Golden Chains

Hermione Granger non ricorda d’essere Hermione Granger, l’eroina del mondo magico – ringraziare Harry Potter che ha acconsentito alla sua disperata richiesta: voglio dimenticare ogni cosa, lo aveva pregato.
Attualmente è capo del dipartimento di polizia di Scotland Yard, sconvolto da una serie di omicidi non spiegabili ad occhi babbani.
Draco Malfoy, assolto da ogni accusa, è un Pozionista e il Ministero sfrutta la sua posizione da Mangiamorte pentito per eliminare i pochi fanatici superstiti. Essere il vicino d’Ufficio di Potter era solo l’ennesima beffa che la vita gli aveva riservato.
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Più semplicemente: ad essere a rischio questa volta è il mondo babbano, Ginny vorrebbe che il suo futuro marito ne rimasse fuori, ad Hermione è stato assegnato un nuovo supervisore dall’aspetto fin troppo familiare e Draco Malfoy, il Purosangue per eccellenza, è costretto a sorvegliare quella dannata Mezzosangue che nemmeno da obliata riesce a mantenersi fuori dai guai.
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Dal capitolo II:
È questo che accade quando si ama e si perde qualcuno? La perdita può portare a tanto, ad una disperazione così nera? Perché non ho pianto nemmeno quando ho seppellito mia madre?
La risposta era lampante: perché tu, Draco, non sei in grado d’amare e non lo sarai.