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Autore: Jungkook004    01/02/2021    1 recensioni
"Non abbandonare i tuoi sogni magari possono diventare realtà"
"Mi manca qualcosa " - "Desidero lui.."
"Lei, la mia musa " - "Lui , la mia musa "
Una caotica Seoul e due anime gemelle che vivono per la musica , destinate a non incontrarsi mai...Forse...
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Mentre mi muovo a ritmo sento i capelli che si posano sul mio viso per via del sudore , e una combinazione di lacrime e muscoli doloranti . Era tutto un insieme di dolori , era questo che provavo in sala prove…un braccio alzato , le gambe che si incrociavano , i miei occhi nello specchio… la musica, il ritmo , l’espressività ,il respiro …solo mio, a tempo con la musica .Un’ ultimo giro su me stessa , un ultimo respiro…poggio le mie ginocchia a terra , chiudendo gli occhi , lentamente , espiravo ed ispiravo ,e la musica che andava piano piano diminuendo al suono delle mie orecchie per lasciare spazio ad un fischio prolungato . ….Alzo la testa osservando la mia espressione allo specchio , ero dimagrita? Si abbastanza… Con questo pensiero ricordo la videochiama con mia madre, che da buona donna italiana si era preoccupata per la figlia e per il suo appetito…

 FLASHBACK
“tesoro , stai mangiando?”
“si, mamma si , è la terza volta che mi fai questa domanda “
“o davvero ?! è la terza ?”
“si mamma “
“beh allora serve anche una quarta “
“Ehi, sto bene , davvero…” dissi cercando di tranquillizzarla
“non mi ricordo più le cose da un po’ di tempo a questa parte “ disse lei pensierosa
“da questa parte ? Mamma non ti ricordi le cose da quando avevo 16 anni “
“da quale pulpito viene la predica , non è che tu abbia proprio una memoria meravigliosa “
“ mamma…” mi lamentai
“ i pacchi da giù ti sono arrivati? “
“ si mamma, grazie mille “
“mi manchi , mannaggia a me che ti ho permesso di andare in Corea , la Corea poi…”
“ ehi , non rifarò questo discorso con te “ la avvisai prima di continuare
“ti sei stancata di sentirmi parlare di questa cosa per caso ? “ chiese
“si , abbastanza “
“eh no , eh no , io devo insistere , anzi dovevo insistere già all’epoca . C ‘ erano New York , l’accademia delle belle arti a Firenze , Los Angeles, no scherzavo quella non mi piace, troppi omicidi ogni anno …”
“ mamma….ti prego lo sai che la musica coreana sta cres…
” Stetti per dire prima di essere interrotta
“ si , sta crescendo e magari riesci a portare musica italiana anche là ecc… ecc…
” “Beh, ti ringrazio per avermi fatto da pappagallo” dissi scocciata
“ di nulla” disse fiera
“allora la prossima volta non dovresti farmi la stessa domanda “
“tesoro , era per sfogarmi , lo posso fare anch’io con te o devi essere sempre tu ad urlami in faccia?” chiese retorica
“ok , cambiamo discorso come stanno gli altri? "
“stanno bene, tuo padre lavora , tuo fratello attaccato a quella maledetta console”
“ non è cambiato nulla” dissi ridendo
“ci manchi…”
“anche voi “
“a proposito, ‘ i tuoi ‘ BTS ? Li hai visti?”
“no mamma “ dissi ridendo “ ancora non posso , ora sono in tour al momento “
“ah ,quindi sei lì da tanto tempo e ancora non li hai incontrati? Eppure fate parte della stessa agenzia “
“si ma io sono una trainee , e loro hanno da fare “
“una che ?” chiese confusa
“ oddio…” sussurrai ,sospirando pesantemente “ sono in prova mamma , diciamo che sono in prova “
“ beh , pensavo che già gli fossi saltata addosso “ disse ridendo
“ ah ah ah , divertente” dissi io ironica
FINE FLASHBACK

