Gilbert si era svegliato da poco, scoprendo che la sua giacca preferita era scomparsa. Avrebbe potuto giurare di averla lasciato sulla sedia accanto alla scrivania, ma in qualche modo era sparita. Non gli ci volle molto per indovinare cosa era potuto accadere dato che non era la prima volta che vedeva i suoi vestiti volatilizzarsi.
Aprì la porta della camera e percorse velocemente il corridoio arrivando fino al saloncino, provocando un suono di sorpresa da parte del suo visitatore. Vincent, comodamente seduto sul divano a godersi una fumante tazza di the, si volse verso di lui, sorridendo. 
“Buongiorno”
Lo salutò amorevolmente e con un largo sorriso. Gilbert notò immediatamente che la sua intuizione era corretta: Vincent indossava la sua giacca.
“Ehi, senti un po’…”
“Si? Cosa c’è?”
Faceva il finto tonto e a Gil la cosa non sorprese.
“Come hai fatto a prendere quella giacca? Sono abbastanza sicuro che l'ultima volta fosse nella mia stanza"
Vincent fece il broncio e posò la tazza sul tavolino di fronte al divano, alzandosi così da poter raggiungere il fratello.
“Posso tenerla? È davvero comodo da indossare"
“Vince, andiamo…non fare quella faccia. Non vale! Ascolta, sto finendo le cose da indossare per colpa tua! Continui a portarti via sempre più vestiti ogni volta”
Esclamò Gilbert, decidendo di ignorare di essere stato colui che glielo lo ha sempre permesso in primo luogo.
"Oh, è per questo? Se vuoi che li restituisca tutti, capisco..."
Non smetteva di fare quella faccia adorabilmente imbronciata, sciogliendo il cuore debole di Gilbert che perse un battito.
Cercando di non guardarlo, spostò gli occhi altrove.
“E’ solo che...i tuoi vestiti mi piacciono molto, Gil”
Ha iniziato a dire, giocando con il tessuto delle maniche della giacca mentre parlava, tirandoli e baciandoli delicatamente. 
"Inoltre...hanno il tuo profumo, sono caldi e mi fanno sentire vicino a te quando li indosso…come se mi stringessi tra le tue braccia…come se ci stessimo coccolando"
A quelle parole Gilbert arrossì furiosamente e non poté fare a meno di sentirsi segretamente grato che Vincent non fosse in grado di vedere l'espressione sul suo viso quando disse:
“Su, Vince...non essere sdolcinato. Sono solo vestiti"
“No, sono i tuoi vestiti”
Lo corresse avvicinandosi ancora a lui che cercava con tutte le sue forze di non guardarlo o avrebbe ceduto.
No…avrebbe ceduto comunque e così fu.
“O-ok, va bene…ti permetto di tenerla…però, per favore, non rubarmi più la roba. Seriamente, dovrò andare a fare compere”
Il viso di Vincent si illuminò e annuì. 
"Prometto che non lo farò più!"
Ad essere onesti, anche se Vincent avesse dimenticato la sua promessa e avesse rubato un altro capo di abbigliamento a Gilbert, a quest'ultimo non dispiacerebbe. Vedere quello sguardo felice sul viso del fratellino ogni volta che poteva indossare una qualsiasi delle sue camice o giacche, valeva molto di più del prezzo di uno qualsiasi di quei vestiti.
“Comunque…come hai fatto a prenderlo? La porta era chiusa a chiave”
Vincent fissò il fratello in silenzio per alcuni secondi prima di ridacchiare. 
"È un segreto"
"Eh? Cosa intendi con è un segreto? Anche questo non è giusto. Dai, dimmelo!" 
Disse Gil incrociando le braccia al petto. Vincent scosse la testa.
"Non posso rivelare i miei segreti, nemmeno a te. In quale altro modo continuerò a rubare i tuoi vestiti se no?"
“Ehi, aspetta! Hai promesso un minuto fa che avresti smesso"
"Beh...forse ho mentito" 
Rispose il più piccolo distogliendo lo sguardo e iniziano a giocare con gli angoli della giacca.
Gilbert decise di approfittare del suo jolly e disse:
"Allora immagino che non ti inviterò più a casa mia"
Questo sembrò cambiare immediatamente i piani di Vincent che, aggrappandosi a lui, facendolo quasi cadere a terra, esclamò con occhi imploranti:
“No! Ti prego! Stavo scherzando, lo prometto! Lo prometto!"
Gilbert sorrise addolcito e, accarezzandogli la testa, rispose:
“Lo so, lo so...scherzavo anch'io. Dai, usciamo, così ti compro dei vestiti nuovi"
“Eehh? No, non sarebbe lo stesso, Gil”
Piagnucolò Vincent.
Gilbert sospirò, poi rise e gli diede un bacio gentile sulla guancia. 
"Capito, allora mi comprerò io dei vestiti nuovi”