Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Nalu93    24/08/2009    0 recensioni
-"Hai detto di chiamarti Alan,Alan Woods"- continuò la ragazza imperterrita sapendo che tra poco il ragazzo l'avrebbe uccisa con lo sguardo -"Ma non ti credo"- il ragazzo le ripuntò lo sguardo addosso.La ragazza sospirò-"Quale è il tuo vero nome?"- Gli occhi del ragazzo si ristrinsero a due fessure come quelli di un gatto in balia della luce,il suo volto parve per un attimo quello di un altro,poi il ragazzo si voltò -"Alan"- disse infine allontanandosi.
Una tipica gita scolastica,un incidente ed un verdetto : "Nessun superstite". Questa è la storia di un ragazzo che riniziò la vita da zero dopo essere stato miracolosamente salvato da un ciliegio in fiore; ma se non fosse tutto così tranquillo? Se quella ragazza si mettesse in testa che lui sta mentendo? Se quella ragazza scoprisse il suo più grande segreto?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La sveglia risuonò nella stanza nervosa come ogni mattina. Le sue lancette segnavano le sette di mattina.
Nessun muovimento nella stanza.
sette e uno,sette e due minuti,sette e tre,sette e quattro...sette e dieci.
Poi un bussare insistente sulla porta che per poco non la strappò dai suoi cardini.
-"Muoviti!"-
gridò qualcuno di là dalla porta,affrettandosi poi ad allontanarsi e scendere le lunghe scale di casa.
La ragazza grugnì offesa e allungò il braccio fino a raggiungere la sveglia;poi senza tanti complimenti ci sbattè la mano sopra facendola cadere e rendendola completamente silenziosa. Si trascinò fuori dal letto assonnata infilandosi le ciabatte e dirigendosi verso una porta che sambrava condurre ad un bagno sbattendone la porta.
Odiava svegliarsi la mattina presto,ed odiava ancora di più suo fratello minore che rigorosamente ogni mattina minacciava di buttarle la porta contro il pavimento nel caso lei non si sarebbe svegliata.
Riaprì la porta qualche minuto dopo intenta a pettinarsi i lunghi capelli castani che si esibivano con grande classe nel fuggire dalla spazzola.
Si chiamava Anna,Anna Pride, e aveva sedici anni.
Era una ragazza alta e snella,amata da tutti e da tutto sopratutto dagli amici. Ovunque andasse nel quartiere la conoscevano tutti e se non la conoscevano tanto meglio per lei,avrebbe avuto nuovi amici nel giro di qualche giorno.
Il suo carattere si divideva in due: Era una ragazza allegra e vivace,sempre pronta allo scherzo e a mettersi in gioco,era il tipo di ragazza solare che non amava i pettegolezzi e che era sempre disponibile a dare una mano a tutti nel caso questi glielo avessero chiesto. Non era il tipo di persona che si intrometteva nelle faccende altrui,sopratutto se erano sentimentali,ma era una persona che non amava i bugiardi ne tanto meno le bugie e cercava sempre di capire il motivo per il quale lo facevano.Era una ragazza curiosa,intraprendente e perspiacace,abile a mantenere segreti;ma sopratutto era una ragazza piuttosto strana: nonostante fosse amata e fosse piena di amici,senza i quali non viveva, lei non raccontava a nessuno i suoi segreti,tanto meno i suoi stati d'animo facendola sempre trasparire come una ragazza vivace e spensierata,anche quando non lo era.
Buttò la spazzola sul letto e si avviò verso un altra porta sulla sinistra,probabilmente recava ad uno sgabuzzino dove vi erano i suoi vestiti.
Ebbene si la sua stanza era praticamente vuota,aveva un letto nell'angolo della stanza vicino ad una finestra; difianco al letto vi era un comodino con una lampada e una sveglia,che momentaneamente risiedeva sul pavimento. Sulle pareti non vi era niente se non una foto, difianco alla porta che dava sul corridoio di casa, dove vi era lei con le sue amiche più care ad un pigiama party,probabilmente svolto nella sua stanza.
Uscì dallo sgabuzzino e sollevò la sveglia da terra per controllare l'orario: le lancette erano ferme alle sette e dieci,quando lei l'aveva sbattuta contro il pavimento. Trasalì; quella sveglia l'aveva comprata nemmeno una settimana prima quando la precedente ,ovviamente dello stesso tipo, era morta sbattuta contro il pavimento.
Si allontanò sbuffando in direzione della porta della camera dalla quale uscì con disinteresse.
Scese rapidamente le scale attirata dal profumo fresco della colazione.
-"Buongiorno Anna"- disse un uomo seduto su una poltrona mentre leggeva un giornale.
-"'Giorno pà,credo ci vorrà una nuova sveglia"- disse avvicinandosi al tavolo.
In quel momento un ragazzino dai capelli neri e gli occhi verdi entrò nella stanza con un cappotto e lo zaino.
-"Anna!"-gridò arrabbiato-"Non dirmi che hai rotto nuovamente la sveglia! Sono le otto meno dieci,il tram sta per passare!"
La ragazza alzò lo sguardo verso l'orologio nel sallotto,il fratello aveva ragione.
Afferrò un pezzo di toast ,sollevò lo zaino dal suolo e corse fuori di casa seguita dal fratello.
Non c'erano dubbi,per Anna quello era il rituale di ogni Lunedì mattina.

La campanella suonò come ogni giorno alle nove in punto,mentre i ragazzi si affrettavano a prendere posto in classe e a scambiarsi le informazioni principali della settimana.
-"Hey Anna! Come è andato il week-end?"- chiese una ragazza dai capelli rossastri che era appena entrata in classe.
