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Autore: B00ks_eater    03/01/2021    3 recensioni
Beckett e Castle stanno facendo ritorno al distretto attraverso le gelide strade di Manhattan ed hanno una conversazione a tema natalizio. (One Shot)
Basata sulla canzone di cui porta il titolo. Impostata nella stagione 4.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Più stagioni
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It’s Beginning to look a lot like Christmas   (Michael Bublé)

It's beginning to look a lot like Christmas
Everywhere you go
Take a look at the five and ten, it's glistening once again
With candy canes and silver lanes that glow


Avevano finalmente avuto una svolta sul caso a cui stavano lavorando e Beckett aveva già dato istruzioni a tutti ma, scesi in garage, l’auto di Esposito e Ryan aveva avuto problemi a partire per colpa del freddo, quindi la detective aveva prestato loro la propria. E questo era il motivo per cui, ora, lei e Castle si ritrovavano a piedi per le fredde e affollate strade di New York, spalla a spalla e bardati fino alla punta dei capelli con tutto ciò che di più caldo avevano trovato quella mattina nell’armadio. Kate se ne stava china sotto l’impetuoso vento invernale, le mani guantate ficcate nelle tasche del cappotto e il cipiglio arrabbiato (per non aver trovato nulla che potesse aiutarli col caso) metà nascosto dal cappello di lana giallo. Castle, invece, la seguiva con il viso rivolto verso l’alto a guardarsi intorno, i capelli violentemente scompigliati e gli occhi che luccicavano per le luci natalizie che ormai adornavano tutta la Grande Mela. La detective, non sentendo più i suoi pesanti passi dietro di lei, si girò, trovandolo fermo in mezzo al marciapiede con il naso all’insù che poi scendeva per posizionarsi sulla pista di pattinaggio nel parco alla loro destra.
<< Castle? >>
Nulla.
<< Castle! >>
<< Mhh? Cosa, scusa? >> risponde, guardandola con uno stupido sorriso che avrebbe potuto scommettere le avrebbe rivolto se si fosse appena svegliato. Accantonò momentaneamente le diverse immagine formatosi nella sua mente all’idea di Rick Castle appena sveglio (con l’aria stanca e soddisfatta) ed i diversi motivi per cui avrebbe potuto esserlo.
<< Si può sapere cos’hai da sorridere?! Non abbiamo assolutamente niente in mano, abbiamo fatto un giro totalmente a vuoto quando potevamo rimanere al distretto e cercare di capire qualcosa su questo maledetto caso e, ultimo ma non meno importante, ci stiamo letteralmente congelando! >>
Castle, nonostante la strigliata, continuava a scrutarla con quello sguardo da bambino che rispecchiava una totale innocenza.
<< Ma Kaaateee, comincia veramente a sembrare Natale ovunque vai, non vedi? >>
Beckett lo osservò: aveva i capelli scompigliati dal vento, un sorriso beato sul volto e gli occhi blu che luccicavano (non sapeva se fosse per le luci che vi si riflettevano o per l’innocente gioia infantile). Si ammorbidì un po’ e, stando attenta a non farsi vedere, lasciò che sul suo viso scaturisse un timido e dolce sorriso.
<< Prendi ad esempio, la 5° o la 10°: hanno finalmente appeso le illuminarie, le canne di zucchero e i fili argentati; o guarda quel parco: c’è la pista di pattinaggio già piena di gente! >>
Era esaltato come… beh, come un bambino a Natale e Kate non riuscì più a trattenersi dal ridere.

It's beginning to look a lot like Christmas
Toys in every store
But the prettiest sight to see is the holly that will be
On your own front door

It's beginning to look a lot like Christmas
Everywhere you go
There's a tree in the Grand Hotel, one in the park as well
It's the sturdy kind that doesn't mind the snow


<< Va bene Castle, te lo accordo, comincia realmente a sembrare Natale, giocattoli in ogni negozio in cui entri, tra poco le campane cominceranno a suonare (e già non le sopporto), negli hotel hanno messo gli alberi come quelli nei parchi (quel tipo che non si scalfisce neanche con la neve) e scommetto che alla tua porta è già appesa una ghirlanda di agrifoglio. >>
<< Beckett, mi sento violato! Come hai fatto ad indovinare? >> disse l’uomo, con fare drammatico.
Lei, in risposta, gli agitò davanti il distintivo.
<< Ma non ti vergogni di aver fatto l’albero prima dell’8 dicembre? >> non che le importasse, lei il Natale nemmeno lo festeggiava, ma si divertiva troppo a stuzzicarlo per lasciar cadere una tale succulenta opportunità.
<< ah-ah >> le rispose canzonatorio, in segno di diniego. << Ti sbagli detective, io non ho neanche tirato fuori l’albero, tantomeno le decorazioni: per me le tradizioni sono importanti e non mi sognerei mai di infrangerle (non dimenticartele per quando ci troveremo sotto il vischio), tuttavia, non c’è nulla che mi vieti di cominciare ad infondere un po’ di spirito natalizio nel resto della casa. >>
Kate sorrise e scosse la testa, rassegnata al bambino in cui il suo partner si trasformava sotto Natale.

Sure, it's Christmas once more

<< Andiamo Castle, è già tardi e dobbiamo tornare al distretto >> sentendolo sbuffare, aggiunse << Se farai il bravo, magari ti compro una cioccolata calda con i marshmallow >>
Questo sembrò convincerlo. Beckett si era già voltata quando lo sentì inspirare profondamente ed esclamare a bassa voce << E’ sicuramente Natale un’altra volta >>
Si girò a guardarlo e sul viso aveva un’enorme sorriso che gli faceva luccicare quei magnifici occhi blu. Rimase un attimo immobile ad osservarlo: il bambino che si scontrava con l’uomo e si amalgamavano in una sola persona. Se lo ritrovò al fianco poco dopo, fedele, che le chiedeva più informazioni sulla cioccolata calda e la faceva ridere, mentre riprendevano la loro marcia per tornare al 12°.
   
 
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