“Alessandra , dai per oggi hai finito , torna dalle ragazze” disse una voce alla fine del corridoio.
Ecco la signora Cho
“ ecco… io volevo provare un altro po’ ”dissi insicura
“ ma è mezzanotte e sai che già ti ho fatto stare troppo “
Come darle tolto, la signora Cho a volte mi copriva quando volevo allenarmi ancora di più, era diventata come una specie di Ajumma , ovvero una signora a cui si è legati , più grande, a cui bisogna portare rispetto per l’età.
Una delle cose che mi piacevano della Corea , il rispetto per gli anziani…non che ne in Italia non ce ne fosse, ma mai così
“ ma io…”stetti per dire
“devi ballare lo so , ma ti ho visto, sei bravissima anche se prima d’ora non avevi mai fatto danza , stai facendo passi da gigante bella mia , contenta ?! Ora fuori dai piedi ragazzina , devo pulire” disse minacciosa con la scopa in mano
‘ Che caratterino ‘ pensai mentalmente…
“ok , va bene raccolgo le cose e me ne vado” dissi abbattuta
“bene , fuori di qui e rilassati “ La signora Cho se ne andò , borbottando qualche parolaccia in Coreano , amo questa lingua sul serio e l’ho studiata , ma devo ancora fare molta più pratica, soprattutto per le parolacce.
Avete mai visto Seul di notte?
Uno spettacolo…. è quasi impossibile descrivere il tutto…la frenecità delle persone, le macchine che sfrecciano , le anziane con i carrellini, gli autobus che si fermano per far salire gli studenti, lavoratori impazienti di tornare a casa dalle loro famiglie , altri colleghi che invece vanno ad ubriacarsi a cene di lavoro poco raccomandate , dove scorrono chili e chili di suju…
Appena esco dal palazzo dell’agenzia un’ aria fredda mi colpisce in pieno viso costringendomi a stringermi nella mia felpa nera. Sciolgo la coda in modo tale che i capelli, anche se corti coprano il collo infreddolito… , aprendo lo zaino , mi rifugio nel mondo della musica , ascoltando ‘ if we were destined di Ben… ‘
Il destino…era destino che venissi qui a Seul ?…
Forse….
O forse è stato il caso ? 
Bloccando pensieri troppo filosofici, pronti a scatenarmi un terribile mal di testa , presi al volo l’autobus diretto nel mio distretto , ma come sospettavo…era stracolmo e così che dopo 4 ore di ballo , più 2 ore fatte di spontanea volontà e 18 minuti in autobus in piedi si iniziò a sentire il dolore ai muscoli…
Sospirai pesantemente , appoggiandomi al corrimano guardando sul vetro il mio riflesso stanco dalla giornata appena passata… Ma per fortuna questa tortura durò poco.
Arrivata nel mio dormitorio che condividevo con altre ragazze , l’unico pensiero era un bel bagno caldo , un bicchiere di latte , un po’ di sane serie tv quotidiane e cadere nelle braccia di Morfeo …ma i miei piani furono stravolti da un urlo agghiacciante.
“Yahhhh…..quello è mio , aspetta un minuto , lo hai finito?“ urlò una voce
“si, ed era mio , l’ho visto prima io ….è…è mio “pronunciò una vocina balbettante
“no piccola stupida bimba era mio ,io ti uccido ….”
“forza ragazze smettetela “ disse una terza voce più calma . La solita storia, Mina e So-yon che litigavano e io e Hye-jin che cercavamo di farle riappacificare.
“ cosa è successo sta volta ? “ dissi sbuffando e togliendomi le scarpe in modo da metterle nell’armadio all’ingresso…
“ io , non capisco “ disse Hye-jin accanto a me con una mano sulla fronte .
Hye-jin , la voce della ragione . Capelli lunghi morbidi rossi , coreana , corpo slanciato da ballerina, voce dolce, come lei…perfetta insomma. Dalla porta che conduce al salone si videro sbucare due teste che si prendevano per capelli. Io e la ragazza accanto a me ci affrettammo a dividerle .
Le ragazze urlavano come ossesse , scalciando e lanciando pugni per aria.
“smettila So-yon , mi dici che succede ?” cercai di chiederle io , mentre la trattenevo per le braccia
“quei biscotti erano miei , se li è mangiati tutti” urlò la ragazza
So-yon , capelli blu fino alle spalle, con la frangetta , metà coreana e metà indonesiana , una vera testa calda , ma quando vuole essere dolce sembra un peluche . Fissata con la palestra , è una ballerina , ma il suo asso nella manica è il rap .
“io, avevo fame ecco , scusaa” disse Mina abbracciata al Hye-jin con la paura che la compagna la facesse male
Mina , la più dolce qui dentro . Lei profumava di caramello e infatti adorava mangiare ,un genio in matematica , coreana , con la frangetta e capelli lunghissimi di un biondo cenere , una voce stupenda molto più acuta della mia. Avevamo la stessa età , eravamo le più piccole della casa , cioè le Maknae...
“adesso ti calmi “ sussurrai all’orecchio della ragazza dai capelli blu “niente scenate , ricordi ?”
Non tutte eravamo della stessa agenzia , io e Mina eravamo nella bighit , Hye-jin faceva parte della JYP e So-yon della YG , era la più dura da quello che sapevo e aveva anche delle rigide regole.
Ricordandosi delle parole che ho detto la ragazza iniziò a calmarsi, così decisi di lasciarla andare , ma impaurita da quello che può fare mi tengo dietro di lei, pronta per prenderla.
Con tutta la rabbia che cercava di trattenere , la vedo fare un bel respiro e incominciare a calmarsi
“ giusto si , grazie per avermelo ricordato.“ disse rivolgendosi a me “ Mina ti chiedo scusa ho esagerato “ disse rivolgendosi alla minore Mina si staccò dalle braccia della più grande e annuì alle scuse della sua compagna
“Mina , forza anche tu, scusati “ disse da dietro Hye- jin .
“ si hai ragione” mormorò girandosi verso la ragazza dietro di lei , per poi rigirarsi vero la ragazza dai capelli blu ” scusa So-yon , mi dispiace avevo fame , ma ti prometto che non mangerò più i tuoi biscotti “ disse Mina convinta dalle parole della compagna.
Bene e questa era scampata…
Pensai

