Sospirando Daichi si lasciò cadere sullo scalino appena fuori dalla palestra, Suga gli fu subito accanto.
“Che succede, Capitano?”
Sorridendo il numero uno lasciò ciondolare la testa in mezzo alle braccia abbandonate sulle ginocchia. “Capitano… Proprio questo…”
L’amico inclinò la testa non capendo, ma attese, lo conosceva da anni, sapeva che si sarebbe confidato.
“Vedi, Suga, il prossimo anno il Capitano sarà Ennoshita, i ragazzi del secondo anno hanno già deciso.”
“Vero, hanno fatto bene secondo me, se la caverà benissimo e non avrà problemi con quelli che ora sono i primini. Certo non sappiamo chi arriverà di nuovo, ma non credo che ci sarà qualcuno con un esordio come quello di Hinata e Kageyama!”
Scoppiarono a ridere insieme ricordando il primo giorno dei due al club con tanto di ‘incidente’ con il vice-preside.
“Quindi cosa ti preoccupa?”
L’altro alzò gli occhi al cielo prima di voltare il viso verso di lui: “Mi preoccupa l’anno successivo… chi dei nostri baldanzosi primini diventerà Capitano?”
L’attuale numero due della Karasuno arricciò le labbra pensandoci.
“Sicuramente Kageyama e Hinata faranno a gara anche per quello! Il problema sarà che Tsukishima non vorrà prendere ordini da nessuno dei due.”
“Esatto. Allo stesso modo Kageyama non vorrà prendere ordini da nessuno dei centrali.”
Suga poggiò le mani indietro e fissò il cielo terso.
“Potremmo semplicemente pensare che non saranno più problemi nostri.”
Dichi non rispose subito.
“Hai ragione, ma fa male pensarlo. Fa male sapere che la Karasuno andrà avanti anche senza di noi, senza di me.”
Suga annuì sorridendo appena: lo pensava anche lui.
Sawamura assunse la stessa posizione dell’altro e proseguì.
“Ho amato ogni singolo momento in questa palestra, fin dal primo anno quando sembrava che non ci fosse nulla da fare per la squadra. Gli allenamenti con il coach Ukai senior e infine l’arrivo dei prodigi, di quelli che ci hanno tirato fuori la grinta e la voglia di farcela. Un nuovo coach, una nuova manager, dei ritiri degni di tale nome e le battaglie della discarica. Siamo andati in crescendo e credo che più di così non si poteva fare.”
“A parte vincere il torneo nazionale.”
Daichi sorrise: “Giusto! A parte quello.”
Koushi osservò il suo amico attentamente.
“Sei un ottimo Capitano, lo sei sempre stato, è anche merito tuo se la Karasuno è arrivata a questo punto e lo sai benissimo. Se non fosse stato per la tua forza di volontà, i tuoi incitamenti in campo, non credo che saremmo arrivati fino a qui.”
Sawamura sorrise all’amico, il suo migliore amico, quello che era al suo fianco fin dal primo anno in quel liceo, quello che sarebbe stato con lui anche all’università, ne avevano già parlato.
“Tutto sommato credo tu abbia ragione Suga, abbiamo fatto tanto per la squadra è ora che i nostri corvi lascino il nido e volino da soli.”
Il silenzio li accompagnò per qualche minuto, ma era un silenzio piacevole, disteso.
“Yamaguchi!”
Suga lo disse con convinzione e si attirò lo sguardo dell’altro: “Cosa?”
“Il Capitano dopo Ennoshita, sarà Yamaguchi. Lui e Hinata vanno d’accordo, Kageyama non ha motivo di avercela con lui ed è amico d’infanzia di Tsukishima. Credo non gli dispiacerebbe dargli qualche ordine.”
Ridacchiò da solo mentre Daichi annuiva.
“Yamaguchi… sai che non è una cattiva idea?”
Come se fosse rinvigorito si spostò inginocchiandosi davanti all’amico.
“Facciamo un patto: tra due anni torniamo qui e se il Capitano non sarà Yamaguchi, daremo una lezione a tutti gli attuali primini!”
Suga inclinò la testa: “Mi piace… potremmo anche restare nella chat di gruppo della squadra e mandare messaggi subliminali.”
“Sei perfido!”
“Ovvio, la faccia d’angelo nasconde sempre qualcosa di subdolo.”
I loro sguardi restarono legati pochi istanti, prima di ritrovarsi a ridere insieme.
Era presto per pensare a quello che sarebbe accaduto negli anni a venire, ora dovevano solo prepararsi per il torneo nazionale e godersi quella nuova avventura.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolino dell’autrice: una storia tranquilla, per iniziare il 2021 e augurare buon anno a tutti.
Dedicata a chi tutti i giorni mi dà spunti e mi invia immagini su cui riflettere.
Soprattutto a chi mi ha detto: non servono per forza long… bastano anche flash o drabble.
Tutta per voi: Lenea e Ciotolina.
Un bacio e grazie di tutto.
Guiky80