Arras, 25 Dicembre 1798
 
E’ l’alba, sono stretta a mio marito, sussurro:“Brrrr … fa molto freddo! … Forse si è spento il camino?”
“No, amore mio, mezz’ora fa ho alimentato il fuoco.”
“E’ un inverno molto rigido …”
“E’ una settimana  che nevica …”
“Lo sta facendo anche adesso! … Amore mio … buon compleanno!”
Mi stringo ancora e sussurro: “Grazie André!”
 
Sorrido, guardo negli occhi di mia moglie e la bacio con passione ….
 
“Oscar … ti amo! … Ti amo tanto! … Sei la mia vita!”
Sento gli occhi brillare e, in un sussurro, rispondo: “Sei la mia vita … ti amo tanto André!” mi sollevo costringendolo ad andare giù e ricambio il suo bacio ….
 
“Mia Oscar ….”
 
 
Mi alzo dal letto e con gesti veloci mi avvicino alla sedia e afferro i miei abiti, mia moglie mi dice: “Cosa fai? Ma non ti vergogni farti vedere nudo da me? Ah ah ah …”
“Niente affatto! E poi come hai detto, fa molto freddo e mi rivesto.”
“Per andare dove, visto che è ancora l’alba?”
“Vado in cucina a prepararti una cioccolata calda, è quella che ci vuole con questo freddo!”
“Uhm … ottima idea! Ti aspetterò impaziente!”
Mi avvicino al fuoco, aggiungo altra legna e dico: “Ora va meglio, la camera è più calda!”
Osservo da lontano mio marito e ribatto: “André, non sei cambiato affatto, sei rimasto il ragazzo di allora!”
Sono accoccolato sulle ginocchia, mi volto verso mia moglie, le sorrido e dico: “Non capisco cosa vuoi dire?”
Mi sollevo dal cuscino, mi copro il petto nudo con le coperte e rispondo: “Davanti a me, ho l’immagine di quelle volte che eravamo seduti davanti al camino a palazzo Jarjayes. Ricordo quelle volte che discutevamo dei nostri problemi e ravvivavi il fuoco …”
"Non potevo fare altro per te .... eravamo tanto vicini ma così distanti. Ma adesso siamo qui, sei mia moglie e sono tanto felice!" dico sollevandomi da terra.
"Uhm...André....cosa mi sono persa...e quanto devi avere sofferto!! Ancora oggi non mi perdono...."
Lentamente mi avvicino al letto, mi siedo, con la mano accarezzo il volto di mia moglie, le poso un piccolo bacio, sussurro: "Ciò che conta è quello che siamo adesso. Sei tutto per me ... sei la mia vita, sei una parte di me ..." ancora un bacio.
"André......"
 
Mi perdo nel suo abbraccio, nelle sue carezze. Sento le sue labbra sulle mie, dolci, morbide. Sento il suo profumo, legno e muschio, terra e fuoco, forza e pazienza. André....la mia metà, il mio mondo, la mia casa!
 
Le mie mani sono sul suo viso, con i pollici accarezzo le sue labbra, ancora un altro piccolo bacio. Siamo labbra contro labbra, mi allontano appena, sussurro: "Vado a preparare la cioccolata. Copriti, fa molto freddo!"
"Si certo, ti aspetto qui!"
 
Osservo il mio André uscire leggero dalla nostra stanza, mi avvicino al camino ed infilo una camicia e dei pantaloni. Fa davvero freddo oggi!!
 
Scendo in cucina, poggio la mano sulla maniglia, vedo sul tavolo delle candele accese, sussurro: "C'è qualcuno!"
 
François ed io siamo seduti a tavola, indossiamo ancora le nostre lunghe camice da notte, con calzettoni di lana e due coperte sulle spalle, per sorseggiare una bevanda calda, quando udiamo la voce di nostro padre.
 
