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Autore: VigilanzaCostante    14/03/2021    2 recensioni
Pansy, nello slang giovanile inglese, significa debole, qualcuno privo di coraggio. Ma Pansy, per definizione, significa anche "violetta del pensiero".
L'inverno è finito e lascia spazio a un tiepido sole, Pansy - debole, codarda all'apparenza - scopre l'amore e le sue sfaccettature.
|5 drabble, ognuna su un pairing diverso: Ginny/Pansy, Neville/Pansy, Blaise/Pansy, Ron/Pansy, Daphne/Pansy|
[Questa storia nasce nell'ambito dell'iniziativa "Serata drabble" su facebook]
Genere: Angst, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Altro personaggio, Pansy Parkinson | Coppie: Blaise/Pansy, Ginny/Pansy, Pansy/Theodore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Queste drabble nascono dall’iniziativa di scrittura proposta da GaiaBessie su Facebook, nel gruppo “Serate drabble”. Ognuno dei partecipanti doveva proporre dei prompt e poi ad estrazione ci abbiamo scritto sopra. 5 drabble, 15 minuti per drabble e poi si passava alla successiva.
Ho deciso di utilizzare per tutti i prompt la stessa coppia, in modo da creare una flashfic composta da sprazzi, da drabble.
A destra, graficamente, ho inserito i vari prompt, proposti in ordine: da GaiaBessie, Maqry, Lisbeth Salander e Lady.Palma

 
Prima c’era, un fiore tra i pensieri
 
The pansy at my feed
Doth the same tale repeat¹
 
 
 
Io sono quello che fuma e non parla
Tu sei rimasta un'altra volta fuori casa
(Las Vegas, Tancredi)
 
Al diavolo a chi dice che a marzo non fa freddo, perché qua fuori si gela e io – ancora una volta – non ho saputo dirti di no. Ho in mano quel pacchetto di chesterfiled blue babbane che mi hai chiesto di portarti e quasi quasi la fumo davvero questa sigaretta, magari sa di te.
Scendi di corsa e mi baci al volo, speri che nessuno ti abbia notato.
A malapena mi saluti, la luce solare ti ha messo di cattivo umore: le violette del pensiero non son fatte per la luce, resistono all’inverno più che alla primavera.
«Ginny, andiamo.»
Scalfisci il mio cuore con quel richiamo, sono qui.

(108 parole)

 
 
E tutto mi sa di miracolo
(Specchio, S. Quasimodo)
 
È primavera e fa caldo, ma Neville si ostina a tentare con quei maledetti fiori. Pansy è appoggiata molle sulla sedia di plastica del giardino di casa Paciock e gioca con la bacchetta.
«Neville me l’hai sempre detto: le viole del pensiero preferiscono una posizione a mezz’ombra, perché insisti a lasciarle sotto il sole?»
Neville non sa come dirglielo, che lui è caparbio e non ha nessuna intenzione di mollare. Non l’ha mai fatto nemmeno con lei.
 
Passano le settimane ma rimangono ancora lì – è un miracolo, pensa lei.
Ma Neville non sa come dirglielo: anche chi sostiene di preferire il freddo può rinascere accarezzato dalla luce. 
 
(107 parole)



Ti sveglierai sull’indaco del mattino, quando la luce ha un piede in terra e l’altro in mare.
(F. De andrè)
 

La guerra aveva cancellato ogni speranza e soffiato via ogni sonno sereno.
Le vacanze di Pasqua erano finite e a Hogwarts erano rimasti lui e Pansy, senza Draco; Blaise si svegliava ogni giorno sudato a causa degli incubi.
Pansy era bella in tutti i loro risvegli, in quel verde-acqua della loro sala comune.
Erano ancora bambini con la paura del buio, e dormivano abbracciati nelle notti più scure. Ma ogni tanto Blaise se lo chiedeva: Pansy sognava un mondo senza incubi o si era adattata a quella squallida realtà?
La guerra aveva cancellato ogni amore, anche quello che sentiva di provare: erano due parole che aveva troppa paura di pronunciare.
 
(110 parole)



Il principe e il povero!AU
 

L’1 Marzo Londra accoglieva la prima aria di primavera, mentre due pianti di neonato – lontani ma vicini – facevano capolino nel mondo. La prima era una bambina, le cui strilla acute e imperiose irritarono i domestici di quel grande maniero; il secondo era un bambino, la cui prima peluria rossa si confondeva tra quell’esercito di fratelli tutti uguali.
Cresciuti si ritrovarono stretti nei loro vestiti: perché Pansy non l’aveva chiesto d’essere circondata da oro e nessun briciolo d’amore, perché Ron non l’aveva chiesto di dover vestire di polvere e calore.
Una boccetta di pozione polisucco e le carte si invertirono – “Mettiti nei miei panni”, ora acquistava un nuovo senso. 

(108 parole)

 
 

"T'innamorerai a marzo, il 16 marzo"
(Achille Lauro, 16 marzo)
 

«T’innamorerai a marzo, il 16 marzo» sussurrò Daphne corrucciata davanti a una traduzione di antiche rune. «Pans, secondo te che vuol dire?»
Pansy alzò le spalle, non sapeva nemmeno perché aveva seguito l’amica in biblioteca.
«Che t’innamorerai il 16 marzo bimba, non mi sembra troppo difficile.»
 
“Leggere le rune ti mette in contatto con il tuo inconscio, ti permette di dialogare con te stesso.”


Il 16 marzo dell’anno dopo Daphne si innamorò davvero – o forse prima di allora si rifiutava solo di ammetterlo. Capì di amarla nel momento esatto in cui la vide attraversare la navata, verso Theodore Nott.
La primavera – prima di allora – non aveva mai fatto così male.
 
 (110 parole)







 
 
NDA:
Sono doverose le spiegazioni. Il tema di questa serata drabble era: “Fine dell’inverno, primavera”. E quindi come potevo ignorare la mia Pansy, il cui nome significa letteralmente “Violetta del pensiero”?
Ma non volevo accontentarmi a una sola coppia, quindi vi ho mostrato qua, una per una, vari personaggi con cui shippo Pansy. Ovviamente le drabble non hanno correlazione tra di loro, e soprattutto provengono da diversi universi narrativi: altrimenti, Pansy, starebbe contemporaneamente con troppe persone. Spero vi piacciano e che possiate apprezzare la mia visione di questo personaggio secondario.
 
¹''Ode: Intimations of Immortality'' by Wordsworth
   
 
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