- M’avvicino a sei lustri
d’età
- ed ancora non trovo la meta
- che mi indichi dove si va
- che mi renda la vita completa
- Sempre in cerca di nuove avventure
- di nuovi intriganti segreti
- lascio le strade sicure
- per trovare sentieri più lieti
- In un mondo che sembra gigante
- in un mondo scolpito su pietra
- la mia vita rimane cangiante
- la mia anima è sempre più
tetra.
- Con la rabbia di chi ha perso la
rotta
- sempre ammesso ch’io l’abbia
mai
avuta
- la mia anima è confusa e ridotta
- la mia ricerca appare sperduta.
- Vorrei esser come quegli altri
- che non si chiedono sempre chi
sono
- che son forti, cattivi e più
scaltri
- mentre io son sempre più solo.
- La mia anima appare più inquieta
- la mia mente diviene insicura
- la mia indole cerca una meta
- ma la strada l’è sempre
più dura.
- Ci sarà alla fine della grotta
- una speme che ancor non è vana
- che dal cuore combatta e lotta
- ed infine una luce l’emana?
- Di tanto peregrinare,
- nel cercare tra vie indefinite
- una meta che ancor non appare
- ho trovate più strade squisite.
- E se fosse soltanto il cammino
- lo scopo di questo cercare
- e non c’è poi questo destino
- che mi sforzo assai di trovare?
- In un mondo sempre cangiante
- in un mondo che è fatto di vetro
- io mi sento già forte un gigante
- e non voglio tornare più indietro
Ho io forse trovato il mio posto- ho già ammesso a me stesso chi
sono
- e non penso che questo abbia un
costo
- che mi faccia sentire più solo.
- La mia anima or pare più lieta
- la mia mente già diviene sicura
- la mia indole non cerca una meta
- e il cammino tuttora perdura.