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Autore: Cesca_Haibara20    24/12/2020    1 recensioni
[Katsuki x Eijiro] [Fantasy AU/Dragon King]
X: Non sai che ti voglio, è un segreto.
Y: Continui a dire che abbiamo le mani legate.
X: E il destino ti sta trascinando a miglia di distanza.
Y: Chi può fermarmi se decido che sei tu il mio destino?
X: E se riscrivessimo le stelle?
Y: Nessuno può dire cosa diventeremo.
X: Tu pensi che non voglia correre da te.
Y: Tutto il mondo ci tiene separati.
X: Tutti ci dicono chi dobbiamo essere.
Y: Lo sai che ti voglio ma non posso averti.
X: Allora riscriviamo le stelle e diciamo al mondo che siamo fatti per stare insieme.
La Regina Mistuki, un giorno, trova un cucciolo di drago ferito e abbandonato. Decide di soccorrerlo, dargli un nome e portarlo a palazzo per dare un amico a suo figlio, il Principe Katsuki. Tra i due nascerà un legame davvero speciale, diventeranno amici inseparabili e forse qualcosa di più.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou, Masaru Bakugou, Mitsuki Bakugou, Ochako Uraraka
Note: AU, Lime, Soulmate!AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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Finalmente anche l’allenamento mattutino è finito posso andare a zonzo per il palazzo combinando guai.

«Molto bene Katsuki! Stai migliorando a vista d’occhio!»
Si complimenta mio padre sistemando le spade.
«La ringrazio padre.»
«Ora puoi andare a giocare, ma non disturbare come tuo solito.»
«Ma cosa dice? Sono un angelo io.»
«Sì, sì, un angelo. Staremo a vedere.»

Tolgo i vestiti dell’allenamento indossando i pantaloni e stringo la cintura posizionando anche il fodero con la mia piccola spada, il mio mantello rosso con intorno al collo la pelliccia calda e gli stivali di pelle. Ridacchio e corro fuori dall'arena per andare nel salone del palazzo.
Chissà cosa posso fare oggi.
Mi sfrego le mani e mi osservo intorno pensando a che dispetto potrei combinare.
Potrei nascondere dei girini nuovamente nel bicchiere di Musume.
Ridacchio tra me e me, mi dirigo in camera di mia madre per vedere se è con lei a tessere l’arazzo ma appena apro la porta ci rimango male.

«Ma… non sono qui… dov'è la mamma?»

Apro la porta di tutte le stanze, inclusa quelle altre badanti, ma di mia madre e di Musume nemmeno l’ombra.
Musume ha rapito la mia mamma? Nah! Me ne sarei accorto.
Scendo le scale tornando nella sala comune del palazzo ma mamma non è ancora tornata. Ora sono stufo. Incrocio le braccia.

«MAMMA? MAMMA DOVE SEI? MAMMA? HO FAME!»

Forse se la chiamo arriva di corsa con quella scema di Musume.

«MAMMA? MAMMA?»
Silenzio.
«MAMMA MI SONO FATTO MALE!»
Faccio finta di piangere ma ancora niente.
«MAMMA HO DATO FUOCO AL TUO ARAZZO!»
Niente.
Di solito corre subito quando si tratta del suo arazzo…
«MAMMA, HO FAME!»

Una delle badanti del palazzo si avvicina a me con mia sorella di tre anni, Amy, in braccio.

«Che succede Principe Katsuki? Perché piangete?»
«Non sto piangendo! Voglio mia mamma!»
«Vostra madre è uscita a fare una passeggiata a cavallo con Musume, tornerà a breve.»
«Ma io la voglio ora, voglio giocare!»
«Perché non provate a giocare con Taro, il figlio di Musume? La settimana scorsa sembravate andare così d’accordo.»
«Abbiamo litigato.»
«E perché?»
«Perché lui ha detto che usare le esplosioni per andare più veloce non è corretto, così io mi sono offeso e gli ho detto che non avrei più giocato con lui e che appena sarei diventato Re gli avrei tagliato la testa!»
Incrocio le braccia facendo un piccolo broncio.
La ragazza sospira.
«Perché non prova a dargli una seconda possibilità? Tutti meritano una seconda possibilità.»
«Io non do seconde possibilità.»
«Allora che ne dici se viene in camera con me ad intrattenere sua sorella Amy?»
«Posso stare con lei? Mamma dice che non posso giocare troppo con lei o le faccio male con le esplosioni...»
«Io sono sicura che se staremo insieme non si farà male nessuno. Allora, vuole?»
«Sì! Sì!»

