Sasuke, Naruto e Sakura si stavano allenando con il maestro Kakashi; durante una pausa Naruto prese Sasuke da parte.
- Posso cheiderti una cosa? - gli chiese serio.
L'altro annuì.
Il biondo si accarezzò il collo, in evidente imbarazzo. Il bruno si spazientì. - Insomma, che diavolo vuoi, Naruto? -
- Mamma mia, come sei difficile... che ci troverà Sakura di tanto interessante in te... - borbottò tra sè e sè.
Il membro del clan degli Uchina si accigliò. - Come? - sibilò minaccioso.
- Non capisco proprio come fai a piacere a Sakura! - sbottò il ninja della volpe. - Sei troppo introverso, sei pignolo, e ti arrabbi non appena ti si parla! -
- Vieni al sodo. - lo interruppe.
Naruto sospirò. - E va bene... cosa provi per Sakura? -
Sasuke non battè ciglio. Per un attimo non si mosse, poi si girò a guardare la compagna  che parlava con Kakashi e qualcosa di inspiegabile prese vita in lui e si affrettò a scacciarlo.
- Niente. - sussurrò, poi parlò un po' più forte. - Io non provo niente per Sakura. -
Sakura, che si era avvicinata per avvisare i due che dovevano riprendere l'allenamento, si fermò di scatto a quell'affermazione, e sentì il proprio cuore andare in pezzi.
Scacciò che lacrime che le erano salite agli occhi, fece dietro front e corse via.
I due ninja si girarono di scatto e si chiesero perchè la loro compagna fosse scappata a quel modo. Poi capirono.
Sasuke provò uno strano senso di colpa.
- Hai visto che hai fatto? - lo aggredì Naruto.
Sasuke si girò verso di lui e gli scoccò uno sguardo gelido. Si sentiva già in colpa per conto suo, ci mancava solo che quel deficiente lo aggredisse!
- Hai visto che hai fatto? - ripetè Naruto imperterrito, non accorgendosi della rabbia del suo interlocutore.
- Sì, ho visto. - rispose Sasuke con una calma che era ben lungi dal provare.
- E non ti vergogni neanche un po'? - riprese il biondo.
" Sì, Naruto... odio me stesso per questo, ma non verrò certo a dirlo a te o a Sakura! " - No. Ho detto solo la verità. -
Naruto lo fissò stupito. - Che cosa...? Non ti importa di averla ferita? -
Sasuke alzò le spalle, ma evitò di guardarlo negli occhi. - No, dovrei? -
- E me lo chiedi pure? Certo che dovresti! - il compagno lo guardava costernato e Sasuke sbuffò.
- Senti, Naruto, se Sakura è innamorata di me, io non posso farci niente. Ma questo non vuol dire che io devo per forza ricambiarla. In guerra e in amore qualcuno deve inequivocabilmente soffrire. -
Naruto lo guardava sospettoso. Certo, Sasuke aveva ragione, ma per qualche motivo, sapeva che stava mentendo... ma non fece niente e si limitò a rispondere: - Va bene... ma abbi almeno la dignità di dirglierlo in faccia. -
Detto questo, si allontanò in fretta, passando davanti a Kakashi, che si chiese che diavolo fosse preso a tutti.
Il maestro spostò lo sguardo sul suo allievo che era rimasto al suo posto e si accarezzò il mento.
- Ehi, Sasuke. -
Il ragazzo si girò. - Che vuoi, Kakashi? -
Il maestro sorrise. - Siamo più scorbutici del solito, eh? - domandò ironico, guadagnandosi un'occhiata fredda, che lo divertì ancora di più.
- Che ti ha detto Naruto per farti arrabbiare tanto? - gli chiese sorridendo.
Sasuke alzò le spalle con indifferenza. - Niente di importante. -
Kakashi inarcò un sopracciglio. - Farò finta di crederti. Ti dico solo una cosa, Sasuke... Non scacciare i sentimenti, accettali. Non ti chiedo di esprimerli, perchè sarebbe chiedere troppo. Fai chiarezza in te stesso, poi vai e diglielo, quello che provi. O lo rimpiangerai per tutta la vita. -
Sasuke lo guardò sospettoso. - Lo dici per esperienza personale? -
Il maestro fece un sorriso a trentadue denti e fece il segno della vittoria con le dita. - Ci puoi scommettere, ragazzo! -
E ridacchiando se ne andò, lasciandolo l'allievo alquanto perplesso.
Sasuke sospirò e sorrise. Sì, si disse. Avrebbe prima fatto chiarezza in se stesso, poi sarebbe andato a lei e... E? Non poteva certo pretendere che l'accogliesse a braccia aperte, l'aveva fatta soffrire troppo. Quando aveva deciso di andarsene dal villaggio per uccidere Itachi, lei l'aveva aspettato e aveva fatto di tutto per trattenerlo, gli aveva confessato d'amarlo e lui che aveva fatto? Le aveva detto solo un misero "grazie"... Ma che altro poteva fare? Lei gli aveva proposto di portarla con lui, che l'avrebbe aiutato nella sua vendetta se non l'avesse lasciata... Ma non poteva! Non poteva metterla in pericolo solo per il suo egoismo e il suo desiderio di vendetta verso il fratello. Non avrebbe sacrificato la persona a lui più importante, piuttosto sarebbe morto!
 
TO BE CONTINUED...