"Papà sei qui!"
"Sophie, François!! Cosa ci fate già alzati?!"
"François è venuto nella mia stanza per invitarmi a bere una cioccolata calda, ma io credo che abbia avuto paura del vento battente! Ih ih .... vero fratellino?"
"Shhh.....Sophie, sei una vera peste!!! E poi io non ho paura, sono un maschio!!!"
"Ed io una femmina! E allora?! Suvvia fratellino non arrabbiarti, lo sai che ti voglio bene anche se sei permaloso!"
"Permaloso? Io? E tu allora? Ih ihih ..... guarda che baffi che hai!! Ih ihih ah ah ah!"
"Ah ah ah ... anche tu hai i baffi e ti assicuro che sono enormi! Ah ahah ...."
Osservo le mie due pesti, i miei tesori.
"C'è ancora un poco di cioccolata per i Vostri genitori o l'avete bevuta tutta?!"
"Si, certo! ... Ne ho preparata così tanta che ce n’è almeno per altre tre tazze."
Osservo il disordine nella cucina, tutto è impregnato di cioccolato, anche il tavolo, e dico divertito: "Siete stati così bravi a preparare la cioccolata che vostra madre ed io vorremmo assaggiarla!"
"Oh....certo! È buonissima!!! Ma tu vai di sopra .... ve la portiamo in camera, vero François?!!"
"Si, certo! Su forza papà, vai dalla mamma!"
François mi spinge verso la porta e ridendo dico: "E va bene, vado, vado ... Dirò a vostra madre che sarete voi a servirci la cioccolata."
"E dille anche che l'abbiamo preparata io e François!Seguendo la ricetta della bisnonna!"
"Certo certo .... mi raccomando però....fate attenzione!!"
"Papà! Siamo grandi ormai! E poi mia sorella ed io dobbiamo prenderci cura di voi!"
"Ah ah ah ah .... Si certo! Ah ah ah ..." rido mentre lascio la cucina.
 
 
"Bene François! Prendi le altre tazze....ed il vassoio!!! Ah si, anche lo zucchero .... e due cucchiai!! Veloce!"
"Sophie, io direi di mettere nel vassoio anche i nostri regali."
"Certo!!! Su prendili!! Io intanto verso la cioccolata!!! Tu sei troppo pasticcione!"
"L'ho messo in tasca! ... Eccolo! .. Sophie, credi che alla mamma piacerà il manico di legno dello stiletto? Sai, è il primo che ho intagliato."
"Certo che le piacerà!! Alla mamma piacciono le armi!! La nostra mamma è diversa dalle altre mamme!! Non trovi?!!"
"Certo! Nostra madre è una donna fantastica, nessuna è come lei!"
"Già!!! La nonna indossa sempre vestiti larghi! E anche le zie!!! La mamma invece mette sempre i pantaloni!! E fa quello che vuole!! Io sarò come lei!"
"Ed io sarò come nostro padre! Lui è così buono e poi vuole tanto bene a nostra madre!"
"Certo che le vuole bene!! Però vuole più bene a noi!!!! Ma ora andiamo!! Veloce!!"
"Sophie aspetta! Dov'è il tuo regalo?"
"È qui ...... un nastro per i capelli!! Blu ovviamente!!!”
 
Vedo la porta aprirsi ed André entrare deciso .... con un sorriso birichino in viso e senza colazione.
"André....cosa è successo?!"
"Ti sei rivestita?"
"Beh si .... fa freddo!"
"Bene. Tra poco la nostra colazione ci verrà servita personalmente dai nostri figli!"
"Davvero?!!" domando stupita. “Quelle due piccole pesti sono davvero adorabili!”
"Pesti? Aspetta di vedere cosa hanno combinato nella cucina! C'è cioccolata ovunque! Ah ah ah ...."
"COSA?!!! Mio caro .... tocca a te pulire!!! Oggi è il mio compleanno....quindi ...."
"Certo, certo! Sta calma! Ah ah ah ...."
"C'è poco da ridere!!! I nostri figli sono due terremoti ..... esattamente come noi!!! Ah ah ah ah!"
"Ah ah ah ..."

Vedo mia moglie diventare seria, mi guarda da sotto in su, con uno strano sguardo.

"Andrè ..... dimmi .... tu ... vorresti altri figli?!"

