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Autore: crazy lion    17/02/2021    0 recensioni
Sequel di Un San Valentino davvero speciale e Matrimonio. La storia può essere letta anche senza averlo fatto con le precedenti.
Taylor e Joe si sono sposati e vivono la loro prima notte di nozze.
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare veritiera rappresentazione del carattere di queste persone, né offenderle in alcun modo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Taylor Swift
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AMORE E MUSICA

 
Joe e Taylor scesero dall'auto davanti a casa di lei. Si erano appena sposati e indossavano ancora gli abiti che avevano messo quella mattina. Era stato uno dei giorni più importanti e speciali della loro esistenza e non vedevano l'ora di entrare in casa per iniziare una nuova vita insieme.
Lui la prese in braccio, come una principessa, e la portò dentro.
"Benvenuta" le disse, anche se quella era l'abitazione di lei.
Si sedettero un po' sul divano mentre si tenevano abbracciati, poi la ragazza andò al piano e Joe le si accomodò vicino. Le tirò indietro la sedia per cortesia.
"Grazie" gli rispose Taylor, dandogli un bacio su una guancia.
Era stato un gesto carinissimo. L'aveva fatto tante altre volte, quand'erano usciti al ristorante da fidanzati o le aveva aperto la portiera della macchina, come un vero gentleman.
Taylor iniziò a suonare note a caso al pianoforte. Nei momenti in cui lo faceva si sentiva libera di esprimersi come voleva e con quello strumento, al quale teneva moltissimo, aveva composto tantissime delle sue canzoni.
"Ti va se suono qualcosa di mio?"
"Ma certo" le rispose Joe.
La ragazza iniziò Begin Again e Joe la ascoltava.
"Canta" le disse, con dolcezza. "Mi piace sentirti cantare."
"Took a deep breath in the mirror
He didn't like it when I wore high heels, but I do
Turn the lock and put my headphones on
He always said he didn't get this song but I do, I do
Walked in, expecting you'd be late
But you got here early and you stand and wave
I walk to you
You pull my chair out and help me in
And you don't know how nice that is, but I do
 
And you throw your head back laughing like a little kid
I think it's strange that you think I'm funny 'cause he never did
I've been spending the last eight months
Thinking all love ever does is break and burn and end
But on a Wednesday in a café, I watched it begin again
 
