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Autore: Elune    01/03/2021    0 recensioni
Jackie Burkhart non tornava a Point Place da anni, in seguito ad una chiamata inaspettata della sua amica Donna decide di tornare per due settimane. Jackie ha paura di rivedere il suo ex, verso il quale prova ancora qualcosa, Steven Hyde. Due settimane sono poche e Jackie sa che presto dovrà ritornare al suo lavoro, a Chicago.
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[That \'70s Show]Fanfiction sulla serie tv "That '70s Show"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Erano quasi quattro anni che non tornavo a Point Place. Non aveva senso rimanere, da quando avevo chiuso la mia relazione con Fez mi ero decisa a cambiare vita, volevo concentrarmi solo su me stessa. Ora mi sentivo bene, ero riuscita a costruire una carriera nel mondo dello spettacolo, avevo il mio show, i miei fan, un appartamento fantastico a Chicago, tutto ciò che avevo sempre desiderato. Quando ho ricevuto la chiamata di Donna quasi non ci credevo, da quando avevo lasciato Point Place non avevo più avuto contatti con nessuno.

 

Due mesi prima:

*-...Ti sposi? Sul serio?- la risata nervosa di Donna era chiara -Beh, si... Si, questa volta sul serio. Io ed Eric abbiamo fatto le cose con calma, io ho finito il college e lui fa l'insegnante da anni.- -Oh, allora congratulazioni Donna. Sono molto contenta per te.- ed era vero, dopo tutto ciò che aveva passato con Eric si meritava un bel lieto fine. -Grazie Jackie. Io volevo spedirti un invito, ma non conosco il tuo indirizzo, è stata già un impresa trovare il tuo numero di telefono. Lo so che hai tanti impegni con il tuo lavoro però mi stavo chiedendo se riusciresti a liberarti...- -Donna! Ma certo che riuscirò a liberarmi per il tuo matrimonio.- -Davvero?- -Certo, prenderò un paio di settimane di ferie, mi farà bene una piccola vacanza.- -Perfetto allora... Ah, Jackie, un'ultima cosa... Vorresti farmi da damigella?-*

 

