18/02/2021
2 recensioniCome Laxus scoprì di soffrire di cinetosi
Laxus 16 anni, Fried 13 anni
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Laxus osservò il mago dai capelli verdi davanti a lui. Lo aveva seguito senza dire una parola dopo che Fried gli aveva detto che aveva una sorpresa per lui. Quello che non si aspettava era che lo avrebbe portato in uno spiazzo aperto con un’auto posizionata in parte.
-Ti insegnerò a guidare- gli disse Fried. Laxus inarcò un sopracciglio. In realtà era abbastanza sorpreso che l’amico avesse scoperto le sue intenzioni. Il biondo era nervoso da un po’ perché sapeva che a sedici anni avrebbe dovuto fare le lezioni di guida con il nonno, ma non voleva farsi insegnare da lui -in realtà non voleva farsi insegnare da nessuno- e voleva dimostrargli di saperlo già fare. Solo che effettivamente non aveva mai messo mano su nessuna auto e non sapeva nemmeno da dove cominciare, ma era talmente orgoglioso che non lo avrebbe mai ammesso, nemmeno ai suoi stessi amici. Fried a quanto pareva lo aveva scoperto da solo, Laxus non aveva idea di come avesse fatto, né di come avesse ottenuto l’auto, ma poco gli interessava.
-Tu sai guidare?- gli chiese dubbioso. In fin dei conti Fried aveva tredici anni, non poteva saper guidare. Il mago però annuì sicuro di sé.
-Certo che so come si guida, ho letto un sacco di libri a riguardo. E poi, Bickslow mi ha insegnato- disse Fried tranquillamente. Laxus inarcò un sopracciglio. Bhe, farsi insegnare da Fried sarebbe stato meglio che dover stare sotto le direttive del vecchio, perciò acconsentì.
-Bene, muoviamoci- sbottò. Fried si avviò verso l’auto.
-Prima ti faccio vedere io, così poi mi imiti- decise Fried. Laxus avrebbe preferito andare subito alla guida, ma annuì e andò a sedersi al posto del passeggero, mentre Fried si posizionò alla guida.
-Vedi, non so se sai effettivamente come funziona questo mezzo, ma si muove grazie alla magia del mago che lo utilizza e tramite i fili conducenti di…-.
-Salta la parte noiosa e arriva al dunque- sbottò Laxus ben conoscendo la parlantina di Fried, che quando cominciava a parlare non la finiva più e a lui della parte teorica interessava ben poco. Fried gli lanciò un’occhiataccia, poi però annuì.
-Bene, sostanzialmente devi indossare questo al polso- gli disse mentre si infilava un polsino, che con un filo era collegato al mezzo.
-Poi attivi la magia e la trasferisci direttamente a questo filo. Quando lo prenderai in mano ti verrà naturale. In ogni caso è grazie alla magia del mago che questa auto può andare avanti- disse. Laxus annuì, non gli sembrava difficile.
-Questo è il freno, e qua il volante per girare- disse e corrugò la fronte un attimo, poi però sorrise e lanciò un’occhiata al ragazzo accanto a sé.
-Ora ti mostro come si fa- fece e mise in moto. Laxus osservò i suoi movimenti, non era realmente stupito dal fatto che Fried sapesse guidare. Sapeva fare molte cose per la sua età e forse quei dannati libri servivano a qualcosa. Il mago delle rune poggiò le mani sul volante e un sorriso euforico gli comparve sul volto, uno che Laxus non gli aveva mai visto prima.
-Vedrai, sarà divertente- gli disse e subito dopo partì in bomba. Laxus si aggrappò in tempo al sedile pentendosi immediatamente di non aver indossato la cintura, mentre l’auto sfrecciava nello spiazzo fortunatamente aperto alzando un fumo di sabbia dietro di loro. Fried sterzò a sinistra e poi a destra, mentre sorrideva come un cretino. È impazzito, pensò Laxus, voleva forse ammazzarli? Impallidì quando vide che Fried si stava dirigendo verso il bosco, che cazzo gli passava per la testa? Stava per dirgli di fermarsi ma un conato di vomito gli salì in gola e chiuse la bocca per non vomitare lì dentro. Fried sfrecciò fra gli alberi, continuando a voltare a destra e a sinistra evitando in qualche modo i tronchi, l’auto sobbalzava di continuo perché a quanto pare Fried si divertiva ad andare proprio negli spiazzi con più sassi e fango. Laxus sentiva la nausea salire sempre più e a ogni movimento dell’auto il suo stomaco chiedeva pietà e a un certo punto pensò seriamente che sarebbe morto.
-E guarda adesso come faccio saltare l’auto!- esclamò euforico Fried aumentando la velocità dirigendosi dritto verso un pendio, Laxus sbiancò completamente mentre l’auto andava su di giri risalendo la salita. Le gomme si staccarono da terra e per qualche secondo l’auto volò per aria, per poi ricadere qualche metro dopo e Fried sterzò subito senza rallentare.
-Lo rifaccio, e stavolta in curva!- esclamò esaltato dirigendosi verso un altro pendio. Laxus non ce la fece più e aprì il finestrino per vomitare fuori, ma l’amico non se ne accorse e continuò ad andare avanti imperterrito, facendo saltare una seconda volta l’auto e girando il volante subito dopo. Laxus sboccò subito dopo e sentì nuovi conati risalire. Dannazione a Fried, altro che saper guidare, quello era pazzo! Completamente fuori di sé! Laxus non aveva nemmeno le forze per dirgli di fermarsi, poteva solo cercare di trattenere i conati di vomito ma con tutto quello sballottare su e giù era abbastanza difficile.
A un certo punto l’auto si fermò e il biondo quasi non ci credette.
-Stai bene?- chiese Fried sorpreso e preoccupato. Laxus non rispose neanche, spalancò la portiera e si buttò fuori inginocchiandosi a terra e vomitando ancora, mentre Fried tutto allarmato lo raggiungeva.
-Che ti succede?- domandò il mago delle rune, ma il biondo alzò una mano facendogli cenno di stare lontano e cercando di riprendersi. Ora che aveva i piedi ben saldi a terra però stava decisamente meglio. Cercò di respirare profondamente e man mano si sentì meglio.
-Tu…sei un pazzo- gli ringhiò addosso e Fried sgranò gli occhi.
-Non ti sei divertito?- chiese. Laxus lo fissò allibito e astioso: chi cazzo si sarebbe divertito con alla guida un pazzo come lui?
-Io non salirò più in auto con te- gli disse chiaramente. Fried lo guardò terribilmente dispiaciuto.
-Mi dispiace, pensavo ti sarebbe piaciuto- mormorò mentre Laxus si alzava in piedi passandosi una mano tra i capelli e rendendosi conto in quel momento che era tutto sudato.
-Vuoi…provare tu?- osò chiedere Fried.
-No- sbottò Laxus. Non avrebbe più messo piede su un’auto, men che meno se a guidarla fosse stato Fried. Anzi, gli era completamente passata la voglia di guidare, a piedi si andava molto meglio.