Crossover
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Autore: Hikary    25/08/2009    2 recensioni
[Scitta per la community Corte dei Miracoli]
Dieci FanFics per dieci personaggi femminili che amo. Aspettatevi i fandom più disparati!
#1. Maximum Ride ~ Ocean of Starlight
#2. Georgiana Darcy ~ She's Miss Darcy - no doubt about it
#3. Cassandra di Ilio ~ I've got no power over me
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Libri
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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She's Miss Darcy – no doubt about it.

[Gringoire

02. Con la musica e le parole ha cantato cos'è l'amore.]



Questa cara ragazza non può essere davvero Miss Darcy.


Georgiana continuò a sorridere nonostante l'occhiata perplessa scoccatale dalla suo nuova ospite.

Maledicendosi per essersi fatta cogliere in fallo, Lizzie ricambiò il sorriso.


Aveva suonato con lei a quattro mani – fratello, dovete costringerla - , a lungo, e con gran divertimento.

La giovane era incredibilmente brava. E Lizzie, modesta al piano quanto unica per intelligenza, non si era certo lasciata prendere dallo sconforto per questo.

Tra l'altro, Georgiana era anche incredibilmente gentile con coloro che non possedevano il suo stesso talento.


- Vostra sorella è una musicista a dir poco eccellente. -


Con la coda dell'occhio, Georgiana sbirciò l'espressione compiaciuta del fratello, appena tornato dalla sua battuta di pesca.

Compiaciuta, sì.

Ma un simile sorriso non poteva essere merito solamente della propria bravura.

Adorava che la usassero come pretesto per iniziare una conversazione.

Ad essere sincera, adorava quasi tutto di Lizzie Bennet, la sua quasi-futura-cognata.

Il quasi era frutto di dettagli assolutamente irrilevanti a cui avrebbe presto posto rimedio.


Lasciandosi cullare dalle parole dei presenti, dimenticò di seguire lo spartito. Le venne in mente una vecchia ballata che da bambina l'aveva lasciata perplessa – non capisco, fratello, come possono essere queste cose insieme? - e da ragazzina la faceva sorridere.

Sfiorando con grazia i tasti bianco avorio, intonò il primo verso a bassa voce.

E mentre le riaffiorava in mente ogni singola nota, come se non avesse mai smesso di suonarle, una piacevole melodia si diffuse nella sala, conquistando a poco a poco l'interesse dei quattro ascoltatori.


In faith, I do not love thee with mine eyes,

For they in thee a thousand errors note;


But 'tis my heart that loves what they despise,

Who in despite of view is pleased to dote;


Nor are mine ears with thy tongue's tune delighted,

Nor tender feeling, to base touches prone,

Nor taste, nor smell, desire to be invited

To any sensual feast with thee alone.


But my five wits nor my five senses can

Dissuade one foolish heart from serving thee,

Who leaves unsway'd the likeness of a man,

Thy proud hearts slave and vassal wretch to be:


Only my plague thus far I count my gain,

That she that makes me sin awards me pain.


Lizzie aveva seguito con fervido interesse il testo; mai quanto Darcy, in ogni caso.

Entrambi distolsero rapidamente lo sguardo dall'esecutrice di quel piccolo concerto che sembrava ideato apposta per loro.


Questa volta toccò Georgiana sorridere compiaciuta: benché di spalle, non le fu affatto difficile immaginare le espressioni dipinte sui volti del fratello e della ormai molto prossima cognata.


[THE END]



Spazio Autrice

Dopo una lunga riflessione, ho deciso di basarmi sulla versione del film ( quello del 2003) anziché sul libro, per un fatto molto semplice. La Georgiana di cui mi sono innamorata è lei, non la sua omonima cartacea. Con questo ovviamente non voglio sminuire il libro – che amo da morire.


Il testo della ballata è in realtà il Sonetto 141 di Shakespeare (L), di cui sotto riporto la traduzione, mi pare di Wikipedia.


Per la verità, io non ti amo coi miei occhi,

perché essi vedono in te un mucchio di difetti;

ma è il mio cuore che ama quel che loro disprezzano

e, apparenze a parte, ne gode alla follia.

Né i miei orecchi delizia il timbro della tua voce,

né la mia sensibilità è incline a vili toccamenti,

né il mio gusto e l'olfatto bramano l'invito

al banchetto dei sensi con te soltanto.

Ma né i miei cinque spiriti, né i miei cinque sensi

possono dissuadere questo mio sciocco cuore dal tuo servizio,

avendo ormai perso ogni sembianza umana,

ridotto a schiavo e misero vassallo del tuo superbo cuore.

Solo in questo io considero la mia peste un bene,

che chi mi fa peccare, m'infligge pure la penitenza.


Risposta alle Recensioni

Grazie a MonyPurpa per aver letto anche se non conosceva il fandom! Spero che nei prossimo capitoli troverai qualcuno di tua conoscenza :D E un grazie anche aa Anonimo9987465 che ha messo la fic tra quelle seguite!

  
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