Un giorno Vincent aveva, per errore, rotto la nuova macchina fotografica di Gilbert. Dire che il più grande si era infuriato, era poco. Era riuscito a permettersela dopo mesi e mesi di lavori part-time, dato che la loro madre era via per lavoro e non poteva comprargliela. Grazie a quella piccola peste dagli occhi eterocromatici, tutta quella fatica era andata a farsi fottere assieme alla macchina, ora sul pavimento e ridotto in pezzi.
"Insomma! Guarda cosa hai combinato, Vince!”
Lo aveva rimproverato per poi andarsene. Vincent si era sentito davvero in colpa. Era stato un incidente, non lo aveva certo fatto di proposito. Si fece subito in quattro per potergliene ricomprare un’altra. Fece qualche lavoretto e non spese la paghetta che gli inviava la madre ogni settimana. Dopo quasi quattro mesi, finalmente, era riuscito a ricomprare la macchina fotografica a Gilbert.
Ora era sorpreso nel ritrovarsi quel regalo, cosi inaspettato, da parte del fratellino.
"S-scusa"
Aveva biascicato il più piccolo, abbassando il viso dispiaciuto e mettendo un broncio adorabile.
Gilbert sorrise e, accendendo la sua nuova macchinetta, disse:
"Questo momento è assolutamente da immortalare. Dai, vieni qui, piccola peste"
Tirò Vincent a se e accese la fotocamera, scattando una foto. Foto che ancora oggi è bella incorniciata sul comodino di entrambi.