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Autore: stancaditutt0    08/02/2021    0 recensioni
"Ormai lo sapevano tutti, ne aveva parlato anche il Times in un articoletto nelle ultime pagine: il complesso di edifici di Princess Park sarebbe stato demolito i primi giorni di Gennaio"
I ragazzi decidono di incontrarsi e passare un'ultima settimana nei loro vecchi appartamenti.
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Josh Devine, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina Louis si svegliò un'ora prima del previsto. Harry era ancora profondamente addormentato: era disteso sul fianco – che era l'unica posizione possibile per fare entrare due uomini adulti in un letto singolo - e gli dava le spalle. Louis poteva sentire il suo respiro regolare. Lo coprì con il piumone che era finito per terra dutante la notte e si alzò per andare a fare colazione.

Prese del pane e iniziò a spalmarci sopra il burro e successivamente la marmellata. Dal bancone della cucina poteva vedere Harry. Ora si era appropiato dell'intero letto e non accennava a svegliarsi. Era così bello con i capelli arruffati e un'espressione rilassata sul volto: avrebbe voluto restare così per sempre. Non voleva tornare alla normalità, o meglio, non voleva che Harry tornasse alla normalità, perchè per lui la normalità era in un altro continente lontano da lui. Ma probabilmente non sarebbe accaduto. Dopotutto il compagno aveva discusso con il suo manager, quindi, magari, lo avrebbe licenziato e sarebbe tornato a vivere a Londra. Avrebbero potuto vivere insieme a casa di Louis.

"Buongiorno" disse Harry interrompendo i suoi pensieri. "Domito bene?"

"Mi sono svegliato prima del previsto perchè la mia schiena chiedeva pietà, ti dico solo questo" si lamentò Louis massaggiandosi le tempie, "sono a pezzi".

"Io mi sono svegliato prima del previsto perche il letto era troppo vuoto-"

Louis gli sorrise come un bambino.

"- e perchè dovevo andare in bagno. Principalmente per il secondo motivo" disse Harry avvicinandosi al compagno.

"Stammi lontano, mi hai offeso"

Harry per risposta gli baciò la fronte e corse in bagno prima che la mano di Laouis riuscisse a colpirlo.

"Mi faccio anche una doccia veloce e poi raggiungiamo gli altri"

"Io mi avvio ora e mi faccio la doccia da loro. Se aspetto te arriviamo a concerto finito".

 

"Odio questa doccia" disse Harry tra sè e sè aspettando che uscisse l'acqua calda.

A casa sua la doccia era molto più spaziosa, il getto era più deciso, l'acqua usciva subito alla temperatura richiesta, per non parlare della sua Jacuzzi: sicuramente a Louis sarebbe piaciuta. Sapeva, però, che al compagno non sarebbe piaciuto vivere a Los Angeles. Era troppo caotica per lui, troppi paparazzi, troppa gente americana invadente. Lui preferiva la tranquillità inglese: a Louis piaceva uscire nei pomeriggi nebbiosi e fare passeggiate in mezzo al nulla con Liam Gallagher nelle orecchie, gli piaceva andare a vedere le partite di calcio indossando un cappellino e degli occhiali da sole per non farsi riconoscere da nessuno, gli piaceva andare a prendere il caffè nel suo bar di fiducia senza che nessuno lo fermasse per foto e autografi. Harry non si sarebbe mai azzardato a chiedergli di trasferirsi in America con lui, ma lui non poteva tornare a vivere a Londra. O forse poteva farlo? Non ci aveva mai pensato seriamente, ma ora che aveva finalmente un motivo per farlo, iniziò a rimuginarci su. In fondo, perchè non avrebbe potuto funzionare? Doveva parlarne con Jeff e avrebbero trovato un accordo. Prima di comunicargli questa cosa, doveva scusarsi, ma a questo ci avrebbe pensato dopo il concerto.

Raggiunse gli altri di corsa scusandosi del ritardo.

 

La mattinata proseguì secondo i piani di Niall: riuscirono a provare le canzoni due volte, Louis non sbagliò praticamente nessun verso e Harry non inciampò mai nel filo del microfono.

"Beh, è andata bene" disse Louis addentando il suo panino.

"Sì, direi di sì" rispose Niall alzandosi. "Ragazzi, io devo andare a prepararmi quindi ci vediamo sul palco. Mi raccomando: tu non cadere, tu non ti distrarre mentre cantiamo e tu, Liam, ti prego, tienili d'occhio. A dopo" .

 

"C'è un sacco di gente" disse Liam sbirciando da dietro le quinte.

"Gesù, Liam, è un concerto sold out, cosa ti aspettavi?" rispose Louis colpendogli la nuca.

"Ragazzi, state calmi. Comunque, siamo in tendenza su Twitter-"

"Ovviamente" si vantò Louis

"- e si stanno tutti chiedendo se siamo tornati insieme o è solo un contentino per i fan"

Louis si avvicinò a Harry, "ma stai parlando di noi due o della band?"

"DELLA BAND"

"Chiedevo" rispose Louis alzando le mani in segno di innocenza.

