Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: inlovewithfour    21/02/2021    0 recensioni
《Teddy, sveglia!》Una donna dalla voce gentile sussurrò al suo orecchio, richiamandolo dal sonno. Il ragazzo aprì piano gli occhi, ritrovandosi davanti dei capelli rosa -come quello zucchero filato che Harry prendeva sempre a Lily- e degli occhi dolci e premurosi.
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Teddy Lupin aveva trascorso gran parte della sua vita a chiedersi chi fossero i suoi genitori. Remus John Lupin e Ninfadora Tonks risponderete voi, che ovvietà! Ma non erano i loro nomi che Teddy non conosceva... bensì il loro sguardo, le loro carezze, i loro modi di fare, il suono delle loro voci e il modo in cui le loro labbra si dispiegavano per disegnare un sorriso. Era a conoscenza delle generalità che nel mondo magico conoscevano tutti, ma lui era loro figlio, meritava di sapere qualcosa in più.

《Teddy, sveglia!》Una donna dalla voce gentile sussurrò al suo orecchio, richiamandolo dal sonno. Il ragazzo aprì piano gli occhi, ritrovandosi davanti dei capelli rosa -come quello zucchero filato che Harry prendeva sempre a Lily- e degli occhi dolci e premurosi.

《Finalmente!》Esclamò poi un uomo dall'aria felice che si avvicinava a loro sorridente. Aveva il volto stanco segnato da profonde cicatrici ed i capelli biondo miele che ricadevano ordinati sul volto. 《Ci sei mancato tanto, Teddy, ma ora siamo tornati qui da te.》Disse poi accarezzandogli i capelli in modo affettuoso.

Ma d'improvviso proprio quando era sul punto di proferire parola, il ragazzo venne riportato alla vita reale, svegliato da un rumore in lontanaza, forse una porta che si chiudeva. Non era la prima volta che li sognava, e non era la prima volta che per qualche motivo si svegliava senza riuscire a parlare con loro. Si passò il dorso della mano sugli occhi, prima di aprirli completamente e mettersi seduto sul suo letto a casa dei Potter.
La sua camera era la mansarda che Harry gli aveva gentilmente concesso, sapendo quanto gli piacesse osservare il cielo dal lucernario che c'era sul soffitto. Fu proprio quello infatti il suo primo pensiero appena sveglio: aprire il lucernario e sedersi sul tetto ad osservare il tramonto. Era fine estate, tra non molto sarebbe tornato ad Hogwarts e faceva ancora molto caldo, infatti indossava una maglietta a mezze maniche gialla con degli ananas, un regalo di sua nonna Dromeda, e dei bermuda blu, in tinta con i suoi capelli.

《Ted, che fai lì sul tetto?》Chiese Ginny affacciandosi alla botola della mansarda.

《Guardo solo il tramonto.》Alzò le spalle senza voltarsi verso la sua interlocutrice.

《Va bene, ma sta' attento a non cadere!》Raccomandò premurosa. 《Mando James a chiamarti quando la cena sarà pronta, okay?》Chiese scrutandolo attentamente, forse un po' preoccupata per il ragazzo che aveva i capelli di una sfumatura di blu più scura del solito, chiaro segno che -perso nei suoi pensieri- si stava abbandonando alla tristezza. Teddy annuì e Ginny tornò in casa, dirigendosi a passo svelto verso lo studio di Harry, luogo in cui suo marito trascorreva gran parte delle sue giornate. Bussò un paio di volte sulla rigida porta di quercia, poi entrò senza attendere alcuna risposta da parte sua.

《Avanti.》Disse ironico sistemandosi gli occhiali che gli ricadevano sul naso.

《Sono preoccupata per Teddy.》Ammise sedendosi di fronte a lui. Harry ripose la sua piuma sul poggia-penna e mise da parte la pergamena su cui stava scrivendo degli appunti per prestarle la sua completa attenzione.

《Perché?》Chiese quindi, alzando un sopracciglio.

《Era... pensieroso... credo che dovresti parlargli, Harry.》Disse con tono autoritario, il cassico tono con cui impartiva ordini e che non ammetteva repliche. 《È seduto sul tetto.》

《Sul tetto?》Chiese l'uomo stupito, prima di alzarsi. 《Vado da lui.》Disse poi salutando sua moglie con un bacio e avviandosi verso la mansarda. Una volta giunto alla botola che dava sul tetto, salì gli instabili gradini di legno scuro fino a raggiungere -seppure con fatica- il ragazzo. Teddy si voltò nella sua direzione, e gli porse una mano.

《Serve aiuto?》Chiese ridacchiando sotto i baffi.

《No, ci riesco.》Rispose sistemandosi a fianco a lui.

《Sei vecchio, ormai.》Lo prese in giro.

《Questo non è vero!》Harry si finse sdegnato, facendo ridere il suo interlocutore. I suoi capelli, notò quasi subito, erano di un blu più scuro del solito ed Harry capì quindi cos'avesse fatto preoccupare Ginny. 《Tutto bene, Ted?》Il ragazzo abbassò la testa, assumendo quell'espressione pensierosa che tanto gli ricordava Remus.

《Sì... cioè no...》Si corresse poi, sapendo che con Harry poteva sempre parlare di tutto.