Sento la voce di Oscar diventare sottile, bassa, quasi un sussurro. Lei dopo Sophie non avrebbe voluto avere altri figli, ma François è arrivato, e lo abbiamo amato molto. Oscar è una madre magnifica, ma l’inattività dovuta alla gravidanza le è insopportabile. E poi non è più tanto giovane, per una gravidanza.

"Altri figli? Veramente non ci ho ma pensato. Forse tu ... Oscar desideri avere un altro bambino?"
"Ecco .... in realtà .... credo proprio che ne avremo un altro!"

Vedo mia moglie sorridere felice, poi si getta tra e mie braccia e mi bacia.

"Sei contento amore mio?!"
Accarezzo il viso di mio moglie siamo labbra contro labbra e sussurro: "Da te voglio tutto!" la bacio con ardore.
 
"AAAHHH!!! Ma voi due non fate altro che baciarvi?!!!!"
Mi giro, sorrido e dico: "Finalmente siete arrivati! Temevo che la cioccolata diventasse fredda!"
"Certo che siamo arrivati!! Ecco papà, tieni tu il vassoio!"
Sophie mi lascia il vassoio in mano e corre addosso a sua madre, abbracciandola felice.
"Auguri mamma!!!!"
"Auguri!!"
 
Vedo le mie piccole pesti gettarsi addosso a me, mi abbracciano forte e mi riempiono di baci.
 
"Grazie tesori miei!" sussurro commossa.
"Mamma .... ho un regalo per te!" dico tirando fuori un piccolo pacchetto da una tasca.
"Un regalo per me François?!"
"Si ... eccolo!! Su aprilo mammina!"
"Grazie tesoro!" apro il sacchetto e tiro fuori lo stiletto. "Oh ma ... è bellissimo! Dimmi François ... l'hai intagliatotu?"
"Certo mamma!! Ti piace?!"
"Certo che mi piace! Sei stato bravissimo!"
"Grazie mamma!"
"Ehi ... adesso apri il mio!!" dico porgendo un pacchettino.
"Grazie Sophie!" dico aprendo il sacchetto. Vedo all'interno un nastro azzurro, lo tiro fuori e lo passo tra i capelli. "Era proprio quello che mi serviva! Grazie Sophie!"
"Mamma!! Ti voglio bene!!!"
"Anch'io ti voglio bene!" dico abbracciando i miei figli.
 
Guardo mio marito e dico: "André, glielo dici tu?"
"Uhm .... va bene ...."
"Dirci cosa?!!"
Sento le vocine sottili dei nostri figlie, ci osservano con sguardo curioso. Certo, anche noi siamo bravi a confezionare sorprese.
"Su, André, dai la bella notizia ai bambini!"
"Allora? Cosa dovete dirci voi due?!!"
"Andrè...."
"Allora? Papà ... non tenerci sulle spine!!! Daiiiii!!!"
"Ecco ... vi piacerebbe avere un altro fratellino?"
"SIIIIII!!!!! Che bello"
"Così lo trasportiamo sulla slitta in inverno!!! E il prossimo anno lo mettiamo nella mangiatoia dei cavalli, come Gesù Bambino!!!! SIIIII!!!"
André ed io ci scambiamo uno sguardo furtivo e ribatto: "Ma cosa dici François! Un bambino così piccolo non può viaggiare nella slitta e tanto meno essere deposto in una mangiatoia!"
"Ma certo che si mamma!!! E poi potremmo vestirlo come fosse uno dei bambolotti di Sophie!!! Ih ihih!"
 
André ed io ci scambiamo l'ennesima occhiata e scoppiamo in una fragorosa risata.
 
"Ah ahahah ..."
"Beh ... cosa avete da ridere voi due?!!"
"Noi?! Nulla! Nulla François! Ah ah ..."
 
Osservo la mia famiglia, sono davvero felice. Mi sistemo con loro davanti al caminetto, seduti sul morbido tappeto, con alcuni cuscini, e le tazze di cioccolata tra le mani, tutti stretti abbracciati! La mia famiglia.