"Stupido" sussurrò Harry accarezzandogli una mano. Louis gliela strinse e gli sorrise guardandolo negli occhi e perdendocisi dentro.

"Niall sta salendo sul palco, dieci minuti e tocca a noi" intervenne Liam riportando i due amici alla realtà.

 

Niall salì sul palco e il pubblico esplose. L'irlandese salutò i fan con la mano e poi iniziò a cantare Slow Hands, incitando tutti a cantare con lui.

"Come va, Londra?" urlò Niall togliendosi gli auricolari "ho notato che la canzone vi è piaciuta. Vi ricordo di ascoltare i miei due album su ogni piattaforma esistente perchè, diciamolo, sono fanstastici" i fan risero e Niall si unì a loro. "Va bene, va bene, ora silenzio. Come sapete, non sarò solo durante questo concerto - AVEVO DETTO SILENZIO sì sto parlando con te con il cartellone smettila di strillare grazie -, dicevo, tra poco mi raggiungeranno degli amici. La ragione per cui sono qui con me è semplice: ci servono soldi. Okay, ora articolo meglio: dobbiamo comprare un complesso di edifici e rimetterlo a nuovo. A voi cosa importa? Ottima domanda. Diventerà un Bed&Breakfast e tutte le entrate andranno poi in beneficienza. Perchè non diamo direttamente i soldi in beneficienza? Altra ottima domanda. La risposta è la seguente: siamo molto affezionati a quel posto e non vogliamo che venga distrutto. Forse lo avrete sentito nominare, si chiama Princess Park. La cosa bella è che all'entrata metteremo una targa con tutti i nomi di voi che ci avete aiutatato nell'impresa. Ovviamente, non è ancora detto niente anche perchè la demolizione non è ancora stata annullata, però, magari, se ora mi state riprendendo con i vostri cellullari potreste diffondere questa notizia usando Twitter o Instagram. Insieme possiamo riuscirci". Niall si zittì e per un minuto tutta l'arena fece silenzio "Scusate? Ho finito, ora potete fare i pazzi scatenati. E vi chiedo gentilmente di farlo nel modo più rumoroso possibile per dare il benvenuto ai signori Liam Payne, Louis Tomlinson e Harry Styles".

La folla esplose in un boato nell'esatto momento in cui i ragazzi misero piede sul palco. Oggetti di ogni tipo volarono addosso ai quattro, Louis afferrò al volo un reggiseno e ringraziò le ragazze in prima fila per averglielo lanciato.

"Salve a tutti, noi siamo gli One Direction e questa è Midnight Memories" disse Liam dando via a delle urla ancora più forti di quelle già in atto.

I quattro iniziarono a intonare la canzone e i fan con loro. La folla era in delirio: c'era chi piangeva a dirotto, chi urlava a squarciagola, chi cercava di zittire le persone per riuscire a sentire le voci dei ragazzi. La sicurezza allontanò una quindicina di ragazze che avevano cercato di scavalcare le transenne per avvicinarsi al palco e aveva soccorso altrettante persone che avevano un mancamento.

Dopo fu il turno di What Makes You Beautiful.

"Haz" urlò Louis dall'altro lato del palco "quella vera, non la tua".

Harry per risposta gli mostrò il dito medio e il pubblico impazzì ancora più di prima.

Arrivati al breakdown, il riccio si recò al centro del palco per cantare la sua parte e gli altri tre si posizionarono dietro di lui. Louis e Liam si scambiarono un'occhiata di intesa e cercarono di abbassare i pantaloni di Harry, ma fallirono miseramente.

"Pantaloni a vita alta miei cari" urlò il ragazzo prima di riattaccare col ritornello della canzone.

 

Arrivò il momento delle canzoni più tranquille.

La prima fu Little Things e Louis e Harry si posizionarono vicini. Il riccio cambiò tutti i pronomi possibilii e ogni volta che lo faceva si voltava verso il compagno per fargli capire che stava cantando a lui e che no, non aveva sentito male. A un certo punto, quando sostituì you con Lou, gli parve di sentire anche i fan cantare il nome dell'uomo della sua vita, ma forse era solo la troppa emozione.

 

Dopo I Want to Write You a Song e Infinity, fu la volta di If I Could Fly.

Louis aspettava quella canzone da tutta la mattina. Harry non l'aveva voluta provare dicendo che era meglio concentrarsi su altro e così avevano fatto. Louis sapeva che quella canzone era stata scritta per lui, era l'ultima canzone che il compagno gli aveva dedicato prima che le loro strade si separassero. L'intonazione della prima nota colpì Louis come un pugno allo stomaco, ma doveva stare concentrato - lo aveva promesso a Niall - e non farsi trasportare dai ricordi.

Appena Liam attaccò con la sua strofa Louis si sentì picchiettare sulla spalla.

"Il breakdown lo fate solo tu e Harry, okay? Tu fai la parte di Liam e Haz fa la mia" gli disse Niall frettolosamente.

"Cosa?" chiese Louis totalmente perso.

"Ce lo ha chiesto prima Harry, a me e Liam va bene" gli rispose l'irlandese "andrà benissimo anche a loro" continuò indicando i fan. "Tocca a te ora", gli diede una pacca sulla spalla e si tornò alla sua portazione.

