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Autore: Abbykat    25/08/2009    2 recensioni
Postgame: Rinoa e Squall, e una breve spiegazione di inusuali meccanismi per affrontare la vita.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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AFTER THE STORM
scritta da Abbykat, tradotta da Alessia Heartilly

C'era stata una tempesta quella notte, uno di quei veloci, violenti temporali estivi che portavano sempre Angelo ad arrampicarsi sul letto di Rinoa per coricarsi contro le sue gambe - non era mai sicura se fosse per proteggere lei o se stesso, ma la faceva sempre sorridere. Non era mai stata disturbata dai temporali, per quanto la riguardava; ascoltare i tuoni e lo scroscio di pioggia contro muri e finestre la faceva sempre sentire un po' più consapevole del calore confortante della sua stanza e del suo letto.

Ma il temporale era finito quando si alzò, abbastanza presto che perfino i corridoi del Garden di Balamb erano vuoti e tranquilli, mentre camminava dal dormitorio al cancello principale. Un sorriso e un gesto al guardiano, che sorrise e fece un gesto di rimando mentre la faceva passare, e poi uscì nell'azzurro freddo e sottile della prima luce.

Si tenne per metà in guardia contro Lesmathor e altri insetti mentre camminava nei campi ancora umidi - pieni d'erba ora anche dove i missili Galbadiani e lo sradicarsi del Garden avevano sommosso la terra - ma non se ne preoccupò troppo. E anche se Angelo trottava un poco avanti a lei, correndo da un lato all'altro e annusando piccole e sospettose sporgenze nell'erba lunga piegata dalla pioggia, lei non vide nulla di più minaccioso dei frammenti sbiancati di chitina(1) distrutta, lasciata da una delle pattuglie di addestramento delle matricole SeeD.

Poteva sentire il mare ancora prima di vederlo, un ruggito distante con una regolarità simile al respiro. I prati diminuivano al margine dei promontori che dominavano la spiaggia; Rinoa si fermò lì per qualche minuto, guardando la stretta striscia di sabbia che l'alta marea lasciava tra l'acqua e la base dei promontori.

Non fu difficile trovare quello che stava cercando.

La tempesta era passata e aveva lasciato un cielo pulito e spazzato da nuvole, ma il mare era ancora agitato, mosso da creste bianche e onde che si arricciavano su se stesse e si infrangevano sulla spiaggia in schiuma. Contro il fiocco di sabbia bianca fuori dalla portata dei cavalloni, la pelle nere contrastava nettamente - la forma morbida di una giacca vuota, sistemata sul gunblade diritto, piantato a metà nella sabbia.

Lei scese con piccoli salti attenti, e seguì le orme di un paio di stivali sulla sabbia, rese regolari dal vento e dall'acqua. Quando raggiunse il punto in cui la giacca era stata appesa all'impugnatura del gunblade, si sistemò su una roccia ai piedi dei promontori, le dita che giocavano distrattamente con la coppia di anelli che portava appesi alla catenina, e cercò Squall.

Se non l'avesse conosciuto, avrebbe anche potuto non riuscire a trovarlo - era così avanti nell'acqua che poteva vedere davvero solo la sua testa e le spalle sulla superficie, maglia bianca e capelli scuriti dall'acqua. Ma il gunblade e la giacca con il suo colletto di pelo bianco difficilmente avrebbero potuto appartenere a un'altra persona, e Squall era l'unica persona che Rinoa conoscesse che avesse il coraggio di affrontare il mare e le sue creature senza nemmeno un'arma.

Angelo si annoiò a esplorare gli odori della spiaggia, e venne a stendersi ai piedi di Rinoa. Lei fece correre le dita nel pelo del cane, per metà controllando il baluginare arancio acceso delle pinne di Focaral, per metà guardando Squall che si preparava ad affrontare l'onda che torreggiava su di lui, e quasi svanì completamente dalla vista quando l'onda si infranse su se stessa e corse alla spiaggia.

Era così che andava. Lui si opponeva ad ogni onda, piegandosi nello scroscio d'acqua in arrivo mentre lo colpiva duramente, e quando ogni onda si calmava e il riflusso lo lasciava nell'acqua fino ai fianchi si scavava una nicchia contro la risacca, solo per raddrizzare le spalle quando si preparava l'onda successiva. Senza nuotare, anche se Rinoa sapeva che ne era capace - semplicemente stava in piedi tra i denti del mare, lasciando che lo colpisse con la violenza senza scopo e inarrestabile della natura. Di tanto in tanto si preparava troppo tardi o un'onda si alzava troppo, scendeva troppo forte, e lei lo perdeva completamente di vista fino a quando lui lottava per rialzarsi, e ricominciava tutto daccapo.

