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Autore: annak    17/05/2005    10 recensioni
sesto anno, la guerra magica è una realtà sempre più imminente e tutti sappiamo di avere davanti solo due soluzioni...per due personaggi invece c sarà una nuova soluzione, sicuramente più personale, senza ombra di dubbio meno utile al destino del mondo...ma in fondo importante!
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La soluzione di Ron ed Hermione

La soluzione di Ron ed Hermione

 

Era circa mezzanotte nella sala comune di Grifondoro,i tavoli di legno pesante erano ancora ricoperti di pergamene scarabocchiate e gli unici rimasti, semi intontiti dal sonno e dal calore del fuoco, erano i membri  del Magico Trio: Ronald Weasley, Harry Potter ed Hermione Granger.

-Harry, hai finito il tema di pozioni?- domandò la ragazza con uno sbadiglio.

-no.-

-Ahi ahi...-rispose Ron non sollevando lo sguardo dal suo.

-Io sarei già a letto da un pezzo se non fossi tanto pia e paziente da aspettare che finiate i compiti per correggerveli, ne sei consapevole, vero???-

-Senti, Hermione, vai pure se preferisci, tanto in questo momento ho altro per la testa.- ribadì lui asciutto.

-Sarà meglio che ti decida a prendere in considerazione il fatto che, per quanto Piton sia odioso, la sua è una materia importantissima...soprattutto per te!- la stanchezza aveva fatto parlare anche troppo Hermione e Ron le rispose con una lunga occhiata obliqua...”ahi ahi!”

-oh, certo, scusa tanto cara, per un istante avevo dimenticato che il mondo sta per essere distrutto dalla seconda guerra magica e che tutto dipenderà da me... come è potuto succedere? Ti sono riconoscente di avermelo tenuto a mente...-

-Harry...-cominciò lei dispiaciuta.

-Amico, sai che Hermione si preoccupava per te...non aggredirla.-

-Ragazzi, scusatemi, io ora vado su. È inutile, per quanto siate i miei migliori amici , ci sono cose che non siete in grado di comprendere. Non voglio rischiare di diventare offensivo.- replicò il ragazzo-che-è-sopravvissuto raccogliendo le sue cose e salendo ai dormitori.

Ron ed Hermione si scambiarono la medesima occhiata, si, era cominciata la guerra, il mondo come lo conoscevano stava vivendo i suoi ultimi istanti, davanti a  loro c’era un futuro incerto ed  erano sicuri di una sola cosa : il loro destino era combattere.

Con Harry.

Per difendere Harry, anche se avesse significato posticipare per un  solo istante lo scontro finale.

In ultimo stava a lui: uccidere o morire, il che a conti fatti non faceva poi così differenza.

-accidenti, mi dispiace.- sospirò lei andandosi a mettere più comoda sul divano.

Entrambi sapevano che non stava parlando semplicemente del tema di pozioni.

-Non riesco nemmeno a piangere.- continuò rendendosi conto di quanto le parole usate non fossero sufficienti in nessun modo a descrivere ciò che stava provando.

Ma in effetti non ce n’era bisogno, Ron condivideva da sei anni la stessa vita e sapeva benissimo cosa volesse dire la ragazza.

-Herm, credimi, io mi sento completamente inutile, insomma, riuscirei a radere al suolo l’intera Hogwarts se potesse servire a qualcosa...- disse sedendosi accanto a lei.

La ragazza posò la mano su quella del suo amico.

-Sempre il solito distruttivo, èh?-

-Già e, se non rischiassi almeno un’ora di ramanzine,- disse voltandosi a fissarla- starei come minimo riducendo a striscioline sottili quell’ orrendo libro di pozioni.-

Hermione sorrise debolmente, “bel tentativo” pensò “grazie Ron ma non va”...

Era decisamente difficile  vedere Harry tenersi tutto dentro e sapere di non poter fare nulla per lui, e Ron lo capiva.

-Se solo...

-No, Ron, non cominciare nemmeno. Pensare a ciò che avremmo potuto fare o dire non cambierebbe la situazione attuale.

Lui la guardò, stava per aggiungere qualcosa ma di colpo si rese conto di quanto Hermione fosse nel giusto.

-Ho paura.- sussurrò semplicemente.

La ragazza non disse nulla e si concentrò sulle fiamme che si agitavano ignare nel camino.

Sospirando chiuse gli occhi.

-Voglio dire...cosa ci riserva il futuro? Tutto è in bilico e questa guerra forse...insomma,... Harry, e io e te...sarà tutto diverso- continuò, la voce ridotta ad un sussurro.

Hermione continuava a non parlare.

-Ma forse si risolverà tutto...- azzardò.

A quelle parole la ragazza si voltò di scatto e lo incenerì con lo sguardo, sciogliendo la mano da quella di Ron.

-MI SEMBRA OVVIO CHE SI RISOLVERA’ TUTTO,la profezia parla chiaro, no? Ci sarà un assassino ed un assassinato...il resto cambierà di conseguenza. non la trovi confortante come prospettiva?- concluse acida.

Ma Ron non rispose, sapeva cosa stesse cercando di fare la sua amica ma non raccolse la provocazione.

