoi lineamenti dai quali risalta la sua pelle bianca che
tradisce delle labbra rosee un po’ piegate verso il basso, lo
sguardo è di un glaciale un po’ vacuo, forse sta
cercando di concentrarsi mentre mima qualche accordo. Solleva il capo,
il proprietario del locale dal bancone gli fa cenno di iniziare;
“Ehm..- mormora nel chiacchiericcio di fondo generale
–Io mi chiamo Christian…Christian Linke. Questa
sera suonerò per voi”. La reazione poco
convincente del pubblico, con il suo flebile applauso, fa muovere
involontariamente verso l’alto le sopracciglia del ragazzo.
E’ lì quasi per sbaglio e per suonare,
l’importante è far cantare la sua chitarra e far
danzare le sue sottili dita tra le corde. Le luci si abbassano
nuovamente.
Poco prima di iniziare a suonare, Christian nota che dalle
quinte opposte una ragazza con un vestito nero che le arriva poco
più giù delle ginocchia con un orlo irregolare e
delle scarpe da tango lo guarda; i suoi capelli lunghi e ricci,
raccolti in una mezza coda le incorniciano il viso e le cadono sulla
spalla sinistra. Ha le mani sui fianchi mentre lo fissa come per dire
“Prima iniziamo prima finiamo”. Christian sorride
lievemente e le sue dita danno vita ad una musica un po’
malinconica, morbida e sensuale, ricorda vagamente un ballo di
coppia..
La ragazza ad occhi chiusi segue il ritmo della musica, lasciandosi
inebriare da quella melodia che sente la sta avvolgendo completamente,
come aria leggera, come pioggia estiva. Muove i primi passi iniziando
ad entrare nel palcoscenico con una camminata aggraziata, mentre le sue
mani scorrono dai suoi fianchi fino alle ginocchia dolcemente; il
pubblico a quell’apparizione sussulta.
Christian guarda la ballerina che si muove sensualmente sulla sua
musica; ha fatto un giro su sé stessa portando le braccia in
alto, sollevando così anche i morbidi ricci color cioccolato
che subito ricadono sulla sua schiena. La musica continua e la giovane
si accarezza il viso mentre continua con un passo aggraziato a
prendersi il palcoscenico.. con le mani prende i lembi del suo abito e
inizia a fare delicati passi saltellati, portandosi a destra e a
sinistra i lembi, lasciando intravedere delle cosce affusolate e rosee.
Christian si perde con il pubblico in quella danza così
sensuale da non riuscire a smettere di suonare e fissare quel corpo
armonioso ballare.
La danzatrice lascia la presa dal vestito e si pone al centro del palco
di profilo, la gamba destra è allungata dietro in punta,
come una ballerina classica, la mano sinistra poggia decisa sul fianco
mentre la mano destra percorre il suo corpo dalla coscia fino alla
spalla, portando così il braccio in linea parallela alla
gamba destra, mentre il suo busto è abbandonato in un
perfetto cambré. Le sue linee sono infinite; Christian
deglutisce a fatica, la sua gola è secca e le sue dita non
sono più sotto il suo controllo.
La musica del ragazzo e il ballo della giovane sono in perfetta
armonia, l’uno si esprime attraverso l’altro in
modo inscindibile. Lei però è stanca, vorrebbe
prendere fiato nonostante sia incatenata a quelle note, ma il sudore
inizia percorrerle il collo..con due piroette si avvicina a Christian,
lo prende per il mento e gli avvicina alla distanza di una respiro le
labbra.
La musica finisce.