Questa era una parte di Squall che Rinoa non capiva del tutto. Non faceva mai nulla senza uno scopo, ma la ragione dietro a questo - l'inutilità di tutta la faccenda - era qualcosa che andava oltre la sua esperienza. Si trovò a pensare a Seifer, e a chiedersi che cosa il Garden e la SeeD avessero fatto sia a lui che a Squall, o se fosse in realtà qualcosa che qualcuno aveva fatto loro a lasciarli entrambi così portati a combattere con qualcosa più grande di loro.

Ma era stato diverso con Seifer. Per lui, la vita era stata una sfida, e lui l'aveva affrontata con la fiducia - l'aspettativa - che non ci fosse nulla al mondo che lui non potesse vincere, se ci si fosse buttato sopra abbastanza. Aveva testato se stesso, preparandosi contro le cose più grandi e più forti e con chiunque gli sbarrasse la strada, come per provare che lui era il più grande e il più forte di tutti. Per quanto fosse distorta la strada che aveva seguito per raggiungere i suoi scopi, l'ambizione di Seifer era stata per lo meno comprensibile.

Squall non aveva ambizioni particolari, almeno non che Rinoa sapesse. Stabiliva e raggiungeva obiettivi con una tale praticità meticolosa che sospettava che lo facesse solo per passare il tempo, per dare a se stesso qualcosa da fare che lo trattenesse dal perdersi nella spirale del pensare troppo a cose che non poteva cambiare. Aveva raggiunto un po' di equilibrio dopo Artemisia, ma si mostrava per lo più in piccole cose che solo chi lo conosceva poteva davvero vedere per quello che erano... c'erano ancora quelle volte in cui passava ore senza pause nel Centro Addestramento e ne usciva esausto e insanguinato, quelle volte in cui era spinto a stare contro la forza del mare come per purgare un po' della pressione che si era accumulata in lui.

Alla fine la marea si abbassò, e invece che seguirla Squall si voltò, trascinandosi nell'acqua - perdendo l'equilibrio una volta e cadendo su un ginocchio quando la risacca tirò ai suoi piedi - e poi sulla sabbia. Lasciò il gunblade e la giacca dov'erano, ma si abbassò a dare la grattatina di routine sulla testa di Angelo quando il cane gli trotterellò incontro, e quando raggiunse la roccia su cui era seduta Rinoa si lasciò cadere sgraziatamente sulle ginocchia accanto a lei, come se tutta l'energia gli fosse stata risucchiata.

"Ciao," disse lei, e gli sorrise.

Lui alzò gli occhi su di lei, i capelli bagnati che gli cadevano sugli occhi e gli si appiccicavano alla faccia, acqua salata che si raccoglieva in piccole gocce lungo lo sfregio sulla fronte. Non disse nulla. Invece, si chinò verso di lei, l'aria che usciva da lui con un suono simile a un sospiro tranquillo, un braccio che le cingeva la vita mentre si lasciava cadere pesantemente mezzo in grembo a lei e appoggiava la testa contro la sua pancia.

Rinoa gli circondò le spalle con un braccio e gli scostò i capelli dal viso, senza interessarsi dell'acqua marina che le inzuppava i vestiti. Non aveva importanza. Quello che importava era la maniera morbida in cui cadevano le spalle di Squall, svuotate della tensione accumulata. "Va meglio?"

Aveva imparato ad interpretare il suo "mmh" a bassa voce con un 'sì'.

Non lo capiva del tutto, ma non doveva farlo per forza.

Facevano tutti quello che dovevano fare per calmare le proprie tempeste private.

*

Note al testo
(1) chitina: si tratta di uno tra i principali componenti dell'esoscheletro di insetti e altri esseri viventi. Potete trovare più informazioni alla relativa pagina di Wikipedia. Nella storia, l'autrice si riferisce evidentemente allo scheletro dei mostri che popolano la pianuta di Balamb.

*****
Nota della traduttrice: ecco una nuova autrice :) Ho deciso di iniziare da questa storia soprattutto perché ho pensato che avesse un'interpretazione di Squall davvero... originale, ecco. Le altre sue storie (tante!) non saranno sempre così cupe, anzi :) Come sempre, grazie a El Defe che l'ha betata, e i vostri commenti verranno tradotti e inviati all'autrice originale. Alla prossima! - Alessia Heartilly

   
 
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