Saltello felice ed il dramma “Mamma e Musume sono scomparse” è svanito dai miei pensieri.

Salgo le scale insieme a lei entrando in camera di mia sorella.

«Scusami? Mi ricordi il tuo nome?»
Le domando chiudendo la porta dietro di me. La ragazza sorride mentre fa sedere Amy a terra.
«Il mio nome è Sakura, Principe.»
Bene. La badante carina si chiama Sakura.
Non faccio molta amicizia con le domestiche o le governanti del castello, la maggior parte di loro sono delle vecchie che vogliono solo strizzarmi le guance senza un motivo preciso.
Mi avvicino ad Amy gattonando.

«Guardami Amy, sono un drago!»

Attiro la sua attenzione fingendo di ruggire e di sputare fuoco, e sembra funzionare visto che ride come una pazza.

«Guardami adesso, adesso sono il Re!»

Mi alzo in piedi, gonfio più che posso il petto e cammino avanti ed indietro tenendo l’avambraccio sinistro dietro la schiena e brandendo la mia piccola spada.

«Esiliato! Al cappio! Tagliateli la testa!» ridacchio cercando di imitare la sua voce. «Io, Re Katsuki eleggo te Amy, come mia cavaliere.»
«Fate piano con la spada, Maestà.»
Si raccomanda Sakura.
«State tranquilla, non la tocco mai con la spada, faccio solo finta.»
Poso lo sguardo su Amy e la vedo ridere di gusto.
«Ora dimmi chi sembro Amy.» mi schiarisco la voce. «Katsuki, stai attento! Katsuki, non giocare con il cibo quando sei a tavola! Katsuki, la Principessa Ochako verrà a breve e tu non puoi rifiutarti! Katsuki, se ti comporti così non invito più il Principe Shoto ed il Principe Izuku!»
Amy ride. So che non può rispondermi ma mi piace vederla ridere.
«Katsuki, tieni la schiena dritta! Katsuki, scrivi-...»
Il nostro gioco viene interrotto da una domestica che entra nella stanza.
«Scusatemi se la interrompo Principe Katsuki, ma sua madre, chiede di voi urgentemente.»
«È arrivata mamma!»
Sakura prende Amy in braccio, usciamo dalla stanza e raggiungiamo mia madre che si trova nella sala comune insieme a Musume.

Scendo le scale velocemente e le corro incontro.

«Mamma! Finalmente siete tornata!»

Mia mamma mi fa cenno di fare silenzio.

«Fai piano Katsuki o lo sveglierai.»

Mi blocco confuso.
Lo sveglierò…? Chi sveglio?
Osservo meglio mia madre e noto che tiene qualcosa tra le braccia.

«Vuoi vedere cosa ti ho portato?»
Annuisco.
«Vieni vicino, ma non fare troppo rumore.»
Intimorito mi avvicina lei, si abbassa alla mia altezza e vedo che tiene tra le braccia un cucciolo di drago.
«È un drago!» esclamo felice.
«Ti piace? L’ho trovato abbandonato e ferito, mi sembrava un peccato lasciarlo a piangere nel bosco, così io e tuo padre abbiamo deciso di tenerlo con noi.»
«Posso toccarlo?»
«Certo che puoi.»
Avvicino cautamente la mano ne lo accarezzo partendo dal muso fino alla coda, sentire le squame della sua pelle contro il palmo della mia mano mi da una strana sensazione.
«Ma è le squame...»
«Questo lo sapevi già Katsuki.» ridacchia dolcemente. «Te l’ho insegnato.»
«Di chi è?»
«È tuo. Sarà il tuo nuovo amico.»
A quella notizia rimango sbigottito.
«Davvero…? È mio…?»
Mia madre sorride.
«Sì, è tuo, Katsuki.»
Saltello di qua e di là al settimo cielo.
«Che bello! Che bello! Finalmente ho un amico! Ho un drago tutto mio!»
«Come lo vuoi chiamare Katsuki?»
«Come…?» ci penso per alcuni secondi. «Esplosioni!»
   
 
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