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Autore: Traumerin_    28/12/2020    3 recensioni
«Ho una notizia per te»
«Che tipo di notizia?» domanda Lily scettica.
«Una notizia importante!»
«Così importante da precipitarti qui per dirmela?»
«Mi vuoi ascoltare oppure no?» chiede infastidito, muovendole dispettosamente la treccia che posa sulla spalla sinistra.
Lily gli fa segno di procedere e James si sporge verso di lei, animato da una nuova luce – malandrina.
«Qualcuno ha fatto un incantesimo per tutto il castello e, a quanto pare, da un momento all’altro potrebbe apparire un ramoscello di vischio sulla testa di due persone qualsiasi e queste dovranno baciarsi!» esclama, compiaciuto.
Lily corruga la fronte «Qualcuno» rimarca ironicamente «E questo qualcuno ha forse un nido al posto dei capelli, un ego grande quanto Hogwarts e vive attaccato alla sua scopa?»
James scrolla le spalle con indifferenza «Che importanza ha? Io ti ho avvisata»
«Avvisata di cosa? Spero tu non creda che se il vischio dovesse casualmente apparire su di noi, io ti bacerei»
L’espressione beffarda del ragazzo non si lascia scalfire dalle insinuazioni di Lily «Pensavo fossi ligia alle regole!» l’accusa, sollevando entrambe le sopracciglia.
«E questo, Potter, dimostra quanto poco tu mi conosca» sentenzia Lily.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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«Evans, ho una notizia per te!»
 
Quando ha deciso di rintanarsi nella biblioteca per evitare distrazioni e rimettersi in pari con il programma di Trasfigurazione, esortata dalle velate minacce della McGranitt e incalzata dal senso di responsabilità dettato dalla spilla che porta sul petto, Lily non aveva previsto che la sua mattinata avrebbe preso una piega così bizzarra.
Eppure, avrebbe dovuto capire in fretta che questa proprio non deve essere la sua giornata fortunata: nonostante si sia recata in biblioteca mentre la maggior parte degli studenti era ancora intenta a godersi il tepore delle coperte in quei freddi giorni d’inverno e abbia sapientemente scelto di non riferire alle sue compagne di stanza dove stesse andando per non essere disturbata, ha trovato tutti i tavoli occupati e si è guadagnata un’occhiataccia da Madama Pince – da quando la sua presenza sembra calamitare quella di James, la bibliotecaria ha iniziato a rivolgersi a lei con un’ostilità che, prima d’allora, era stata riservata soltanto ai ragazzi più pestiferi della scuola.
Per un attimo, Lily è stata confortata dal pensiero che la McGranitt avesse usato il suo sguardo inceneritore non soltanto su di lei e che tutti fossero lì per il medesimo scopo ma, quando la foschia del sonno ha definitivamente abbandonato il suo sguardo, si è resa conto di essere circondata da volumi di Pozioni ed Incantesimi.
Rassegnata all’idea di dover condividere l’ambiente con così tante persone, si è lasciata cadere sulla sedia accanto a dei compagni di Casa, mormorando un saluto e nascondendosi dietro al suo libro.
Ha trascorso un’ora intera in un mondo fatto di incantesimi assurdi e formule impronunciabili quando, gradualmente, il chiacchiericcio attorno a lei è aumentato – nonostante le continue zittite di Madama Pince – e le persone sedute al tavolo hanno iniziato ad alzarsi ed essere sostituite da altre.
Non ha abbassato il libro, ormai uno scudo tra se stessa e tutti gli altri, ma ha smesso di prestare attenzione a quelle pagine ingiallite nel momento in cui un gruppetto del terzo anno ha occupato il tavolo accanto al suo e l’argomento di conversazione di quei ragazzi s’è rivelato molto più interessante dell’ennesima parola priva di senso.
Con dei bisbigli appena udibili, il quartetto ha fatto un excursus su tutti i pettegolezzi di Hogwarts, portando Lily a sgranare gli occhi nell’apprendere che la Cercatrice di Corvonero ha schiantato il proprio ragazzo dopo che Pix ha canticchiato per tutta la scuola di aver beccato lui con un’altra – notizia apparentemente confermata da fonti vicine ai diretti interessati – e a trattenere una risata quando, certo di non essere sentito, un ragazzo ha affermato di aver scoperto un passaggio segreto che nessun altro conosce.
Le sue orecchie si son fatte ancor più attente quando il nome di James è saltato fuori: i ragazzi ne hanno decantato le lodi da Cacciatore, le ragazze hanno apprezzato altre doti e, seppur Lily sia abituata alle pubbliche avances di James, non ha resistito all’impulso di roteare gli occhi quando la classica frase, quella che da anni la perseguita, è stata pronunciata: “Ma perché gli interessa la Evans?”.
È intenta ad ascoltare la risposta di una ragazza che sostiene che lei abbia studiato con attenzione ogni mossa per far cadere James ai suoi piedi – “Tutti quei rifiuti servono solo a scatenare il lato predatore di Potter!” – quando l’ultima persona che si sarebbe aspettata di vedere in biblioteca compare oltre il bordo del suo libro.
 
