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Autore: Mendori    25/08/2009    9 recensioni
Alle volte ci pensi e piangi. Ma poi lo baci comunque, allungandoti per raggiungere la sua guancia.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Crisalide


Sei Rin, e pensi che gli occhi di Sesshomaru-sama siano bellissimi.
Lucidi e brillanti, ti ricordano dei gioielli: due pietre d'ambra chiara spaccate a metà da una sottile pupilla animale.

Non ti piace quando li chiude. Allora il suo volto sembra appassire un poco, perdere colore. La mezzaluna sulla fronte e i segni violacei ai lati del  viso si stagliano con violenza sulla sua pelle lattea, e i capelli chiari sono troppo argentati e freddi. In quei momenti il suo pallore immortale ti mette a disagio: lo fa sembrare vecchio.
Non come gli ometti rinsecchiti e rugosi che si vedono ogni tanto nei villaggi, no; in lui risiede l'anziana possanza della montagna. Sembra eterno nel suo impassibile silenzio, ma viene pian piano levigato dalle carezze della pioggia sottile. Anche se il mondo intorno a lui non se ne accorge, il suo profilo aspro si addolcisce, lentamente, lentamente...

Così lentamente che ne sei turbata. Allora percepisci, indistinti, i contorni del baratro che vi separa.
Ti accorgi che il suo tempo non scorre in fretta come il tuo, e che le sue dita bianche e affusolate terminano con degli artigli, e non con le tue unghie tonde e sporche di terra.

Alle volte ci pensi e piangi. Ma poi lo baci comunque, allungandoti per  raggiungere la sua guancia. Lo fai perché quei baci e i sorrisi che ogni tanto gli rivolgi senza nessun motivo sono pioggia che lo leviga. Sono pietre gettate nel baratro. Non sembra, ma pian piano lo riempiono, almeno un po'. Lo intuisci con la chiarezza con cui senti il sole sulla pelle.

E lui risponde a quei semplici gesti d'affetto a modo suo, senza mai perdere quel fondo di distacco che lo contraddistingue. Sposta appena il suo sguardo intenso e selvatico, e regale, sul tuo volto di ragazzina, e c'è una piega serena nel modo in cui ti guarda. Non è il riflesso del tuo amore, ma una pacata curiosità. Sei felice di essere ancora in grado di stupirlo, o interessarlo.
Ha iniziato a farti delle domande, una cosa un tempo molto rara. Parlate delle stagioni, e quelle sono chiacchiere leggere e piacevoli. Ogni tanto però scavate più a fondo, e allora scopri nella tua bocca cose che non avresti mai pensato di dire a nessuno, e nelle tue orecchie parole che stonano col tono freddo di Sesshomaru-sama. Anche quelle sono pietre, e tu ne sei così profondamente lusingata che quando succede ti senti sbocciare. Amica dei fiori, i vecchi compagni dei lunghi pomeriggi passati aspettando, sei convinta di aver sentito abbastanza, origliando ai loro cuori fragili, da conoscerne bene i sentimenti.
Ogni tanto ti chiedi se riuscirai mai a farlo anche con Sesshomaru-sama.

Da un po' di tempo fai un sogno ricorrente che lo riguarda. Nel sogno sei ancora una bambina, e Sesshomaru-sama si sta chinando su di te per cingerti col suo unico braccio.
Dopo la gioia iniziale per quell'inaspettata dolcezza vieni presa da un dubbio frenetico, terribile: se abbracciarlo di rimando con una sola o entrambe le braccia, o ancora se non rispondere affatto a quel gesto. Non riesci a deciderti, indietreggi per non farti prendere, ma Sesshomaru-sama si sta avvicinando in fretta e sai che sarà una scelta fondamentale, decisiva...
Non ricordi mai come finisce quel sogno, ma l'urgenza di compiere una decisione rimane a lungo anche dopo che ti sei svegliata. Allora guardi in alto, inquieta.

Ci sono volte in cui il sole tramonta, inumidendo l'orizzonte d'un arancione intenso, mentre dall'altra parte del cielo una pallida luna domina già il suo blu. In quegli istanti a metà fra il giorno e la notte hai l'impressione di camminare sul confine di qualcosa.
Anche adesso ti senti così.


 ***

Uhm. Volevo dare voce a quell'ansia sottile che mi viene pensando a questi due, e al loro possibile futuro. I problemi son sempre gli stessi, la lontananza di fondo e la sproporzione tra gli affetti.

Tra parentesi... Wow! Erano due anni che non finivo qualcosa e lo pubblicavo!

   
 
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