-Ron!- gridò Hermione frustrata mentre lui si limitava a continuare a guardare il fuoco.- Mi stai ascoltando?-

Il suo respiro si fece più concitato e le sue mani cominciarono a tremare, Ron era sicuro di ciò che sarebbe successo se le avesse dato corda ma questa volta non aveva nessuna voglia di sfogare la sua rabbia e la sua tristezza in una litigata.

-bene, continua pure a fingere che andrà tutto bene...-sbottò lei alzandosi in piedi e portandosi di fronte a lui-tipico da parte tua- aggiunse ostentando una sicurezza che non aveva nulla di reale.

Il ragazzo ricambiò quello sguardo a un tempo beffardo e disperato e, prendendola per un polso la attirò nuovamente a sedere sul sofà mezzo sfondato.

Lei si dibatté qualche istante prima di rilassare finalmente i muscoli e lasciarsi andare con la schiena sul suo petto.

-Sai che non lo penso sul serio, vero?- chiese a bassa voce.

-se c’è qualcosa che sono riuscito a imparare bene è capire quando menti...e quello che tenti di nascondere quando lo fai. Hermione, è normale, è così per tutti e tre.-

-Si, è normale.-

In quel momento pensarono entrambi che la cosa più spaventevole fosse la certezza che sarebbe stata proprio quella loro normalità ad andare a rotoli per prima.

Stringendola con disperato abbandono, Ron nascose il viso sulla nuca di lei ed Hermione seppe che era per non farle vedere le lacrime, quelle stesse lacrime che sentiva, umide e caldissime, rotolarle dolcemente sul collo.

Si voltò con lentezza e gli sollevò il viso, Ron, incrociando il suo sguardo, non fece nulla per nascondere ancora la sua debolezza 

-Sembra che ci siamo scambiati i ruoli, tu che perdi la calma ed io che...- non riuscendo a finire la frase fissò un punto imprecisato sopra la spalla di Hermione.

Lei si sorprese a pensare solo una cosa:”Ron, basta!” e con un una rabbia differente da quella di prima gli asciugò le lacrime, inizialmente con una mano e poi con le sue stesse labbra.

Ron si abbandonò indietro sullo schienale del sofà e si lasciò sfuggire un piccolo singhiozzo mentre Hermione in prima persona si stupiva dei suoi gesti e della difficoltà che incontrava ad allontanarsi da quella posizione.

Con una certa difficoltà emise un profondo respiro.

-Anche io ho paura Ron.- ammise in un soffio.

-Ha torto quando dice che non  possiamo comprenderlo.-

-No,invece è vero. Harry sta provando qualcosa di differente. Se noi siamo spaventati da ciò che potrebbe succederci, lui è terrorizzato da ciò che potrebbe farci succedere. Ed è solo a sostenere questa cosa, a dispetto di qualunque sforzo possiamo fare.- rispose lei.

-Io...sono fortunato, io divido tutto questo con te.-

Non c’era niente di più vero ma pronunciò questa frase con voce rotta dall’emozione. –Hermione...grazie.- aggiunse agganciando i suoi occhi a quelli do lei così grandi e vicini.

Una piccola lacrima solcò la guancia della ragazza che annuì senza spostarsi di un centimetro- Si, ringraziando il cielo siamo insieme.

-Ora non prendertela, ti scongiuro- sussurrò Ron prima di attirarla completamente a se e di baciarla sulle labbra ancora salate delle sue lacrime.

- Hermione, se vuoi dimentica e perdonami.- sussurrò con voce roca staccandosi da lei.

-Ron, questa non è una soluzione, stiamo solo cercando di sfuggire alla realtà ma, ti prego, non dimenticare e non ti fermare.

Chiusero entrambi gli occhi  mentre la loro disperazione trovava sfogo in gesti goffi e pieni di emozione.

Il batticuore si confuse con l’angoscia mentre la passione combatteva violentemente col dolore ed i sensi di colpa non riuscivano ad venire a patti con l’amore.

I due ragazzi non poterono fare altro che continuare a baciarsi, baciarsi e sospirare, baciarsi con le lacrime agli occhi, baciarsi consapevoli di fare l’unica cosa che più somigliasse ad una soluzione.

Ed i loro sentimenti si facevano guerra, la stessa guerra  nel petto di entrambi, la stessa lotta che sulle loro labbra viveva lo scontro più decisivo.

Aggrappati l’uno all’altra tremavano di paura e di desiderio, si, perché in quel momento compresero, scontandone il caro prezzo, cosa significasse amare una persona così profondamente.

Passarono parecchi momento stretti tanto da farsi male, al punto di non riuscire più a distinguere dove finisse uno a dove iniziasse l’altra.

Poi Hermione fece un sorriso in bilico tra il gioioso e il deluso.

-Sai, non posso negare di averlo sperato e aspettato, ma non avrei mai immaginato che tra noi sarebbe andata così...-

-Il fatto è che abbiamo lasciato passare troppo tempo ed ora è tutto troppo...

-direi “concentrato”.-

-si, ma va tutto bene, Hermione, questo posso assicurarti che andrà per sempre bene.-

E in quel momento non ebbero paura di creare una nuova normalità, dalla situazione attuale avrebbero tratto una forza che, pur essendo magica, non aveva nulla a che fare con pozioni ed incantesimi!     

  
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