«Evans, ho una notizia per te!»
 
Sedendosi con noncuranza sul tavolo, con il solito ghigno a contornargli le labbra e le iridi ambrate ad intrappolare quelle verdi del Prefetto, James Potter palesa rumorosamente la sua presenza.
Lily inarca un sopracciglio, guardandosi attorno alla ricerca di una Madama Pince fuori di sé, pronta a subire la sua furia e ad assistere al solito teatrino: James che mette in atto le sue migliori capacità flirtanti e lei che, arrossendo, lo sbatte fuori dalla biblioteca.
«Lei non verrà» dice James, intuendo i suoi pensieri «Ho convinto Peter ad allontanarla da qui per un po’ con una scusa»
Lily lascia il libro sul tavolo e incrocia le braccia al petto «A cosa devo tanto impegno?»
«Ho una notizia per te»
«Che tipo di notizia?» domanda, scettica – e consapevole di doversi preparare all’ennesima bizzarria alla Potter.
«Una notizia importante!» 
«Così importante da precipitarti qui per dirmela?»
«Mi vuoi ascoltare oppure no?» chiede infastidito, muovendole dispettosamente la treccia che posa sulla spalla sinistra.
Lily gli fa segno di procedere e James si sporge verso di lei, animato da una nuova luce – malandrina.
«Qualcuno ha fatto un incantesimo per tutto il castello e, a quanto pare, da un momento all’altro potrebbe apparire un ramoscello di vischio sulla testa di due persone qualsiasi e queste dovranno baciarsi!» esclama, compiaciuto.
Lily corruga la fronte «Qualcuno» rimarca ironicamente «E questo qualcuno ha forse un nido al posto dei capelli, un ego grande quanto Hogwarts e vive attaccato alla sua scopa?»
James scrolla le spalle con indifferenza «Che importanza ha? Io ti ho avvisata»
«Avvisata di cosa? Spero tu non creda che se il vischio dovesse casualmente apparire su di noi, io ti bacerei»
L’espressione beffarda del ragazzo non si lascia scalfire dalle insinuazioni di Lily «Pensavo fossi ligia alle regole!» l’accusa, sollevando entrambe le sopracciglia.
«E questo, Potter, dimostra quanto poco tu mi conosca» sentenzia Lily, raccogliendo i suoi libri ed alzandosi «Non farti venire strane idee con questo vischio. E muoviti ad uscire, se Madama Pince ti vede qui dentro è la volta buona che ti uccide»
James le rivolge un occhiolino scaltro «Allora vedi che ci tieni alla mia incolumità, Evans?»
Lily scuote la testa, uscendo dalla biblioteca con le labbra curvate all'insù e la consapevolezza di doversi rassegnare all’idea che James abbia l’inspiegabile capacità di strapparle un sorriso anche nei momenti più impensabili – in fondo, la sua insistenza non è poi così male.
 
