Yuri on Ice, 'Come Neve' di WhispersOfTheLastNight su EFP Fanfiction

Come neve

Quei due giorni per lui erano stati particolarmente impegnativi, soprattutto mentalmente: non aveva proprio vinto il Gran Prix, ed era riuscito a mandare il suo compagno su tutte le furie. Per non farsi mancare nulla, causa maltempo, l’aereo per San Pietroburgo stava per essere cancellato, rischiando di rimanere bloccato a Barcellona per altre due settimane. Con ciò poteva concedersi il fatto di essere stanco e rilassarsi. Ma quella sera non ci riusciva, aveva sempre quel chiodo fisso in mente: la reazione del russo, quando gli aveva annunciato di volersi ritirare, per vederlo felice ancora una volta. Quella sofferenza non riusciva a farsela mandar giù, ma allo stesso tempo non poteva fare a meno di Victor in nessun modo.

Neve
insegnami tu come cadere,
nelle notti che bruciano,
a nascondere ogni mio passo sbagliato.

In quel momento iniziò anche a nevicare sulla città, cosa che Yuri adorava, peccato che nel prendere certe decisioni non usasse la stessa leggerezza della neve. Non si dava pace per quanto successo, sapeva benissimo come avrebbe reagito il russo, ma aveva voluto essere sincero, per una volta.

E come sparire senza rumore,
scivolare nel corso degli anni,
e non pesare sul cuore degli altri.

Dopo quel brutto incidente, Victor non si sarebbe mai aspettato che il giapponese lo seguisse in Russia, per riprendere con gli allenamenti. Lo amava troppo per lasciarlo, nonostante certe parole potessero ferire più delle lame, di quel ragazzo non ne aveva mai abbastanza. Sapeva quanto potesse essere cocciuto o impacciato, ma nonostante questo, non gli era mai stato di peso, anzi. Semplicemente lo amava, come non aveva mai fatto con nessuno.

Ma non è semplice,
non sentire il silenzio che c'è,
qui non è facile
guardare il cielo stanotte.

I due odiavano quei silenzi che si creavano dopo una litigata pesante, perché sapevano che con quelli non sarebbero mai arrivati ad un dunque, per risolvere i problemi. Ma quel candore calmava entrambi, loro che con quell’elemento c’erano cresciuti e sapevano bene come domare anche il ghiaccio, solo sui pattini, perché il freddo del cuore non sapevano gestirlo.

Perché quello che sono,
l'ho imparato da te,
tu che sei la risposta,
senza chiedere niente.

Tra loro regnava un silenzio quasi sacro, ma valeva più di mille parole, perché nonostante tutto gli imprevisti loro erano rimasti sempre gli stessi, la stessa coppia che a Barcellona si era giurata amore eterno e che avrebbe fatto di tutto per raggiungere le vette più alte, nonostante tutte le difficoltà ed i momenti più bui. Yuri per questo si sentiva in debito col russo, perché senza di lui non avrebbe fatto tutto quello che era riuscito a compiere, perché aveva trovato qualcuno che credeva in lui ancora prima che lui lo facesse per sé.

Per le luci che hai acceso,
a incendiare l'inverno,
per avermi insegnato a cadere,
come neve,
come neve.

Gli era grato per avergli insegnato la sua tecnica, la sua tenacia e tutti i minimi segreti nell’affrontare sia le sconfitte che i momenti di gioia. Non sapeva come ringraziarlo per ricambiare questo suo amore e stima, ma soprattutto l’aveva lasciato stupito, durante quella gara, quando gli aveva dimostrato quanto lo amasse. Non si spiegava e tanto meno si capacitava del fatto che il suo idolo di una vita ora fosse il suo ragazzo, all’inizio non ci credeva nemmeno –troppo strano per essere vero- ma il russo era entrato nella sua vita, con la stessa leggerezza che usa la neve in inverno per appoggiarsi al terreno.

Neve imparo da te,
che sai come fare,
a coprire le nostre distanze,
a cancellarne anche solo un momento le tracce.

Victor all’inizio rimase colpito dal talento di quel ragazzo, dall’altra parte del globo rispetto a lui, guardando solamente un video su un social network. E mai si sarebbe aspettato che un anno dopo la sua vita fosse completamente diversa da quella che si era immaginato… anzi, forse era anche meglio. Trovarsi a guardare la neve che scendeva non era cosa da tutti i giorni, e in quell’istante, Victor abbracciò il ragazzo in un modo unico, sapendo che quello spettacolo, con lui, l’avrebbe rivisto altre volte.

Non è semplice,
non sentire il silenzio che c'è,
qui non è facile,
guardare il cielo stanotte.

Yuri rimase colpito dall’abbraccio inaspettato che gli stava regalando il compagno, accadeva raramente e questo tutte le volte lo stupiva, rendendosi conto che non sarebbe mai stato più da solo. Non voleva interrompere quel silenzio diventato quasi sacro ormai, scandito solo dalla neve che cadeva anche sul loro tetto. Quelle occasioni lo estasiavano, perché sapeva che nonostante tutto, si sarebbero riappacificati, nonostante il dolore.

Perché quello che sono,
l'ho imparato da te,
tu che sei la risposta,
senza chiedere niente.
Per le luci che hai acceso,
a incendiare l'inverno,
per avermi insegnato a cadere.

Victor sapeva come conquistare medaglie e record, ma la vittoria più grande in realtà era lui. Quel ragazzo che da un giorno all’altro era entrato nella sua vita, stravolgendola senza chiedere permesso, portando non solo più amore a Yuri ma anche a sé stesso. In realtà non sapeva cadere nella vita perché non era mai stato abituato a fallire, ma quel ragazzo gli aveva aperto un nuovo mondo, nel quale scivolare e rialzarsi era assolutamente normale. In quel caso, la delicatezza quando si correva un rischio era inesistente, ma lui aveva capito come fare, senza farsi male.

Come neve,
Neve insegnami tu come cadere.