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Autore: Kafee91    24/08/2009    0 recensioni
In un piano bar mal frequentato, un timido ragazzo con la sua chitarra da vita ad un'esibizione dalla melodia intrigante e sensuale, complice una ballerina dietro le quinte..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: con questo mio scritto, privo di scopo di lucro, non intendo dare immagine veritiera dei personaggi poiché non li conosco e non mi appartengono.
Nota: questa brevissima one-shot è nata ascoltando il brano musicale "Pallar Anders Visa" (da cui il titolo) sulla pagina MySpace di Christian Linke. Egli è sì il protagonista, ma essendo preso fuori dal suo ordinario contesto, ho posto le etichette "Out of character" e AU.
Spero vi piaccia!^^


La luce è bassa e di un tenue rosso; le voci e il rumore del locale iniziano ad attenuarsi, il pubblico comincia a radunarsi attorno ad una piattaforma rialzata in legno che funge da palco. Gli uomini si danno tra loro sgomitate maliziose, si scambiano occhiolini e fanno continui commenti. Tutti sono molto curiosi e impazienti di assistere allo spettacolo che si prospetta.
“Chissà chi sarà il musicista di questa sera- si domanda la gente curiosa –Speriamo ci vada meglio della volta scorsa”. Effettivamente, il mercoledì precedente la performance di un anziano signore alla fisarmonica aveva suscitato non poche reazioni di sdegno e riso..
Dal quel palco tutto malandato si sentono dei passi provenire da delle improvvisate quinte; la luce non permette di distinguere subito i tratti della figura che sta occupando il lato sinistro del palco. “Ah, ecco che sta per iniziare- bisbigliano i signori in prima fila –Ma chi è?” si domandano.
La figura ora è ben distinta, si tratta di un ragazzo, poco più che ventenne, seduto su di uno sgabello da bancone da bar con una chitarra. “Oh no! L’ennesimo chitarrista infelice” mormorano delusi dal pubblico.
Il ragazzo sta lì sul suo sgabello, limitandosi a guardarsi un po’ attorno senza aprir bocca. La luce diventa intanto più forte e si definisco i tratti del giovane musicista, asciutto nei suoi lineamenti dai quali risalta la sua pelle bianca che tradisce delle labbra rosee un po’ piegate verso il basso, lo sguardo è di un glaciale un po’ vacuo, forse sta cercando di concentrarsi mentre mima qualche accordo. Solleva il capo, il proprietario del locale dal bancone gli fa cenno di iniziare;
“Ehm..- mormora nel chiacchiericcio di fondo generale –Io mi chiamo Christian…Christian Linke. Questa sera suonerò per voi”. La reazione poco convincente del pubblico, con il suo flebile applauso, fa muovere involontariamente verso l’alto le sopracciglia del ragazzo. E’ lì quasi per sbaglio e per suonare, l’importante è far cantare la sua chitarra e far danzare le sue sottili dita tra le corde. Le luci si abbassano nuovamente.
Poco prima di iniziare a suonare, Christian nota che dalle quinte opposte una ragazza con un vestito nero che le arriva poco più giù delle ginocchia con un orlo irregolare e delle scarpe da tango lo guarda; i suoi capelli lunghi e ricci, raccolti in una mezza coda le incorniciano il viso e le cadono sulla spalla sinistra. Ha le mani sui fianchi mentre lo fissa come per dire “Prima iniziamo prima finiamo”. Christian sorride lievemente e le sue dita danno vita ad una musica un po’ malinconica, morbida e sensuale, ricorda vagamente un ballo di coppia..
La ragazza ad occhi chiusi segue il ritmo della musica, lasciandosi inebriare da quella melodia che sente la sta avvolgendo completamente, come aria leggera, come pioggia estiva. Muove i primi passi iniziando ad entrare nel palcoscenico con una camminata aggraziata, mentre le sue mani scorrono dai suoi fianchi fino alle ginocchia dolcemente; il pubblico a quell’apparizione sussulta.
Christian guarda la ballerina che si muove sensualmente sulla sua musica; ha fatto un giro su sé stessa portando le braccia in alto, sollevando così anche i morbidi ricci color cioccolato che subito ricadono sulla sua schiena. La musica continua e la giovane si accarezza il viso mentre continua con un passo aggraziato a prendersi il palcoscenico.. con le mani prende i lembi del suo abito e inizia a fare delicati passi saltellati, portandosi a destra e a sinistra i lembi, lasciando intravedere delle cosce affusolate e rosee. Christian si perde con il pubblico in quella danza così sensuale da non riuscire a smettere di suonare e fissare quel corpo armonioso ballare.
La danzatrice lascia la presa dal vestito e si pone al centro del palco di profilo, la gamba destra è allungata dietro in punta, come una ballerina classica, la mano sinistra poggia decisa sul fianco mentre la mano destra percorre il suo corpo dalla coscia fino alla spalla, portando così il braccio in linea parallela alla gamba destra, mentre il suo busto è abbandonato in un perfetto cambré. Le sue linee sono infinite; Christian deglutisce a fatica, la sua gola è secca e le sue dita non sono più sotto il suo controllo.
La musica del ragazzo e il ballo della giovane sono in perfetta armonia, l’uno si esprime attraverso l’altro in modo inscindibile. Lei però è stanca, vorrebbe prendere fiato nonostante sia incatenata a quelle note, ma il sudore inizia percorrerle il collo..con due piroette si avvicina a Christian, lo prende per il mento e gli avvicina alla distanza di una respiro le labbra.
La musica finisce.


K.
  
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