Lily si pente di aver quasi attribuito una connotazione positiva all’insistenza di James nell’ultima settimana di scuola prima delle vacanze natalizie. Ha perso il conto, ormai, di quante volte abbia dovuto rifilargli un “no”.
All’inizio aveva deciso di prenderla persino in maniera scherzosa, fingendo di pensarci qualche secondo o preannunciando la magica apparizione del fantomatico vischio.
Ha riso la prima volta, quando si sono incrociati in un corridoio del secondo piano e il vischio è comparso proprio dinnanzi agli occhi di Gazza. James stesso non ha prestato attenzione a Lily, troppo impegnato a stuzzicare il custode per curarsi di un rifiuto che sapeva sarebbe arrivato.
La seconda volta, poi, James si è gettato sul divano accanto a lei in Sala Comune e sono state le risate e gli scherni altrui ad esplicitare la sua risposta.
Lily ha approfittato della terza volta, un incontro casuale nel cortile, per stampare un bacio sulla guancia di un Tassorosso per cui ha sempre avuto un debole – e che fortunatamente stava passando da quelle parti. Si è giustificata con uno sguardo al vischio e delle spallucce che hanno fatto ridere il ragazzo e infuriare James – col senno di poi, Lily non sa se la contentezza sia dovuta al bacio in sé o alla gelosia dell’altro.
Nei giorni a seguire Lily ha incontrato James con una frequenza tale da averla convinta che lui abbia un modo per controllare la sua posizione. Non solo ha cercato di avvicinarla ad ogni lezione e nella Torre dei Grifondoro, ma è riuscito a rintracciarla persino nei suoi momenti liberi e nei luoghi più inconsueti.
Negli anni ha sviluppato una soglia molto alta di sopportazione – il merito più grande lo attribuisce proprio a James – ma lui è stato capace di varcare anche quel limite e, adesso, Lily è esasperata.
Inoltre, in questi ultimi giorni, lei e Severus non hanno fatto altro che litigare – lei arrabbiata per le amicizie di lui, lui infastidito dalla gente che bazzica attorno a lei – e sua sorella le ha mandato una lettera per chiederle di passare il Natale ad Hogwarts, quindi Lily non ha proprio la forza per ascoltare James e le sue assurdità.
Ed è questo che ha intenzione di dirgli quando lui la raggiunge nella penombra della Sala Comune mentre tutti i loro compagni sono a cena.
Lily si accorge che James sta per far apparire il vischio dal suo sguardo furbo e dalla mano sulla bacchetta – sta quasi sperando che lo faccia, così che possa trovare uno sfogo in quel maledetto ramoscello che da giorni la perseguita.
Ma James non lo fa.
Rimette la bacchetta in tasca e si avvicina al divano con un’espressione preoccupata.
«Va tutto bene?»
«Perché non sei a cena?»
«Tu perché non ci sei?»
Lily gli lancia un’occhiataccia e James alza le mani in segno di resa, lasciandosi cadere accanto a lei.
«Ho visto che non c’eri e sono venuto a controllare se stessi bene» spiega, passandosi una mano tra i capelli.
Lily non gli chiede come sapeva che fosse lì – ha provato più volte ad estorcergli quell’informazione, ma non è mai riuscita ad ottenerla – ed emette uno sbuffo infastidito «Speravi di trovarmi da sola e baciarmi
«Certo» ammette James, corrugando la fronte «È quello che cerco di fare da giorni, non è forse evidente?»
Lily rotea gli occhi «La cosa inizia a stufarmi»
«Cambierò tattica se questa ti rende così di cattivo umore»
«Pensi mai che la mia vita non giri attorno a te?» domanda astiosa, fulminandolo con lo sguardo.
James inarca un sopracciglio «Penso che la tua vita non giri affatto intorno a me. Ma io ti giro spesso attorno – molto spesso, secondo i miei amici» riflette, divertito «Quindi, visto che sono qui, posso fare qualcosa per te? Potrei schiantare chiunque ti abbia fatto mettere quel brutto muso»
Lily lo fissa, persa in un miscuglio di perplessità e stupore. Sa che James nasconde un animo buono sotto quello strato di vanità e arroganza che si ostina a mostrare agli altri, ma ha sempre avuto modo di scorgerlo solo da lontano, barlumi troppo piccoli per poter essere notati, rarità conosciute soltanto a quegli amici che considera fratelli.
La destabilizza avere accesso a questo lato della sua persona, avere la possibilità di esplorare in profondità gli occhi gentili di James e verificare fino a che punto siano sinceri.
Lily potrebbe dirgli la verità, parlargli di Severus e di Petunia e di tutto quello che non va nella sua vita, ma ha il terrore di quello che potrebbe accadere: da un lato teme che James possa deludere le sue aspettative e non prendere realmente in considerazione i suoi problemi; dall’altro ha più paura che James possa effettivamente schiantare Severus e curarsi di lei in un modo che le permetta di scoprire quanto pura sia la sua anima.
In entrambi i casi, sarebbe costretta a rivalutare l’idea che ha di lui e Lily non è pronta a perdere quello che hanno – parole leggere e sguardi eloquenti.
«È colpa della McGranitt. Devo rimettermi in pari con Trasfigurazione e le sue occhiate mi mettono ansia»
James schiocca la lingua sul palato «Mi dispiace, lei proprio non posso schiantarla, è la mia preferita!» esclama, portandosi una mano sul petto con rammarico «Posso darti una mano a recuperare, però. Sai, non per vantarmi, ma sono il re della Trasfigurazione»
«Non era Sirius?»
«Sirius? Nah, lui al massimo è la regina»
Lily si apre in una risata ilare, lasciando andare qualsiasi preoccupazione l’abbia privata del buonumore in quelle ultime ore.
«Prima di metterci al lavoro...» James alza lo sguardo proprio mentre un ramoscello di vischio appare sulle loro teste «Non vorrai rompere ancora la tradizione, Evans!»
Lily assume un’espressione pensierosa, portandosi un dito sul mento «In verità, Potter, è proprio ciò che accadrà. Ma ehi! Non scoraggiarti, hai altri due anni per riprovarci»
James si riappropria della sua aria scanzonata «A Natale del prossimo anno avrò il mio bacio»
«È un ricatto o una scommessa?»
«È ciò che accadrà»
Lily si limita a scuotere la testa con un sorriso sul volto, ormai consapevole di doversi arrendere all’insistenza di James – in fondo, non è poi così male.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice
Questa storia partecipa all’iniziativa Una storia tutta per te sul gruppo facebook Caffè e calderotti ed è il mio regalo di Natale (in ritardo, lo so!) per Lisbeth Salander, che ama profondamente questi due personaggi e adora il periodo che precede la loro relazione – spero ti piaccia! ❤
Vi ringrazio per aver letto la mia storia!
Alla prossima! ❤
   
 
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