“forza chi ha fame ?” Chiese all’improvviso Hye-jin alleggerendo la situazione e battendo le mani

“oggi ho voglia di cucinare”
“io , non mi è rimasto più nulla da mangiare “ rispose So-yon alzando la mano
“fai le tue solite frittelle vero?” chiese curiosa mentre si sbriga a seguire la ragazza in cucina , lasciando sole me e Mina
“giornata difficile ?”chiese lei
“molto si “ sbadigliai
“ vai pure a farti un bagno caldo e poi mettiti a letto , ti tengo in caldo due frittelle “
“grazie mille bimba “ dissi avviandomi verso la porta , ma mi blocco con il pensiero di fargli una domanda
“Mina sai per caso quando i bts torneranno dal tour?”
“era quello che volevo che mi chiedessi , ovvio che lo so , dopodomani , fra ben due giorni “ disse lei con un sorrisone , e gli occhi lucidi , sembrava stesse per scoppiare a piangere.
Infatti noi due non solo eravamo della stessa agenzia , non sono eravamo le più dolci e le più piccole , ma avevamo anche la passione per quei ragazzi che avevano dato vita al k-pop in tutto il mondo.
Il mio pensiero fisso quando vado a dormire ?
Facile : quel sorrisetto , quei denti da coniglio che si ritrova , quella risata , quella voce , quelle movenze , quei capelli sempre in ordine , avrete capito di chi parlo…il mio pensiero fisso era Jeon Jungkook .
Lo seguivo fin da bambina , insieme agli altri ragazzi della band . Il mio sogno proibito e irrealizzabile , beh stava diventando realizzabile. Dio, speravo proprio di si… e con questo pensiero chiusi gli occhi…lasciandomi cullare dal sonno, dalle voci delle ragazze al piano di sotto che mi facevano sentire meno sola , dal traffico di Seul mai dormiente e con mille pensieri in testa…


ANGOLO AUTRICE
Salve ragazze , sono una semplice ragazza che ama i Bangtan e ha deciso di scrivere di loro ,in particolare di Kookie .
E' una storia ,la prima storia , per cui è molto importate per me.
Il capitolo, così come il libro ha ancora bisogno di revisione , per cui scusate gli errori di battitura , sto anche cercando di usare al meglio questa piattaforma .
Detto questo, spero che rimaniate a leggere questo libro  , siate pazienti .
Arrivederci e Buona Lettura

🥰
   
 
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