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Autore: Airborne    27/02/2021    2 recensioni
Sasuke. Quante volte ho pronunciato il tuo nome. Con ammirazione, rabbia, invidia, preoccupazione. Mai con odio.
Ovvero, quello che mi sarebbe piaciuto che Naruto avesse detto a Sasuke prima dello scontro alla Valla della Fine.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Comunicazioni & avvertenze:
Fanfiction con la sola pretesa di essere un riversamento su foglio Word del mio attuale stato d’animo.
Con questa fanfiction, il mio terrorismo musicale raggiunge il suo apice. L’ascolto di The Bastards, The Vultures, The Wolves dei The Wonder Years è caldamente raccomandato, o prima o dopo la lettura, non durante perché va prestata attenzione alle parole. (Vorrei dirvi che questa storia non è completa senza aver ascoltato The Bastards, The Vultures, The Wolves, ma è troppo anche per il mio terrorismo musicale). Per quanto mi riguarda, questa è La Canzone di Naruto. Chissà che prima o poi non ci faccia un AMV.
Buona lettura.
 
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友達
Tomodachi 
 
 

Sasuke.
 
Quante volte ho pronunciato il tuo nome. Con ammirazione, rabbia, invidia, preoccupazione. Mai con odio. Chissà se anche tu hai pronunciato il mio, durante tutti questi anni. Forse hai fatto finta di aver tranciato il tuo legame con me, come affermi sempre con quella tua categorica sicurezza, ma io lo so che non hai mai dimenticato. Come avresti potuto? A ogni passo che ho fatto dal primo giorno di Accademia, vicino a me ci sei sempre stato tu; il che vuol dire che accanto, dietro, davanti a te ci sono sempre stato io. Il test dei campanelli, lo scontro con Haku, le selezioni dei chuunin nella Foresta della Morte, l’incontro con Itachi in quella locanda, la volta che stavamo per ucciderci sul tetto dell’ospedale e in questo stesso luogo; e poi al rifugio di Orochimaru, e sotto un ponte semidistrutto, e sul campo di battaglia di nuovo come compagni… Li rivedo chiaramente, nella mia testa, tutti i momenti che ci hanno condotti qui, alla Valle della Fine, un’altra volta. Forse il vecchio Eremita delle Sei Vie ci vedrebbe qualcosa di filosofico, in questo momento: le reincarnazioni dei suoi figli, in piedi sulle statue di altre due reincarnazioni dei suoi figli, in un luogo che si chiama Valle della Fine, di nuovo e sempre l’uno contro l’altro per provare a districare un destino fin troppo ingarbugliato. Anche tu la pensi così, forse. Ma io non sono mai stato sveglio, figurarsi capire la filosofia. Per me, siamo solo Naruto e Sasuke. Gli stessi che non si sono mai sopportati, e che si sono allenati insieme e si sono salvati la vita a vicenda senza nemmeno rendersene conto, entrambi troppo testardi per dichiarare la sconfitta. Perché non esiste che io mi arrenda, neanche a qualcuno che è più forte di me. Possiamo andare avanti a combattere per tutta l’eternità, per quanto mi riguarda. Ho una promessa da mantenere, e anche se Sakura non c’entrasse niente, non m’importerebbe. Non è per lei che ti voglio riportare a casa. Non è mai stato per lei. Non è per ciò che mi ha detto Itachi, né per fare un dispetto a Orochimaru. È per me e per te. È per mio padre e mia madre, per il maestro Jiraya, per Neji, per il maestro Asuma, per Obito e per tutti gli altri che sono morti proteggendo tutto ciò che conosciamo. Per tutte le persone e tutti i momenti che mi hanno reso quello che sono ora, qui, sull’orlo di una battaglia che non posso evitare, alla fine di ogni cosa*. È per Sakura, sì, e per il maestro Kakashi, e per tutti i nostri compagni che non hanno mai voluto altro che vederti a Konoha, come una volta, com’è normale che sia. Quanto dolore hai causato, Sasuke… Ma non te ne faccio una colpa. Tu hai solo fatto quello che ritenevi più giusto. Delle gran cazzate, per quanto mi riguarda, ma io sono qui per questo: per farti rinsavire, per salvarti, per mettere a posto le cose una volta per tutte, e per vederti ritornare e ricominciare a vivere. È questo che fa un amico. E lo farò, e non perché altrimenti non mi sentirei legittimato a diventare Hokage. Potrei diventare Hokage anche domani, ma non significherebbe niente se tu non fossi di nuovo al mio fianco. Da bambino sognavo di diventare Hokage per essere riconosciuto da tutti, ma ora l’unico da cui voglio essere riconosciuto sei tu. Non perché sei il ninja più forte in assoluto, non solo. Perché per quanto possa essere felice di avere al mio fianco Sakura, il maestro Kakashi, Hinata, nonna Tsunade, Shikamaru, Choji, Gaara e tutti gli altri, non sarà mai una felicità completa se non avrò te al mio fianco. E nemmeno tu ti senti completo senza di me al tuo fianco, lo so. Hai sempre voluto distruggere, distruggere, distruggere. Io sono qui per dimostrarti che non c’è pace, nel distruggere. E se per farlo dovrò spezzarti tutte le ossa, lo farò. E poi te le rimetterò insieme e potremo finalmente scoprire chi è il più forte, se vorrai. Ma io voglio solo che tu torni al mio fianco, al nostro fianco, e ci riuscirò. Io non mi rimangio mai la parola data, costi quel che costi.
 
Ma mi sento come se tutto dovesse finire con il prossimo scontro. Tutto l’universo. In realtà, non so se ne usciremo vivi entrambi. Ho paura di no. E se tu morissi, e fossi io a ucciderti… Anche se sopravvivessi, non ci sarebbe nient’altro, dopo, per me.
 
Ma forse nel mondo dopo la morte riusciremmo finalmente ad andare d’accordo.
 
Non a capirci, perché ci capiamo già.
 
Non a essere amici, perché lo siamo già.
 
O no, Sasuke?
 
 
 
 
Note
 
* Citazioni dal film Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re.
 
Oggi, 27 febbraio 2021, dopo 15 (??) anni dal giorno in cui ho visto il mio primo episodio di Naruto, ne ho vista la fine. Dire che sono travolta dalle emozioni è poco (chiamatemi pure esagerata, non me ne frega niente, gne gne). E non ho nessuna intenzione, per oggi, di rimuginare su tutti i difetti dell’ultima parte della storia. Non mi frega nemmeno che questa fanfiction sia un’accozzaglia di cose buttate lì di getto. Anzi, non prendetela come una fanfiction, ma come una malriuscita lettera d’amore a Naruto.
Come al solito, grazie di aver letto.
Airborne, dattebayo
  
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