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Autore: Merry brandybuck    05/03/2021    0 recensioni
Ecco a voi la storia di Graziella, venticinquenne che si troverà a dover vivere un'avventura alquanto particolare in uno scabroso monastero del 1327...
Genere: Avventura, Generale, Noir | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il viaggio segreto
 
Capitolo 1: Ritorno alle origini
 
 
Umido. Ero sdraiata in un bosco; mi doleva il capo e non ricordavo cosa fosse successo  ma non credevo che avesse  importanza in quel momento. Tentai a tastoni di capire se fossi intera : con le mani percepì le mie sneackers , i miei jeans ,la mia maglietta a manica corta sotto la quale sentì le bende che usavo come reggiseno e il telefono ; toccandomi la tempia sentì un lieve bruciore e mi resi conto di essere lievemente ferita . Mi misi a sedere osservando meglio quello che mi circondava : ero in un bosco ma continuavo a sentire le  voci molto vicine e perfettamente nitide di un ragazzo e di un uomo adulto che parlavano in una lingua che all’ inizio non capivo ma poi mi venne in mente come latino arcaico. Mi precipitai barcollando, in direzione delle voci e mi apparvero davanti un ragazzo, mio coetaneo che sembrava avere quindici anni , con i capelli castani rossicci , gli occhi azzurri , la pelle candida tipica dei paesi nord europei e le guance lentigginose : era vestito con quella che riconoscevo come la tonaca monacale benedettina e il suo sguardo stupito mi faceva comprendere che non capiva se fossi un uomo, una donna , da dove venissi o una qualche altra informazione su di me ( effettivamente dovevo essere vestita in modo molto strano per i loro standard ) .L’ uomo pareva invece più calmo e subito si potevano notare alcuni suoi particolari connotati : pareva anziano ma dalla sua voce non doveva avere più di cinquant’anni, aveva i capelli corti, neri ma ingrigiti come il pelo di un lupo. Sul suo volto si notavano le prime rughe e i primi grigiori della barba . Mi porse una domanda in latino : io credendo che chiedesse il mio nome sussurrai qualcosa simile a: “ Ego sum Legolas. Amelio filio” e subito l’uomo rise ; io parlavo bene  solo  italiano e inglese e per il resto comprendevo molto male latino spagnolo e francese . Mi  venne quasi spontaneo sussurrare delle maledizioni a me stessa in inglese e l’uomo accortosene mi sussurrò un “ Keep calm” molto scherzoso ; un atroce dubbio mi salì come un nodo alla gola e con fare sconcertato chiesi :” What’s your name ?” “ My name is  Guglielmo from baskerville” disse lui in modo umile e gentile. Iniziai a respirare in modo affannoso : il mio dubbio era la realtà . 2023 . Eravamo in quarantena da tre anni ormai ,e io, dall’alto dei miei venticinque anni, avevo trovato finalmente un passatempo : costruire una macchina del tempo ergonomica ed economica. Quel pomeriggio ero in camera mia e dopo le ultime modifiche ero sconcertata : il mio sistema era basato su due orologi ,portati sui due polsi , uno aveva la data e l’ora della partenza e il secondo la data e l’ora d’arrivo e dopo le prime due prove non riuscite non capivo ancora cosa non avesse funzionato . Mi misi  in mezzo alla stanza pensando di fallire anche la terza volta e battei con forza i pugni l’uno contro l’altro ; la scarica di corrente passò da un orologio all’altro e poi fu tutto buio e silenzio . In una frazione di secondo tornai alla realtà e con terrore mi guardai i polsi : un orologio segnava 27/11/2023 16: 37 e l’altro segnava invece 27/11/1327 16:37 ; mi sentì morire per qualche istante poi iniziai a ridacchiare dalla felicità e divenne tutto buio e silenzio . Di nuovo. 
 
Mi risvegliai tra le braccia di quello che intuì doveva essere Adso da Melk , il giovane novizio che mi guardò sorridendo e mi disse in un italiano alquanto grezzo : “ Ben sveglio strano compagno di viaggio anche tu sei un  novizio ? “ io ancora rintronata risposi “ No sono un contadino, ma sono comunque molto istruito come puoi notare . Volevo proprio parlare a te e al tuo maestro per diventarlo” poi domandai a Guglielmo con una certa devozione : " State andando alla disputa tra sostenitori del Papa e sostenitori dell’imperatore se non erro” “ si” mi rispose il vecchio stupito dal mio buon inglese e dal mio buon italiano . Dopo un po’ di cammino tortuoso chiesi al neo-religioso se poteva lasciarmi camminare visto che avevo notato che egli faticava molto a proseguire : “ Ma no è un piacere portarti in braccio, bella signorina” rispose lui con una strana luce negli occhi : “ Guarda che sono un uomo” risposi io in un tedesco alquanto mediocre: arrossendo lui  mi depose a terra tra le risatine mie e del suo maestro . Il viaggio continuò tranquillo fino al monastero dove si sarebbe svolta la disputa; venimmo accolti ai piedi del monte dove era situato il monastero dal cellario e dai suoi servi che cercavano il cavallo dell’abate e prima ancora che qualcuno proferisse parola io come un razzo dissi : “ Voi cercate un cavallo nero alto circa un metro e mezzo al garrese con la testa grande, le orecchie piccole , gli occhi grandi e le zampe possenti che correva come il vento giù dal pendio ?” “ si” mi rispose il cellario sorridendo , immagino piacevolmente sorpreso “ Allora è andato da quella parte” disse Guglielmo in tono serio ma gentile . e i servi si allontanarono insieme al cellario ringraziandoci : “ Ma come avete fatto?” domandò l’aolescente  con ammirazione : “ è stato semplice : lì la siepe è rotta a un metro e mezzo da terra  , qui le orme sono irregolari  e in quel cespuglio sono presenti dei crini neri . lui lo ha capito così” “ Vero ragazzo ?” mi disse in inglese “ Yes yes” mormorai io e mentre Guglielmo  continuava la spiegazione ad Adso io pensavo ridendo alla mia intuizione : infatti io sapevo già come era brunello perché lo avevo già letto, dieci anni prima, in un libro che narrava della storia che stavamo per vivere.
 
