Questioni di
esperienza
La luna era alta
in cielo, quella sera non vi era una
sola nuvola ad oscurare le magnifiche stelle che brillavano come
puntini
luminosi in quel manto nero. Due ragazzi nel buio della notte, lontani
da occhi
indiscreti, lontani da tutto e tutti, ammiravano il cielo stellato.
“credi
si saranno accorti della nostra assenza?”
sussurrò la ragazza distogliendo lo sguardo dal cielo per
fissare il volto del
ragazzo sdraiato di fianco a lei.
“probabilmente
sì. Hai qualche ripensamento?” lei era
bellissima, sotto quella pallida luna argentea i suoi capelli biondi
sembravano
brillare della luce delle stelle.
“nessuno”
si affrettò a rispondere lei. “ma credo
comunque che ci sgrideranno abbastanza quando
ritorneremo…”
Il castano le
prese la mano e intrecciò le dita con le
sue. “sempre a pensare alle conseguenze… godiamoci
il momento, tra qualche
settimana per noi sarà più difficile sgaiattolare
via.”
Odette sorrise,
“in teoria dovrebbe essere difficile
già adesso… con tutti questi preparativi in
corso, il matrimonio,
l’incoronazione… e pensare che mancano solo due
settimane!”
Derek si
girò su un fianco e la guardò intensamente.
“tra due settimane sarà
per sempre”
Lei
arrossì poi lo prese un po’ in giro. “ci
sono
ancora due settimane, potrebbe succedere di tutto”
Il ragazzo si
avvicinò al suo viso, sfiorò le sue
labbra senza cedere al desiderio di baciarla. “non hai ancora
imparato a
mentire”
La ragazza
sostenne per un po’ il suo sguardo poi
cedette e lo distolse per prima. “guarda Derek, una stella
cadente!”
“esprimi
un
desiderio” le disse. Derek si voltò a fissare il
cielo.
La bionda attese
un secondo o due il tempo di
formulare ed esprimere quel desiderio. Cosa mai poteva desiderare?
Aveva tutto
quello di cui aveva bisogno, aveva molto più di quello che
meritasse e aveva
Derek al suo fianco. Forse qualcosa però poteva
desiderarlo…
“hai
fatto? Che hai chiesto?” gli chiese
“se te
lo dicessi non si avvererebbe più.” Rispose
enigmatico lui.
“dammi
almeno un indizio” lo supplicò lei con i suoi
grandi occhioni celesti da cerbiatta, quando lo guardava
così era capace di
ottenere tutto.
“va
bene… ti riguarda…” il ragazzo
arrossì e distolse
lo sguardo, poi con aria impacciata si tirò a sedere e si
scompigliò i capelli.
Odette si
sedette a sua volta, “anche il mio”
arrossì
lei.
“facciamo
un patto allora… il primo che realizza il
suo desiderio lo dice all’altro. Ci stai?”
“sì”
gli tese la mano per stringere l’accordo, lui la
prese, la strinse e poi la tirò giù con lui. I
due iniziarono a ridere in
quella gara di solletico improvvisata e la tensione che via via stava
prendendo
il sopravvento.
Le risate si
trasformarono in sguardi seri, ricchi di
una nuova consapevolezza. “fra due
settimane…” sussurrò lui reggendosi sui
gomiti per non schiacciarla con il suo peso. “hai
paura…?” lasciò che tutte le
affermazioni fossero sottointese.
Lei lo
guardò negli occhi, chiunque avrebbe potuto
pensare a qualsiasi riferimento, il matrimonio, diventare regina,
l’incoronazione… eppure lei sapeva che lui stava
parlando della loro prima notte
insieme da marito e moglie.
Esitò
uno, due, tre secondi, poi rispose con un
enigmatico «un po'…»
Il castano le
sorrise, poi parve rabbuiarsi tutt’a un
tratto, si scostò da lei e si appoggiò al suo
fianco con il corpo rivolto
nuovamente verso il cielo. Odette aspettò, c’era
qualcosa che non andava, lo
aveva capito da come il suo sguardo aveva cambiato
intensità, ma non l’avrebbe
forzato, avrebbe rispettato i suoi tempi e ascoltato se mai ne avesse
voluto
parlare.
«sai…»
incominciò dopo minuti che parvero interminabili
«mia madre mi ha suggerito velatamente di non arrivare al
matrimonio… diciamo…»
era molto in imbarazzo ma c’era più di questo,
più dell’imbarazzo «impreparato»,
concluse.
«la
regina Uberta ti avrebbe consigliato
di…di…»
nemmeno Odette riusciva nemmeno ad immaginare una cosa simile.
«sì
esattamente…»
«e
tu??»
Lui non riusciva
a guardarla in faccia, non sapeva se
per il disagio di quella conversazione o per la paura di essere
giudicato…
«onestamente,
ho cercato di pensare a cosa fosse meglio
per te…» Odette si tirò su a sedere, la
conversazione stava prendendo una piega
che non le piaceva affatto. «insomma…affrontare la
cosa con qualcuno che sa già
cosa fare potrebbe alleviare in qualche modo la paura del
momento…»
Derek si
tirò a sedere per vedere la reazione di lei.
«spero
tu stia scherzando» ma vedendo il suo fidanzato
assolutamente serio capì che purtroppo stava dicendo la
verità.
Odette si
alzò in piedi in preda ad una rabbia
improvvisa «beh, se tu vuoi andare a letto e divertirti con
altre donne prima
di sposarmi fa pure! Ma non dire che lo fai per me, per farmi un favore
eccetera, perché è una accozzaglia di
stupidagini!» fece per andarsene ma
prontamente lui la fermò.
«Odette
aspetta!» la
fermò per un braccio prima che potesse scappare via
«la cosa non ti fa
piacere?»
«fa
piacere?! In quale
universo parallelo dovrebbe farmi piacere che la persona che amo abbia
momenti
di intimità con altre?» prese un lungo respiro
pronta a dire tutto ciò che
pensava «ho paura? Certo che ne ho! È una cosa
nuova per me, non so come
affrontarla né come sarà, per me è un
salto nel vuoto, ma se devo fare questo
passo, lo voglio fare con te e nessun altro. Non voglio che nessun
altro che
non sia tu mi sfiori, mi baci. Abbiamo imparato insieme molte cose, a
ballare
un minuetto, a suonare un pianoforte a quattro mani, persino a
costruire
insieme quella casa sull’albero; impareremo insieme anche
questa cosa…magari
sbaglieremo, e non sarà perfetto, ma sarà il
nostro momento speciale.»
i suoi occhi le diventarono lucidi
dall’emozione, aveva aperto il suo cuore, era pieno di paura
ma anche di altre
emozioni, come la consapevolezza che avrebbero condiviso un ricordo
prezioso
come quello, per sempre.
Derek le
accarezzò con
dolcezza il viso «calmati, ti prego. Ho già detto
no alla regina.»
Rimase
interdetta e
confusa «tu…? Perché?» chiese
solamente.
«perché
la penso
esattamente come te, ma volevo sapere il tuo pensiero riguardo appunto
“l’esperienza” che dovrei avere»
«non
mi interessa
assolutamente niente…» gli buttò le
braccia al collo felice, Derek la strinse
fra le sue braccia. «quando succederà,
affronteremo il momento insieme da bravi
inesperti quali siamo…» rise lei.
Il ragazzo
affondò il
viso nel suo collo, il suo profumo era così dolce che
avrebbe potuto divorarla
di baci. «Mia dolce, inesperta principessa, ti
amo.»
Così
sotto quel cielo
stellato, un’ennesima promessa fu sigillata dal dolce bacio
dei due amanti.