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Autore: Tale Vivo    04/01/2021    0 recensioni
Jaime Lannister sa che sua sorella è in pericolo, prigioniera dell'Alto Septon, e che dovrebbe correre a salvarla. Eppure, non è riuscito a proseguire senza Brienne, è tornato ad Harrenhal a salvarla, e ora sono in marcia verso la capitale. Una notte, durante il suo turno di guardia, i pensieri di Jaime si riempiono di ipotesi.
Se lei mi odiasse per non esserci stato, per non essere corso da lei appena poteva? Se perdessi anche Cersei, oltre alla mia mano destra? Probabilmente perderei me stesso.
Poche volte Jaime Lannister era stato sconfitto sul campo di battaglia, e nessuna davvero importante; perdere, dunque, non era qualcosa che gli riusciva bene.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brienne di Tarth, Jaime Lannister
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La notte dei se


Non era tornato a casa, non era corso a salvarla. Tutti tradiamo, le ragioni sono ciò che rendono il tradimento nobile o vile. Quel tradimento, se così si poteva considerare, avrebbe potuto rimediare agli errori passati ad alcuni, almeno. Errori fatti per onore, per fama e per dovere. Errori commessi da altri. Errori fatti per amore. 
«Cosa hai intenzione di fare, quando saremo ad Approdo del Re?», il tono della donna non era diffidente come un tempo.
«La cosa giusta» rispose, accennando un sorriso e guardandola negli occhi. Lei gli sorrise di rimando, e riprese a togliersi l’armatura.
«Vai a dormire, monto io la guarda» le disse, spostando lo sguardo sul fuoco davanti a lui, senza attendere risposta.
E se non tornassi nella capitale? Se aiutassi Brienne nella ricerca di Sansa Stark? Se restassi ovunque questa folle ricerca mi — ci — porterà? No, no. Cersei mi aspetta, Cersei ha bisogno di me.
Stava tornando da lei, dopo la sua prigionia, il viaggio da ostaggio e la perdita di una mano, sicuro dell’amore che lo aspettava ad Approdo del Re. Se era così sicuro del loro amore, perché quei dubbi? Se lei mi odiasse per non esserci stato, per non essere corso da lei appena poteva? Se perdessi anche Cersei, oltre alla mia mano destra? Probabilmente perderei me stesso. 
Poche volte Jaime Lannister era stato sconfitto sul campo di battaglia, e nessuna davvero importante; perdere, dunque, non era qualcosa che gli riusciva bene. Eppure conosceva sua sorella, la donna che amava da quando aveva memoria, l’unica donna con cui fosse mai stato e che avesse mai amato, e sapeva bene che non avrebbe accettato la sua scelta di essere tornato ad Harrenhal a salvare Brienne, soprattutto perché significava che lui, Jaime, aveva preferito perdere tempo con una “donna?” — Jaime poteva chiaramente sentire il tono di scherno che sua sorella avrebbe usato per pronunciare quella parola riferita alla Vergine di Tarth invece di correre da lei. Se così fosse, sarebbe peggio di qualsiasi colpo di spada. Successivamente, in un qualsiasi momento di tensione e quasi disprezzo, Jaime sarebbe stato spedito da qualche parte, a riprendere qualche fortezza o area ritenuti strategici per la vittoria della guerra, ne era certo.
E se fosse solo arrabbiata? Se gli dicesse parola cariche di odio e disprezzo solo per ferirlo? Se continuasse ad amarlo come aveva sempre fatto?
Le lettere arrivavano anche a Harrenhal, e quella di Cersei non aveva mancato di trovarlo. Chiedeva il suo aiuto, chiedeva che lui tornasse da lei, che la salvasse dall’Alto Septon e dal Credo. Diceva di amarlo. Tuttavia, Jaime Lannister non era più totalmente suo. Lo Sterminatore di Re non è più solo quello: sempre arrogante e orgoglioso, dava ora più peso a ciò che lui stesso riteneva onorevole e meritevole del suo tempo, della sua dedizione, forse della sua vita. Jaime Lannister ora aveva degli scrupoli e sapeva che nemmeno Cersei sarebbe riuscita a schiacciarli, da quel momento in poi. Se non fosse stata Brienne ad avermi in custodia, cosa avrei fatto? Se non pensassi di amare Cersei di meno, sarei tornato da lei?
Jaime Lannister sarebbe tornato da Cersei, lo sapeva. L’amava da sempre e niente avrebbe annullato ciò che c’era stato. Sapevo avresti infestato tutti i miei “e se?”, Cersei, ma, dopotutto, siamo venuti al mondo insieme e insieme lo lasceremo.

«Vai a dormire, Jaime. Tocca a me», la voce lo colse all’improvviso. Si alzò e si voltò, guardando Brienne negli occhi. Grandi occhi azzurri. Sorrise. Forse, Cersei. Forse.










 








 

 
   
 
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