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Autore: Solangeloistheway    07/03/2021    0 recensioni
Will si svegliò nel letto a casa sua, a Nuova Roma. Nel momento stesso in cui apriva gli occhi un pensiero attraversò la sua mente: “oggi è sabato”.
-Una one-shot dove Nico e Will vivono la vita che hanno sempre desiderato
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro personaggio, Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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UNA MATTINA QUASI COME LE ALTRE

Will si svegliò nel letto a casa sua, a Nuova Roma. Nel momento stesso in cui apriva gli occhi un pensiero attraversò la sua mente: “oggi è sabato”. Sorrise. Questo voleva dire che poteva concedersi un po’ di coccole del mattino con Nico prima di alzarsi. Si voltò dall’altra parte del letto per abbracciarlo ma si accorse che era vuoto. Si svegliò del tutto e rimase un secondo a fissare il posto dove era solito a dormire suo marito. Poi sentì un verso, simile a un mugugno, provenire da un’altra parte della casa. Si alzò piano dal letto cercando di non fare rumore e si diresse verso la cameretta. Sorrise di nuovo: Nico era lì, steso sul materasso inferiore di un letto a castello, con due bimbi fra le braccia. “I nostri bimbi” pensò. Erano tutti e tre addormentati. Conoscendo i suoi polli, Will non fece fatica a immaginare cosa fosse successo. Bianca, la figlia, ogni tanto soffriva di incubi di notte, per fortuna non come quelli di Nico, ma abbastanza forti da farla spaventare. Era probabile che il figlio di Ade, non volendo svegliare Will che aveva avuto un turno particolarmente pesante all’ospedale di Nuova Roma, si era alzato e andato da lei. Michael, il figlio maschio, che aveva il sonno leggero, si era svegliato e aveva preso posto fra le braccia del padre. E lì si erano addormentati.
Il figlio di Apollo rimase un po’ ad osservarli. Se ci pensava, stentava ancora a credere che non solo era sopravvissuto a ben due guerre, ma aveva anche una famiglia, con colui che amava di più al mondo.
Chiuse gli occhi e pensò alla sua vita: quando aveva incontrato Nico; quando si erano baciati per la prima volta; quando si erano trasferiti a Nuova Roma per vivere insieme; quando Nico fece una battuta che aveva fatto capire a Will che voleva sposarlo: era stata una semplice battutina difficile da cogliere, ma Will conosceva bene il modo in cui Nico ti chiedeva le cose: buttava lì un’idea, faceva una battuta a cui magari neanche lui sembrava fare caso, ma sotto ti faceva capire che ti stava chiedendo qualcosa. Quindi qualche mese dopo si erano sposati al Campo Mezzosangue e avevano adottato due bellissimi bimbi che erano la loro gioia, che in quel momento dormivano nel letto insieme al suo Death Boy.
Si riscosse dai suoi pensieri con un sorriso e con molta delicatezza prese in braccio Nico per riportarlo in camera. Nonostante fosse cresciuto rispetto a quando si erano conosciuti a quindici anni, il figlio di Ade rimaneva leggero quanto bastava per sollevarlo senza troppi sforzi. I due bimbi rimasero addormentati mentre il suo Death Boy lo baciava e gli si accoccolava sul petto, sussurrandogli un “Ti amo” in italiano.
Quello era probabilmente uno dei migliori sabato mattina per Will Solace.


 
   
 
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