You said you never met one girl who
Had as many James Taylor records as you, but I do
We tell stories and you don't know why
I'm coming off a little shy, but I do […]"
Joe applaudì.
"Sei bravissima, hai una voce così dolce."
"Anche tu non sei male a cantare."
"No, ma non sono bravo come te."
Le cinse le spalle con un braccio e la attirò a sé, poi le baciò i capelli e la fronte. Lei ricambiò quei gesti con passione e i loro baci divennero sempre più intensi, fino a far perdere loro la cognizione del tempo. Si baciarono per minuti interi, dimentichi di tutto e tutti, perfino dei gatti che giravano per casa o del pianoforte lì davanti a loro. Le loro lingue danzavano e le labbra sembravano incollate le une alle altre, quasi fossero state una cosa sola.
"Andiamo a farci una doccia?" chiese Taylor quando si staccarono.
"Va bene."
Nonostante amassero i vestiti che avevano indossato per il loro matrimonio, toglierseli fu un sollievo. Si infilarono nel box doccia insieme e si lavarono a vicenda, accarezzandosi i capelli, la schiena, la pancia e tutto il resto del corpo. Si insaponarono dalla testa ai piedi e lei rise quando le mise un dito nell’ombelico.
“Mi fai il solletico” si lamentò.
“Oh, scusa.”
“Non preoccuparti.”
Ridacchiò, poi rimase con lui sotto il getto d’acqua anche se avevano finito di lavarsi. Faceva caldo, lì dentro, ma non era quel calore che soffoca, bensì uno piacevole, che li faceva sentire coccolati.
Joe insistette per asciugarle i capelli e Taylor lo lasciò fare, rilassandosi sotto il suo tocco gentile. Le spostava i capelli con calma e attenzione, per non rovinarli. In seguito lui la prese in braccio e lei si agitò come una bambina, curiosa di vedere quello che sarebbe successo. Quando suo marito – definirlo così era strano ma bellissimo – la adagiò sulla calda coperta del letto e si sdraiò vicino a lei, la ragazza capì che era arrivato il momento che entrambi stavano aspettando.
"Sei pronta?" le chiese lui.
"Pronta."
Ripresero a baciarsi e a coccolarsi. Lui le lasciò una scia di baci delicati sui seni e succhiotti sul collo che le lasciarono dei segni e la fecero gemere e rabbrividire. Le loro effusioni divennero più intense e alla fine si spogliarono, sempre a vicenda, gettando i vestiti alla rinfusa sul pavimento.
"Non ti fermare, ti prego" gli sussurrò Taylor all'orecchio, mentre lui le percorreva il corpo con baci delicati. Joe si mise sopra di lei, ma in quel momento la ragazza si bloccò e si irrigidì. "No, aspetta" mormorò.
Lo amava, lo amava con tutto il cuore e l'anima, ma aveva paura. Non aveva mai fatto l'amore prima d'allora, nemmeno con i suoi fidanzati precedenti, perché aveva messo sempre in chiaro che voleva aspettare di sposarsi.
Lui le si mise accanto.
"Non te la senti?" le chiese.
Non era arrabbiato, forse un po' deluso. Del resto era la loro prima notte di nozze.
"Me la sento, solo… dammi un attimo. Ho paura."
Suo marito le sorrise e la accarezzò su una spalla.
“Non faremo nulla che non vuoi, okay? Se non ti senti pronta…"
Lei trasse un profondo respiro, felice che il marito avesse così tanto rispetto per i suoi sentimenti, ma da Joe non si aspettava nulla di diverso. Lui era speciale.
"Mi sento pronta."
E il sorriso che le illuminò il volto valeva più di mille parole. Aveva ancora paura, più che altro del dolore che avrebbe provato, del sangue che sarebbe uscito, ma non le importava. Voleva solo godersi il momento con suo marito e basta. Si amavano, non si sentiva affatto costretta, anzi, lo voleva anche lei, e queste erano le uniche cose a contare. Restarono per qualche minuto a guardarsi e dopo a evitare l'uno lo sguardo dell'altra, poi iniziarono a sfiorarsi le cosce e la schiena, infine si adagiarono come prima. Lui le accarezzò e solleticò i seni e i capezzoli, che le strinse piano, strappandole un gemito di piacere e Taylor gli sfiorò il pomo d'Adamo e lo sentì rabbrividire. Quando suo marito le strinse i fianchi, Taylor si sentì percorsa da un intenso calore lungo l'intero corpo. Gli esplorò i pettorali e gli addominali scolpiti. Lo vide sorridere.
E poi si lasciò andare. La paura non era svanita, ma si era attenuata e riuscì ad amarlo e a farsi amare. Joe la fece sua con dolcezza.
"Possiamo fermarci in qualsiasi momento" le sussurrò.
"Va bene."
Restarono così per alcuni minuti, con le cosce strette l'uno a quelle dell'altra. Taylor provò dolore, si lamentò e quasi pianse. Si aggrappò a lui piantandogli le unghie nelle spalle. Anche se i suoi movimenti erano dolci lei soffriva, non poteva farci niente.
"Sta' tranquilla, Taylor." Le accarezzò la fronte sudata. "Non importa se la prima volta non ci riusciamo bene, d’accordo? Ci stiamo provando, va bene così."
Dopo un po' il dolore sparì.
"Sì, sì, sì! Ancora!" esclamava Taylor.
Tante scosse elettriche le attraversavano il corpo. Bramavano entrambi il corpo dell’altro, ma la loro non era solo un’unione fisica, ma anche di cuore e di anima. Con il matrimonio si erano uniti per sempre e quei gesti e soprattutto il loro amore rendevano quel legame ancora più forte e vero.
Ora che non aveva più male, tutto era bello e facile per Taylor. Taylor si sentiva una scema in quel momento. Non voleva sembrare una di quelle stupide ragazzine che si eccitano, ma non aveva potuto trattenersi. Era una farfalla che volava alta e libera nel cielo assieme al suo compagno e sì, le farfalle vivevano poco, ma non importava, loro avevano tutta la vita davanti. Il suo cuore batteva come impazzito, scalpitava nel petto quasi che avesse voluto uscire, mentre il suo respiro si faceva sempre più affannoso. Sudava e aveva caldo, ma non le importava.
Infine i due giacquero l'uno accanto all'altra, sfiniti ma felici.
"È stato bellissimo" mormorò lei.
"Anche per me, amore mio. Ti amo."
Taylor lo baciò.
"Ti amo anch'io!"
Quella notte fu una delle più belle della loro vita.
 
 
 
CREDITS:
Taylor Swift, Begin Again
   
 
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