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Autore: God_Eden_Imperial    14/02/2021    0 recensioni
Quanto è eterna l'immortalità?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gilbert Nightray, Leo Baskerville, Vincent Nightray
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Vince”
Cos'è questo suono? È una voce profonda...un'eco del passato.
“Vincent”
È la voce di qualcuno che conoscevo.
Una mano mi tocca la schiena e tutto il mio corpo trema. I ricordi traboccano nella mia mente.
“Ehi, fratellino”
Ah…è lui.
Quando mi volto ci sono i suoi occhi dorati che mi guardano teneramente. Allunga le mani e sorride, abbracciandomi; affondo in lui, le lacrime scendono lungo i miei zigomi e inumidiscono la camicia di mio fratello.
“Gil...sei davvero tu”
La mia voce è solo un debole sussurro. Mi stringo ancor di più contro il suo corpo per assicurarmi che non sia un sogno, un’illusione.
Gilbert è tornato a casa. E’ tornato da me. 
Ci siamo diretti verso la nuova villa dei Baskerville in carrozza.
Mi racconta storie dei luoghi in cui è stato e di più persone che ha incontrato. Mi parla con un'energia scioccante e mi sento angosciato al pensiero che arrivi il mio turno.
La mia vita in questi anni non è stata così eccitante.
Per fortuna non chiede di me, solo dei Baskerville in generale. Tutto bene, niente di nuovo. Leo, essendo Leo, si rifugia sempre nella nuova gigantesca biblioteca e io gli faccio compagnia.
Lily continua ad essere piena d’energia, rallegrando le giornate grigie.
“Quindi ancora nulla sul futuro Glen?”
Quella domanda non era prevista, Gil è ignorante sull'argomento.
“I poteri di Leo non sono stati richiesti. Il suo corpo è ancora forte e non c'è stato alcun segno che il nuovo ricevitore di Glen sia nato”
Rispondo.
“Inoltre, anche se spuntasse fuori, mi sembra che i Baskerville non abbiano intenzione di mettersi a cercarlo”
Raggiungiamo le porte della villa e gli altri si affollarono nella stanza.
“Gilbert”
Lo chiama Leo avvicinandosi. Lo guarda negli occhi per diversi minuti.
“Sei tornato con chi è la tua lealtà vedo”
Ci fu un silenzio incredibilmente breve. Gil apre la bocca e la richiude senza dire niente.
Leo accenna un sorriso, poi aggiunge:
"Capisco Gilbert. L'eternità è troppo lunga per essere trascorsa da solo. E’ questo che pensi, non è vero?" 
Di nuovo mio fratello tenta di dire qualcosa ma il nuovo Glen non gliene dà la possibilità. Mi lancia un’occhiata poi si allontana con Charlotte e gli altri.
Ormai è raro sentire Leo pronunciare così tante parole in un giorno, da mesi.
È vero, la lealtà di Gil sarà sempre con Oz…
Penso e lo vedo che si volta per guardarmi. Sorride.
“Mi porterai nella nostra stanza, Vince?”
Il mio cuore ha perso un battito; mi sono sentito uno sciocco a cadere di nuovo nelle reti di Gilbert, il nuovo maestro della manipolazione.
Annuisco solamente e conduco mio fratello lungo le scale; attraversiamo un paio di corridoi e, nel mentre, parliamo ancora. Mi dice che Leo ha ragione, che è tornato perché sentirsi soli, ed esserlo davvero, non è il massimo. Dopo un po’ diventa insostenibile.
Sì, ne so qualcosa.
Aggiunge anche che ha bisogno di me perché siamo una famiglia ed è giusto che restiamo insieme.
Mi userà di nuovo finché non si riterrà soddisfatto?
Purtroppo non mi importa...
Quando mi fermo davanti la mia stanza, esito. Il mio cuore non ha smesso di battere forte nel mio petto. Prima di aprire la porta mi prendo un momento per immaginare cosa succederà dopo. Mio fratello diventerà finalmente il mio amante. O almeno così mi piace credere. Perché altrimenti chiederebbe di condividere una camera?
L'incubo ricorrente mi trafigge come un fulmine: l'unica verità è l'amore di mio fratello per Oz...e io sono poco più che uno strumento...ma non voglio più essere un sostituto!
"Gil”
Lo chiamo debolmente e resto sorpreso nel sentire il corpo di mio fratello attaccarsi improvvisamente al mio, schiacciandomi contro la fermezza del legno. Mi abbraccia e porta le sue labbra al mio orecchio per sussurrare come farebbe un esperto seduttore.
“Mi sei mancato”
Vorrei tanto crederti...
Apro la porta per rivelare la mia camera da letto: la vecchia abitudine di distruggere i peluche non è sparita e ci sono resti di imbottitura sul tappeto.
La mia temperatura corporea si alza e, improvvisamente, non so se è imbarazzo o se sono eccitato, mi sento confuso.
Gilbert inizia a spogliarsi. Dice che è stanco. Penso di aver frainteso...quindi mi rilasso per sbarazzarmi a mia volta dei miei vestiti. Sono nudo con il freddo dell'autunno nell'aria.
Anche Gil lo è. 
Ma guarda…volendo riconoscere il mio corpo, sono uguale a 100 anni fa.
Mi metto sotto le coperte perché le candele illuminano tutto e non voglio che Gil veda la mia umiliante erezione. Si sdraia anche lui, attaccandosi a me e scopro che è nelle mie stesse condizioni. Le sue mani mi accarezzano e avvampo di colpo.
“Gil…dovresti riposare”
Deglutisco con imbarazzo.
Mio fratello mi stringe ancora una volta contro il suo petto e affonda il viso tra i miei capelli. Non smetterò mai di apprezzare la sensazione che mi dà: protezione.
“Perdonami, sei la mia ragione per vivere Vince. Non avrei dovuto abbandonarti”
Sussurra. Quelle parole familiari mi riportano in un altro tempo; alle strade lontane e putride di Sablier.
“Te lo giuro, d’ora in poi vivrò solo per te. Hai la mia totale lealtà Vince. Tu…solo tu. Dopo tutto quello che hai fatto per me…non voglio più negarti nulla”
Il mio cuore riprende a battere molto forte e sono quasi certo che lui possa sentirlo.
E’ così dolce quello che mi ha appena detto…queste parole le custodirò per sempre.
Non aggiunge altro e nemmeno io. Mi lascio accarezzare, baciare…può fare tutto quello che vuole con me e il mio corpo.

Da quando Gilbert è tornato, la mia vita è rifiorita. Andiamo alle feste, incontriamo gente nuova, ce la spassiamo come non mai. 
Ogni sera, tornando alla villa, mi chiude in camera e, con amore e lussuria, divora ogni parte del mio essere.
Tutti gli anni di dolore si dissolvono nella mia anima e ho spazio solo per mio fratello.
Continuo a cercare di renderlo felice e di godermi i piaceri che il mondo ha ancora da offrire.
Forse la vita di Gilbert è incompleta senza Oz e Alice, ma non potrei desiderare di più.
So che la nostra vita si sta accorciando: quanto è eterna l'immortalità?
Meglio non pensarci...meglio lasciarsi abbracciare da Gil, stretto tra le lenzuola bianche del letto. Meglio fare piani superficiali e cercare di dimenticare le sofferenze del passato.

   
 
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