Coloro che avevano attentato alla vita di Satine Kryze erano stati identificati e consegnati alla giustizia, pertanto i due Jedi che erano stati incaricati di proteggerla erano stati richiamati a Coruscant.
Satine avrebbe dovuto provare sollievo nel sapere che la sua vita non fosse più in pericolo e sarebbe potuta tornare alla normalità. Non si sarebbe dovuta più nascondere né sarebbe dovuta fuggire di pianeta in pianeta, eppure la giovane duchessa era tutt'altro che felice e il motivo era riconducibile a una persona: Obi-Wan. 
Nelle settimane in cui il giovane padawan l'aveva protetta era nato qualcosa tra i due, che andava ben oltre la simpatia reciproca, e qualche giorno prima era sfociato in un bacio impacciato, quando lei si era ferita alla testa a causa sua. Dopo quel giorno i due si erano scambiati poche parole, i loro sguardi si erano evitati e avevano messo tra loro quanta più distanza possibile. 
Satine era consapevole del fatto che per loro non ci sarebbe mai potuto essere alcun futuro, Obi-Wan in pochi anni sarebbe diventato presto un cavaliere Jedi, a cui era proibita qualunque forma di attaccamento e forse era proprio quella la ragione per cui lui l'aveva evitata fino a quel momento.  L'indomani Obi-Wan e il suo maestro Qui-Gon sarebbero partiti di primo mattino per tornare a Coruscant, per l'occasione Satine aveva organizzato un banchetto in loro onore per ringraziarli dei servizi resi. 
Per tutta la sera Satine aveva rivolto occhiate fugaci a Obi-Wan quando non prestava attenzione, cercando di memorizzare ogni dettaglio perché non l'avrebbe mai più rivisto. A fine cena la giovane duchessa aveva tenuto un breve discorso di ringraziamento e aveva formalmente detto addio ai due Jedi, augurando loro buon viaggio. 
La sala da pranzo del palazzo si stava lentamente svuotando, non erano state invitate molte persone, soltanto quelle più strette - tra cui sua sorella Bo-Katan - e Satine fu tra gli ultimi a uscirne. 
Stava attraversando il corridoio quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla, Satine si voltò e si trovò faccia a faccia con Obi-Wan. 
"Credevo ti fossi ritirato nei tuoi alloggi" gli disse lei con freddezza, era l'unico modo per rendere più facile quella separazione. 
"Volevo salutarti di persona" disse semplicemente lui "So che in questi giorni sono stato distante, ma non è stato a causa tua" 
"Cosa ti fa credere che pensassi che fosse stato a causa mia? Ti sopravvaluti un po' troppo" non lo pensava davvero, anzi dire quelle parole le faceva male, ma era necessario. 
"Io...non importa, volevo soltanto dirti addio Satine" il tono di Obi-Wan lasciava trasparire la sua delusione. 
"Addio Obi-Wan" rispose lei prima di voltargli le spalle e tornare sui propri passi. 
Non era così che avrebbe voluto salutarlo, avrebbe voluto dirgli che lo amava, ma se l'avesse fatto lui avrebbe soltanto sofferto di più. L'ultima cosa che Satine voleva era che Obi-Wan soffrisse per quell'amore impossibile e perciò aveva deciso che fosse meglio spezzargli il cuore, almeno così si sarebbe messo l'anima in pace.