Gilbert sorrise sulla sua pelle sensibile, sentendo Vincent tremare sotto di sé, mentre serrava i pugni attorno alle coperte e si mordeva il labbro per trattenere la sua voce.
"Vince"
Sussurrò, separandosi momentaneamente da lui solo per poterlo osservare meglio in volto, esclusivamente per affogare il suo desiderio e la sua brama in quelle iridi che tanto amava, le cui pupille erano dilatate dal piacere.
Sorrise ancora, malizioso, calando sulle sue labbra con gentilezza inaspettata, scendendo poi più giù, divorandolo, lento ma inarrestabile: il collo, il petto, il ventre...l'interno coscia. Lo morse lì, sensuale.
"G-Gil"