《Stai pensando a loro, non è vero?》Chiese l'uomo con gli occhiali, che avendo avuto per anni ed anni quello sguardo, sapeva riconoscerlo sul volto di chiunque altro. Perdere i proprio genitori quando si è così piccoli da non ricordarli, era una cicatrice che niente poteva cancellare, ed il Prescelto lo sapeva fin troppo bene.

《Io... vorrei solo averli conosciuti.》Si lamentò coprendosi il viso con una mano. Teddy si sentì un egoista a pensare quelle cose. I suoi genitori erano stati tanto coraggiosi da dare la loro vita per porre fine alla guerra, e lui non era neanche capace di apprezzarlo?

《So come ti senti, Ted.》Harry gli poggiò una mano sulla spalla con fare comprensivo. 《E non ti devi sentire in colpa. Anche io ho pensato molte volte che avrei preferito che i miei genitori fossero due codardi piuttosto che non averceli proprio.》Ammise abbassando appena un po' la testa. 《Ma quelli non sarebbero stati loro, ed io non ne sarei stato tanto orgoglioso.》

《Sì, ma...》Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, perdendosi tra le calde sfumature del tramonto che aveva di fronte. 《Dimmi qucosa su di loro.》Lo pregò poi. 《Tutto quello che sai.》Harry assunse un'espressione difficile da decifrare, in quanto era combattuto sul da farsi... cosa esattamente avrebbe dovuto raccontargli? Cosa Remus avrebbe voluto che sapesse e cosa no? Ma poi si tranquillizzò, quando si ricordò che se era il suo padrino, Remus e Tonks avevano avuto abbastanza fiducia in lui da credere che avrebbe fatto la cosa giusta. Poi pensò a Sirius che era sempre stato sincero con lui ed Harry non voleva essere diverso con Teddy, perciò decise che gli avrebe detto proprio tutto ciò che avrebbe voluto sapere.

《Cosa vuoi sapere?》Si voltò verso di lui chinando appena la testa, quanto bastava comunque per rendere i suoi capelli disordinati come al mattino, prima che cercasse di renderli perfetti ed impeccabili per andare in ufficio.

《Voglio sapere...》Ci pensò per qualche secondo, come se ne andasse della sua vita. 《Com'è diventato un lupo mannaro.》Harry trasalì appena, cercando di non darlo a vedere al suo interlocutore. Tra tutto ciò che poteva chiedergli, proprio quello non se lo aspettava, ma aveva deciso di essere onesto con lui e glielo avrebbe detto.

《È stato aggredito da Fenrir Greyback, avrai letto il suo nome nei libri di storia sulla guerra magica.》Rispose piano, con tono sommesso.

《Perché? Com'è successo?》Harry deglutì rumorosamente, spostando lo sguardo di fronte a sé, dove si intravedevano le altre case con i tetti color mattone e le finestre semiaperte per rinfrescare le case con la brezza estiva della sera.

《Tuo nonno... ecco... ha avuto una brutta discussione con Greyback, che ha deciso di vendicarsi uccidendo suo figlio. Lui arrivò in tempo per salvarlo, ma non per evitargli di trasformarlo in un lupo mannaro.》Disse poi, tutto d'un fiato prima di potersene pentire. Teddy meritava di sapere, e lui gli avrebbe raccontato tutto.

《E mia madre? Come lo ha conosciuto?》Chiese ancora, cercando di trattenere le lacrime. Sentire parlare dei suoi genitori, per quanto gli piacesse ascoltare delle storie su di loro, era sempre un colpo al cuore.

《Erano entrambi membri dell'Ordine della Fenice, si sono conosciuti così.》Continuò Harry, che si rese conto ben presto di star fornendo al giovane Lupin un mare di informazioni superflue che non gli avrebbero giovato affatto. 《Sai tua madre è stata una delle Auror più giovani di sempre. Era molto brava, ma allo stesso tempo era sbadata. Molto sbadata Ted, credimi, era capace di cadere anche da ferma.》 Accennò una risata sistemandosi gli occhiali. 《E tuo padre mi ha insegnato ad evocare un Patronus, è stato l'insegnante migliore che abbia mai avuto ed è anche grazie a lui che oggi sono quello che sono.》Harry tirò fuori una boccetta dall'interno della sua giacca e si puntò la bacchetta alla tempia destra, estraendo una sostanza argentata senza forma. La mise all'interno della fiala e la porse a Teddy. 《Questi sono alcuni dei ricordi più belli che io abbia di loro, puoi usare il Pensatoio nel mio ufficio. So che non sarà come averli qui con te, ma potrai vederli, sentire le loro voci e vedere i loro sorrisi.》Il ragazzo si asciugò una lacrima che malandrina scendeva lungo la sua guancia e afferrò quella fiala, stringendola tra le mani come se fosse la cosa più preziosa che avesse mai posseduto.

《Grazie, Harry.》E così Teddy Lupin non indugiò un secondo, si precipitò nello studio di Harry subito dopo aver cenato e trascorse ore ed ore a rivivere quei momenti che il suo padrino aveva deciso di condividere con lui. Ebbe così l'impressione di essere un po' più vicino a loro, di avere dei ricordi che li riguardassero, e rendendosi conto di come anche i capelli di sua madre cambiavano a seconda del suo umore, e di come il sorriso di suo padre somigliava al suo, si sentì finalmente figlio di qualcuno.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: inlovewithfour