-"Non immaginerai mai chi è venuto a trovarmi sabato pomeriggio!"- replicò Anna immergendosi nella conversazione.
-"Ah ah non dirmerlo! è passato Steve!"
-"Chi mio cugino? No non stavo parlando di lui! Ti ricordi Penelope la ragazza che veniva con noi alle elementari?"-
-"Certo e come dimenticarsela! Non faceva altro che parlare di ...No non starai parlando di suo fratello spero!"
-"Ebbene si! è venuto a presentarsi ufficialmente come il ragazzo di mia cugina Selene"-
-"Non ci credo! Dunque le voci sono vere!"
-"Non sono una da pettegolezzi quindi non so di cosa tu stia parlando,ma ciò vuol dire che potremo rivedere Penelope spesso! Ti ricordi quando andavamo in giro per le case gridando che c'era un gatto assassino? Bhe lei lo fa ancora adesso,me lo ha detto suo fratello!"-
In quel momento entrò la professoressa e si schiarì la voce,attirando così l'attenzione dei ragazzi.
-"Buongiorno professoressa"
recitarono in coro questi ultimi andandosi a sedere.
-"Buongiorno ragazzi,vedo che l'inizio del secondo quadrimestre non vi mette molta paura quest'anno" disse con occhio critico.
-"Comunque"- continuò- "è un mio grande onore presentarvi un vostro nuovo compagno di classe."
Subito iniziarono a diffondersi mormori di curiosità,chi era questo ragazzo? Come mai era venuto solo all'inizio del secondo quadrimestre?
-"Il suo nome è Alan Woods"- concluse la professoressa.
In quel momento un ragazzo dai capelli corvini e lo sguardo glaciale entrò il classe con noncuranza.
Vestiva con l'uniforme della scuola,era margo e piuttosto alto rispetto alla media della classe;ma la cosa che più colpiva era la sua freddezza. Si chinò con classe dinanzi alla classe pronunciando un "piacere di conoscervi" quasi sibilandolo come un serpente,come se la cosa fosse normale per lui.
La classe si ammutolì all'istante per poi risvegliarsi con sussurri incomprensibili.
-"Bene bene signor Woods,vada a sedersi laggiù tra la signorina Pride e la signorina Merens,chissà che così stiano un pò in silenzio"- disse la professoressa mentre le due ragazze arrossivano di imbarazzo.
Bell'inizio! Un nuovo possibile amico e già la professoressa lo metteva in guardia della loro parlantina continua in classe.Poco male,si sarebbe risparmiato la sopresa.

Il ragazzo si avvicinò al suo posto poi con grazia appoggiò lo zaino e si mise a sedere.
Ne era passato di tempo dall'ultima volta che metteva piede in una classe,da quel terribile giorno in cui aveva perso la sua classe,i suoi amici. E ora doveva iniziare tutto da zero con un nuovo nome,una nuova identità in un posto che non conosceva fino a qualche mese prima.
Le due ragazze difianco a lui si dimostrarono subito amichevoli presentandosi,lui si finse cortese e fece qualche falso sorriso del quale solo una delle due notò la falsità.Brutto inizio se già da ora destava sospetti sul suo conto.
Passò tutta la giornata seduto al suo banco fissando fuori dalla finestra gli animali che ogni tanto passavano di lì.
Anna si accorse subito che il ragazzo era strano,non aveva provato a socializzare con nessuno,non aveva provato a farsi conoscere meglio dai professori,non aveva provato a far trasparire qualcosa di se. Le pareva un ragazzo vuoto,completamente freddo e addestrato alla situazione,come se fosse sempre stato lì. Aveva declinato l'invito da parte dei compagni di classe di mostrargli la scuola,di fargli conoscere i professori di aiutarlo a mettersi in pari;insomma un solitario fino in fondo.
Croweyes era fatto così,di amici ne aveva avuti nella sua vita passata,ma aveva deciso di mettere un muro a se stesso per paura che qualcuno sapesse la verità su di lui.
La campanella dell'ultima ora fu seguita da un coro di grida da ogni parte della scuola.
Anna scendeva lungo le scale rapidamente seguita dalla sua migliore amica Mary Merens.
Avevano deciso di fare il tragitto a piedi insieme quel giorno e così fecero mentre si perdevano in fitte conversazioni.
-"Quel ragazzo è strano"- commentò Mary poco dopo
-"Solo strano? Gli ho pure chiesto se gli serviva l'orario e mi ha risposto che non ne aveva bisogno! Non si perde per i corridoi della scuola ed è completamente sparito quando siamo uscite da scuola.Poi è..freddo..secondo me nasconde qualcosa"-Pare quasi che abbia studiato la zona da mesi,gli orari e tutto... pensò tra se Anna
-"Secondo me ha solo bisogno di orientarsi e integrarsi,dopo si aprirà un pò di più"-
-"Mah speriamo"- replicò l'amica buttando l'occhio lungo le stradine più piccole.
Improvvisamente un grosso cane nero voltò l'angolo per una di quelle stradine,tra le fauci uno zainetto blu scuro.
Anna lo guardò più attentamente,non era quello lo zaino di Alan? No magari aveva solo visto male.Sbattè le palpebre più voltee si strofinò gli occhi. Quando li riaprì nella viuzza non vi era nessuno .
-"Anna è tutto aposto?"- domandò l'amica preoccupata,che  non si era accorta di nulla.
-"Si..mi era solo sembrato.."- sospirò "No niente ho solo bisogno di un pò di riposo"-
Detto questo le due ripresero a camminare verso casa,sparendo dietro un cancello.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Nalu93