Arrivati al bridge, Niall e Liam indietreggiarono, lasciando solo Harry e Louis al centro del palco. Si stravano praticamente dedicando a vicenda questa canzone davanti ad una miriade di persone, ma Louis non sentiva più nessuno. I suoi occhi e le sue orecchie erano solo per Harry e quando il riccio cantò l'ultimo verso del bridge vide una lacrima scendere sulla sua guancia. Hope that you don't run from me.

Ma certo che non sarebbe mai scappato da lui, non l'aveva mai fatto in passato e non voleva farlo ora. Cercò di cominicarlo al compagno con lo sgaurdo, ma ovviamente era impossibile: ormai Harry era rivolto verso il pubblico.

A canzone conclusa, Louis gli si avvicinò e lo abbracciò, trascinandolo verso il fondo del palco. Intanto Niall si era messo a parlare e aveva annunciato che avrebbe cantanto Temporay Fix. Era fuori scaletta, probabilmente l'aveva scelta per dare a Harry il tempo di riprendersi.

Louis continuava a stringere Harry tra le sue braccia e sentiva il più piccolo singhiozzare.

"Harry? Harry, guardami, ti devi calmare. È tutto a posto. Siamo insieme, stiamo facendo un concerto tutti insieme, stiamo rendeno felici un sacco di persone. Devi riprenderti, okay?" gli diede un bacio delicato sulle labbra. Erano abbastanza appartati per fare una cosa del genere.

"Louis, l'unica persona che voglio rendere felice sei tu" disse Harry con gli occhi lucidi.

"Ma lo sono! Fidati, lo sono. Non me ne vado, non ti lascio"

"Come ho fatto io"

"Ne parliamo più tardi, va bene? Ora dobbiamo andare, hanno cantanto le nostre parti abbastanza volte" affermò Louis asciugando le lacrime del riccio.

 

Louis e Harry tornarono sul palco e terminarono la canzone con gli altri.

Il concerto si concluse con A.M., ma i fan erano così entusiasti di aver sentito dal vivo così tante canzoni dell'ultimo album che ne chiesero ancora.

"No ragazzi, mi dispiace abbiamo i minuti contati. È stato bellissimo, dovremmo rifarlo" gridò Niall lanciando un bacio ai ragazzi sotto al palco.

"Grazie a tutti di cuore. Vi terremo aggiornati tramite Twitter" disse Louis.

Andarono di corsa dietro le quinte dove trovarono il manager di Niall esaltato.

"Quindi?" chiese Liam impaziente.

"Ha funzionato. La stampa ha invaso Princess Park e ovviamente se continuano così la demolizione dovrà essere spostata. Inoltre, ho contattato chi di dovere e mi è stato detto che in teoria i soldi dovrebbero bastare. Stavo per chiamare per fare la proposta con la nuova somma quando siete arrivati voi" rispose l'uomo tutto di un fiato.

"Grande! Okay, non ti tratteniamo, vai a fare la telefonata"

La telefonata ottenne l'effetto sperato: Princess Park era diventata di loro proprietà e non sarebbe più stato più demolito. I ragazzi lo comunicarono immediatamente ai fan tramite social, ringraziandoli ancora una volta per ciò che avevano fatto: sostenerli ancora una volta.

 

Tornarono a casa per riposarsi, ma all'entrata era pieno di giornalisti e Liam fece segno a Harry e Louis di entrare dall'entrata secondaria per evitarli.

"Possiamo parlare ora, se vuoi" disse Louis a Harry porgendogli una tazza di tè fumante.

"Prima devo contattare Jeff"

"D'accordo. Buona fortuna".

Harry entrò in camera sua e accese il telefono. Trovò tantissime chiamate perse, messaggi ed email. Ignorò ogni notifica e chiamò il suo manager. Il telefono squillava ma non rispondeva nessuno. Dopo il terzo tentativo, sentì un rumore provenire dal soggiorno. Uscì dalla sua stanza e vide Jeff.

"Ma che cazzo avete in testa voi due? Di nuovo con questa storia? Ma poi ti sembra il modo di trattarmi? Questo per me è lavoro, non siamo amici, devi comportati in maniera professionale, per la miseria, Harry!" gli urlò il manager non appena lo vide.

"Scusa, ho aperto la porta pensando fossero Liam e Niall" gli disse Louis con aria colpevole. Poi si rivolse a Jeffrey "e tu, ti ho già detto che lo devi lasciare stare. E devi moderare i toni".

"Harry, possiamo parlare in privato? La presenza del tuo amichetto ti dà alla testa, voglio parlarti da solo"

"Chiamami un'altra volta così e ti spacco la faccia, te lo giuro" lo minacciò Louis.

"Va bene, basta. Louis puoi lasciarci qualche minuto? Grazie" disse Harry con lo sguardo disperato.

"Va bene, ma resto nei paraggi".

Louis prese la giacca e uscì dall'appartamento sbattendo la porta. Si diresse verso il giardino interno e accese una sigaretta. Aspettava solo di poter tornare da Harry e questa volta sperava definitivamente.

 

   
 
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