Arrivati al monastero fummo accolti dall’abate, don Abbone che si complimentò con Guglielmo  per la sua tenacia , la sua intuizione ,il suo carisma, la sua vitalità, la sua grazia, la sua intelligenza e molte altre sue qualità. Tra tutti questi complimenti e tutte le formule di rito l’abate si accorse di me e Adso e con tono a metà tra lo schifato e il curioso chiese a Guglielmo chi fossimo e cosa ci facessimo nel suo monastero “ Sono miei novizi” rispose calmo lui e indicandoci disse “ Lui è Adso e lui è Legolas” . L’abate iniziò a girarci intorno e a toccare il capo del nuovo frate , la mia maglia , il mio pantalone , la sua tonaca, le mie scarpe e infine il mio chignon . “ A me pare strano il tuo novizio” disse a Guglielmo indicandomi “ Il fatto è che vengo da un paese lontano” risposi io ma l’abate non capendomi fece chiamare Aymaro che a quanto mi ricordavo pareva essere l’unico a parlare la mia lingua. Dopo una lunga spiegazione ( falsa quanto una moneta da tre euro) sul perché fossi vestita come un emerito idiota, finalmente l’abate ci fece dare la camera vicina a quelle degli altri monaci ma io e giovane ci saremmo stati solo una notte e poi saremmo stati solo noi due  in un’altra stanza per dare più spazio a Guglielmo . Appena arrivammo in camera io mi lasciai cadere sul mio letto mentre il ragazzo depositava la sua sacca da viaggio e Guglielmo si rilassava mentre pensava al suo discorso per la disputa; dopo poche ore arrivò il momento di andare a pregare e solo allora ci giunse la notizia che io sapevo da dieci anni ormai : era morto il caro fratello Adelmo. Mentre tutti lo piangevano noi facevamo molte supposizioni e dopo solo una decina di minuti  a tutti noi ci venne in mente che potevamo andare alla sua postazione lavorativa nello scriptorium : lì conoscemmo tutti i monaci e sapemmo che Adelmo faceva il miniatore , Malachia il bibliotecario … rigirammo da ogni parte il tavolo di Adelmo e i tavoli adiacenti al suo ma non trovammo niente . neanche uno straccio di indizio . allora decidemmo di interrogare gli amici più intimi di Adelmo : e come già sapevo fu un buco nell’acqua ; dopo molte ricerche, interrogatori , richieste di informazioni sugli edifici le persone e quant’altro  ci arrendemmo e decidemmo di andare a mangiare. La cena fu silenziosa ma squisita : il primo consisteva nei casoncelli, tipici del luogo ( da qui io compresi che eravamo o a Bergamo o a Brescia ) il secondo invece era del coniglio alle erbe molto saporito e il dolce fu un portento era una specie di torta alle mele ma era speziata come uno strudel . Come si può immaginare a fine cena andai con il mio compagno di viaggio e gli altri novizi a spiluccare qualcosa in cucina e ebbi il tempo di fare i miei più sinceri complimenti al cuoco e poi ci avviammo tutti a compieta. Dopo compieta andammo tutti a dormire e fu allora che quando Guglielmo , da buon inglese, è andato a lavarsi che il germanico iniziò a spogliarsi della tonaca e mentre stavo togliendomi le sneackers lo trovai davanti a me senza il suo vestiario . all’inizio mi stupì e credo che il ramato lo capì dal semplice e lieve colore  ROSSO PEPERONE delle mie guance , ma poi mi ricordai che all’epoca tutti giravano senza abiti “intimi” e quindi feci finta che tutto fosse normale anche se in realtà mi sentivo abbastanza a disagio. Ma credo che i quindicenni / sedicenni di all’ora fossero molto più sensibili di quelli di oggi , perché Adso vedendomi si rivesti in fretta e furia e in pochi minuti era già pronto per la notte : devo proprio ammetterlo: gli fui molto grata di quel gesto. Dopo pochi minuti Guglielmo rientrò nella stanza e ci trovò seduti sui nostri giacigli uno di fronte all’altra tutti e due rossi per la vergogna : ma Guglielmo fu molto comprensivo e ridendo disse : “ capisco che siete entrambi timidi ma non c’è bisogno di arrossire perché dormite nella stessa stanza” e sempre col sorriso sulle labbra si mise nel suo pagliereccio e iniziò a dormire . Io e giovanotto ci salutammo ancora imbarazzati per il piccolo disguido ma ci mettemmo a letto con il cuore in pace. Ancora non lo avevo capito ma quello era l’inizio della più folle avventura della mia vita.
 
La tana della scrittrice
 
Cześć wszystkim ! Jak się masz ? Girovagando in giro per il mio computer ho scovato questa fan fiction che avevo scritto e poi mollato nel dimenticatoio; non so ancora ogni quanto usciranno i nuovi capitoli, ma spero di riuscire a continuarla ( sempre che vi piaccia): come sempre mi scuso per eventuali errori nel testo o se non è stato di vostro gradimento, saluti e baci hobbit
Sempre vostro
Merry         
   
 
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