E quindi eccomi qua, di nuovo a casa. Avvertivo una strana sensazione, come se il tempo non fosse mai trascorso qua a Point Place, sembrava tutto uguale... Ma non lo era. Io non lo ero. Dopo aver lasciato le valigie in hotel non sapevo cosa fare, potevo andare da Donna o a trovare i signori Forman. Cominciai a guidare e rimasi piuttosto sorpresa quando mi ritrovai alla torre dell'acqua. Salii e iniziai a perdermi nei ricordi, mi sfuggì un sorriso quando vidi che la scritta “Michael+Jackie” era ancora la. Michael, il mio primo amore... Ma sapevo bene che se mi trovavo alla torre non era per nascondermi da Michael, e neanche da Fez. Da quando Donna mi aveva invitata al matrimonio l'unico pensiero che aveva tormentato le mie notti era cosa avrei provato quando avrei rivisto Steven. La paura di ritrovarmi faccia a faccia con lui dopo tutti questi anni era cosi forte che in più di un'occasione avrei voluto chiamare Donna e inventare una scusa per non venire alle nozze. Era ridicolo, lo sapevo bene. Io e Steven non stavamo più insieme da molto tempo, e probabilmente lui si era costruito una vita con un'altra... E allora perché morivo di gelosia al solo pensiero che davvero potesse stare con un'altra? Dovevo scacciare questi pensieri e farmi coraggio, prima o poi avrei dovuto incontrarlo e non era una buona idea aspettare fino al giorno del matrimonio. Scesi dalla torre e tornai in città, andai a casa di Bob Pinciotti, sperando che potesse darmi l'indirizzo di Donna, ma a quanto pare non viveva più la. La signora che aveva comprato la casa mi disse che Bob si era trasferito in Florida, probabilmente era tornato per le nozze di sua figlia ma lei non sapeva dove alloggiasse. Cosi mi ritrovai fuori casa dei signori Forman. Bussai alla porta, per un istante sperai che non ci fosse nessuno in casa, cosi sarei potuta tornare al motel, ma dopo qualche secondo Kitty aprì la porta. -Oh mio Dio! Jackie, sei proprio tu?- urlò la signora Forman con la sua vocetta acuta. -Si, signora Forman, la trovo benissimo.- le sorrisi. -Entra cara, entra.- mi fece accomodare sul divano e si sedette vicino a me, la casa dei Forman non era cambiata affatto, era accogliente proprio come la ricordavo. -Jackie, tesoro, sei cresciuta così tanto. Sai, ti guardo sempre in televisione e, lo ammetto, ogni tanto mi vanto con le mie amiche di conoscere la famosa Jackie Burkhart.- e fece la sua solita risata nervosa. Risi anche io per non sembrare sgarbata. Parlammo del più e del meno per un po', poi le chiesi l'indirizzo di Donna, non vedevo l'ora di riabbracciare la mia amica. Salutai Kitty e uscii dalla porta sul retro, cercavo le chiavi della macchina quando sentii qualcuno chiamarmi. -...Jackie?- Alzai lo sguardo, e lui era li. I ricci capelli biondi, gli occhiali da sole che non toglieva quasi mai, una vecchia maglietta di chissà quale band. Il mio cuore saltò un battito. Mi ero rassegnata all'idea che avrei dovuto incontrarlo prima o poi, ma non credevo sarebbe successo così presto. Steven tolse gli occhiali e iniziò a squadrarmi, quasi non credesse davvero di avermi lì davanti ai suoi occhi. -Ciao, Hyde.- dissi con fin troppa freddezza, cercando di soffocare ogni emozione che mi suscitava essere di nuovo così vicina a lui. -Quando sei arrivata? Non sapevo neanche che saresti tornata a Point Place.- disse continuando a fissarmi. -Qualche ora fa. Non mi fermerò a lungo, starò solo un paio di settimane.- l'imbarazzo era evidente, non ricevetti nessuna risposta perché in quel momento arrivò Fez. -Ciao Fez.- dissi abbozzando un sorriso. Nonostante la rottura non ero affatto arrabbiata con Fez. -Jackie!- disse Fez con il suo marcato accento spagnolo. Mi abbracciò per qualche secondo, poi mi chiese anche lui da quanto tempo ero qui. -Sei venuta per il matrimonio?- mi chiese Fez. -Si, non potevo mancare.- -Eric e Donna non ci hanno detto di averti invitata.- disse Steven in un tono strano. -Dovevano forse chiedervi il permesso?- risposi ironicamente con un mezzo sorriso, mi fece anche lui un sorrisetto che mi costrinse a distogliere lo sguardo. -Se stavi cercando Donna vieni con noi nel seminterrato, lei ed Eric arriveranno da un momento all'altro.- disse Fez sorridendo. Seguii Steven e Fez nel seminterrato, appena entrai mi tremarono le gambe, fui sommersa da tutti i ricordi legati a questo posto. Era cambiato, probabilmente lo avevano ristrutturato. Avevano cambiato il divano, imbiancato i muri, cacciato il box della doccia e il freezer della signora Forman. Anche la lavatrice non c'era più, era stata sostituita da un grosso stereo. Ora più che un seminterrato sembrava un piccolo soggiorno. -Questo posto è...- -Diverso?- mi interruppe Steven. -Già, ho voluto ristrutturarlo. Quando Eric è andato a vivere con Donna la signora Forman mi ha chiesto se volevo tornare in questa casa e prendere la sua camera, ma ho preferito rimanere qua sotto e migliorare questo posto.- -E' carino.- risposi, poi mi sedetti sul divano. Fez si sedette vicino a me, Steven su una poltrona dall'altra parte del divano. Io e Fez chiacchierammo per un po', voleva essere aggiornato su tutto ciò che mi era successo in questi anni, ma né io né lui avevamo il coraggio di parlare della sera in cui ci lasciammo.

