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Autore: TheEyesOfNargles    12/03/2021    0 recensioni
Da quando Harry aveva conosciuto Ninfadora Tonks, la sera in cui l'Ordine lo aveva prelevato dalla casa dei suoi zii, non riusciva a smettere di pensare a lei, a come fosse coraggiosa e intelligente e, ovviamente, a quanto fosse attraente. C'era solo un problema, Tonks era molto più grande di lui e faceva, a tutti gli effetti, parte dell'Ordine della Fenice. Harry sapeva di non avere speranze con lei, eppure, in quell'occhiata scambiata nel corridoio di ingresso di Grimmuld Place lui ci aveva letto qualcosa e non poteva fare a meno di sperare che fosse così anche per lei.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nimphadora Tonks, Pansy Parkinson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Le giornate al numero 12 di Grimmuld Place procedevano lentamente dopo l’assoluzione di Harry nel processo in cui era stato accusato ingiustamente per aver usato la magia fuori dalla scuola, anche se per difendere suo cugino. Gli orari erano scanditi da diverse attività più o meno divertenti, che comprendevano lo studio, sotto lo sguardo vigile della Signora Weasley, la pulizia del salotto che conteneva un enorme quantità di oggetti magici misteriosi e ore di svago. I momenti che Harry preferiva però erano i pasti, infatti a pranzo e a cena c’era un gran via vai di componenti dell’Ordine che portavano sempre notizie nuove dal Ministero, notizie che Harry assorbiva avidamente. Non era però questo l’unico motivo che rendeva Harry particolarmente euforico durante questi momenti della giornata; da quando aveva conosciuto Ninfadora Tonks, la sera in cui l’Ordine lo aveva prelevato dalla casa dei suoi zii, non riusciva a smettere di pensare a lei, a come fosse coraggiosa e intelligente e, ovviamente, a quanto fosse attraente. C’era solo un problema, Tonks era molto più grande di lui e faceva, a tutti gli effetti, parte dell’Ordine della Fenice. Harry sapeva di non avere speranze con lei, eppure, in quell’occhiata scambiata nel corridoio di ingresso di Grimmuld Place lui ci aveva letto qualcosa e non poteva fare a meno di sperare che fosse così anche per lei.

L'estate stava volgendo al termine e Harry, Ron, Hermione, Ginny e i gemelli Weasley passarono l'ultimo giorno di vacanza a Diagon Alley per comprare tutto l'occorrente per ricominciare l'anno scolastico. Quando tornarono al quartier generale, appena varcarono la porta, sentirono un odore inconfondibile che proveniva dalla cucina. Era l'odore del pollo arrosto che la Signora Weasley cucinava tutte le volte che c'era qualcosa da festeggiare. 

- Pensavate che mi sarei dimenticata? -

Certo che no, il clima negli ultimi giorni era decisamente teso, ma Molly non avrebbe mai permesso che questo incidesse sugli umori dei ragazzi che erano in procinto di partire per un nuovo anno. Harry, Ron e Hermione si diressero verso la sala da pranzo e trovarono la tavola imbandita di ogni leccornia. Aiutarono la Signora Weasley con gli ultimi preparativi e man mano iniziarono ad arrivare tutti i membri dell'ordine. Si fece circa mezzanotte quando rimasero in pochi nella terrazza sul tetto di casa Black, a godere di quell'ultima serata di libertà. I gemelli Weasley avevano attaccato amache tra i pilastri in legno del gazebo e avevano approfittato di quel momento per far provare ai loro amici delle lumache gelatinose superalcoliche preparate da loro. Harry era steso vicino a Ron che stava quasi per addormentarsi e dalla sua posizione riusciva a vedere le luci della città che si stagliava  attorno. Era strano pensare come anche loro fossero parte di quella città, Londra, senza che la città stessa sapesse della loro presenza, la magia era qualcosa di fantastico e dopo cinque anni nel mondo magico Harry non smetteva di sorprendersi. Proprio per lo scenario che offriva a qualsiasi ora del giorno, la terrazza era il suo secondo luogo della casa preferito, subito dopo la stanza di Fierobecco dove poteva rifugiarsi dalle continue attenzioni dei Weasley. Aveva un aspetto curato, ma solo perché la signora Weasley e il professor Lupin si erano impegnati a togliere qualsiasi traccia dei precedenti abitanti della casa, la nobile famiglia purosangue dei Black. Avevano aggiunto complementi d’arredo babbani che Arthur era riuscito a trovare durante la sua prima spedizione all'ikea e nei charity shop della città. La terrazza poteva vantare un tavolo in vetro con gambe in ferro battuto, lungo abbastanza per ospitare tutti i membri dell’Ordine, tantissime sedie in legno, un’imbarazzante quantità di pouf in velluto rossi carminio, ben due lampadari di cristallo appoggiati sopra un comodino, e naturalmente tante lucine azzurre che percorrevano il perimetro della tettoia in legno: semplicemente perfetta.

Quella notte la terrazza aveva il potenziale di diventare ancora migliore, quando Harry  voltó lo sguardo e vide Tonks uscire dal finestrone e sedersi su uno scalino. Una leggera brezza le scompigliava i capelli che sotto la luce della luna brillavano di un lilla argenteo. Nella mano destra, tra l'indice e il medio, teneva una sigaretta artigianale che si accese e che iniziò regolarmente a portare alla bocca, per aspirare tiri lenti e profondi, come se quella sigaretta fosse la sua unica fonte di ossigeno. La sua visione era molto meglio di quella della città perché riusciva a fargli dimenticare tutti i pensieri che aveva in testa. Harry prese coraggio e decise di andare a sedersi vicino a lei, con la scusa di farsi girare un drum prima di andare a letto. 

- So come ti senti - sentenziò la ragazza, mentre leccava la colla della cartina - Nessuno di noi si aspettava questa reazione da parte di Caramel, Harry. Promettimi che non farai nulla di azzardato, se non vuoi fidarti di noi, almeno fidati di Silente. - Harry annuí. Per quanto fosse ribelle, non c'era nessuno che riusciva a convincerlo più di Ninfadora, la sua fermezza lo faceva sentire protetto, ma allo stesso tempo riusciva a percepire la stima che lei riponeva nei suoi confronti. Lei credeva in lui e lo trattava come se fosse già parte dell'ordine. 

Harry spense la sigaretta nel posacenere, si giró e vide che erano rimasti soli in terrazza. Fece quindi per alzarsi e si diresse verso la porta per raggiungere i suoi amici, quando sentí una mano serrargli il polso. Sentí il suo stomaco fare una capriola all'indietro, Tonks si avvicinó lentamente, il suo viso  era ormai a pochi centimetri da quello di Harry, che ormai poteva sentire quel leggero odore di vaniglia che profumava i suoi capelli, lei si avvicinò ancora e gli diede un piccolo bacio sull'angolo della bocca. 

 
   
 
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