 

Quattro anni prima:

*Avevo passato tutto il giorno a preparare un discorso da fare a Fez, ultimamente si comportava in maniera strana, dopo due mesi meravigliosi passati insieme era diventato freddo, distaccato. Pensai fosse perché vivevamo già insieme, dopotutto è un passo importante da fare in una relazione, magari si sentiva soffocare, ma noi eravamo coinquilini già prima di iniziare la nostra storia. Lo sentii entrare, come da un paio di settimane a questa parte non mi rivolse neanche un'occhiata. Si chiuse in camera da letto senza dirmi neppure una parola. Bussai piano alla porta. -Fez? Dobbiamo parlare, esci per favore.-. Mi andai a sedere sul divano e dopo pochi secondi mi raggiunse anche lui. -Di cosa vuoi parlare, Jackie?- -Fez... Non capisco cosa ti stia succedendo, se non vuoi più stare con me parlamene, questo tuo silenzio mi sta facendo impazzire.- -E'... E' complicato.- -No, non deve esserlo per forza. Accetto che tu voglia chiuderla, ma dammi almeno un motivo perché io...- -Jackie! Sono gay.- chiusi la bocca all'istante. Lo guardai senza dire nulla. Mi fece male sentire quelle parole, ma non ero particolarmente sorpresa, avevo sempre notato i suoi atteggiamenti bizzarri verso gli uomini ma credevo dipendessero dal fatto che magari nel suo paese questi comportamenti venissero considerati normali. -Jackie?- Fez mi riportò alla realtà e mi resi conto che non parlavo da qualche minuto. -Va bene Fez, sei gay.- -Tutto... Tutto qui?- -Io non so cos'altro dire. Sono felice che tu me lo abbia detto.- vedendo il suo sguardo confuso continuai -Ti prego, non pensare che sia arrabbiata con te, in fondo è ciò che sei, non posso cambiarlo e non posso costringerti ad amarmi. Possiamo tornare amici?- -Jackie...- disse con le lacrime agli occhi -Certo che possiamo tornare amici.- e mi abbracciò forte. -Grazie, grazie per aver capito.- mormorò nel mio orecchio. -Scusami per il comportamento che ho avuto, volevo dirtelo, ma non riuscivo a farlo. Ogni giorno mi ripetevo che lo avrei fatto, poi tornavo a casa e... avevo paura. Ti prego, perdonami per non averlo fatto prima.- -Tranquillo Fez, immagino che non sia una cosa facile da dire. A questo punto... Torno nella mia vecchia stanza. Per fortuna che non l'abbiamo affittata, eh?- Dissi abbozzando un sorriso. Dopo che Fez mi aiutò a spostare le mie cose nell'altra stanza mi diede la buonanotte ed andò a dormire. Mi misi nel letto ma non riuscivo a prendere sonno, la mia mente continuava a pensare, pensare, pensare... Iniziai a riflettere su tutte le relazioni che avevo avuto, Michael, Steven e ora Fez. E se il problema fossi io? Mi butto nelle relazioni a capofitto e ne esco sempre con il cuore spezzato. Forse dovrei iniziare a lavorare su me stessa, abbandonare per un po' l'idea di stare con qualcuno. A quel punto mi era tutto chiaro, sapevo cosa dovevo fare. Non fu difficile mettere le mie cose in un paio di valigie mentre continuavo a ripetermi mentalmente le cose da fare. Come un'automa portai le valigie vicino la porta d'ingresso e scrissi un biglietto d'addio a Fez. Non potevo più rimanere qua.*

 

Angolo Autore

Ciao a tutti voi che siete arrivati alla fine di questo mini capitolo!

Spero che abbiate visto la serie tv, altrimenti immagino ci sia un po' di confusione lol (Se non l'avete vista ve la consigliooo, è bellissima)

AAAAALLORA, non ho mai pubblicato nulla qua su efp perché ho sempre avuto paura delle critiche o che non piacesse a nessuno ciò che scrivo, ma ho deciso di provarci e mal che vada cancellerò tutto e farò finta che questa storia non sia mai esistita *piange nell'angolino*
La storia è presente anche su wattpad con lo stesso titolo, il nome autore è EluneLovegood.

Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione (:

Se ci sono errori vi prego di dirmelo e provvederò a correggere

Vi faccio presente anche che essendo questa storia ambientata degli anni '80 potrebbero esserci frasi omofobe o razziste, non perché io lo sia ma solo per poter essere il più possibile fedele alla caratterizzazione dei personaggi e della storia, ma vi chiedo comunque scusa in anticipo, ovviamente cercherò di limitare il tutto. 

Detto ciò, ci vediamo (spero) al prossimo capitolo, ciao ciao *saluta con la manina*

   
 
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