Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: steffirah    15/03/2021    2 recensioni
Lei lo avrebbe ucciso.
Ma non lo avrebbe dimenticato.
Avrebbe continuato ad amare lui e soltanto lui, per sempre. Finché non lo avrebbe ritrovato.
E allora entrambi sarebbero stati liberi, alla fine del mondo, oltre quelle ali spezzate, macchiate di sangue. Oltre tutti i loro sogni, al di là dell’alba, dove il Paradiso avrebbe spalancato le sue porte anche per loro.
Genere: Angst, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eren Jaeger, Mikasa Ackerman
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Would you mind if I hurt you?
Understand that I need to
Wish that I had other choices
Than to harm the one I love
 
 
 
Il fato, non sarebbe stato possibile cambiarlo. Avevo provato a fare più di un tentativo, ma una volta a Marley l’avevo capito. Non c’era nulla che io potessi fare. Tutto sarebbe andato esattamente come lo avevo visto. Nulla sarebbe dipeso da me. Avrei ucciso vite, sogni, speranze. 
Avrei ripreso il mio cammino partendo dall’oscurità, sarei diventato un mostro, per il bene della mia gente.
Per poter giungere a quel giorno, non avevo altra scelta, se non cambiare anche me stesso. Se non invogliarmi a combattere. Se non farmi detestare da tutti coloro che amavo. 
E per farlo, dovevo ferire anche lei, con quelle mie false, gelide parole. 
“Io... ti ho sempre odiato.”
Non potevo mostrare nulla, dovevo tenermi in me la mia sofferenza, lasciando che si palesasse sul suo viso, insieme al suo dolore.
Per quanto ciò mi uccidesse. 
Ma dovevo andare avanti, sempre avanti. Continuare a combattere e lottare, per ottenere la mia libertà.
Per ottenere la nostra libertà.
 
 
 
I know I’d better stop trying
You know that there’s no denying
I won’t show mercy on you now
 
 
 
Sarebbe stato meglio se mi fossi fermato. Sarebbe stato meglio se tutto questo avrebbe potuto essere evitato. Ma era inutile che mi illudessi, perché nulla poteva essere fatto per cambiare quel destino già scritto. Eccetto allontanarmi da tutto, divenire spietato, e rinchiudermi in un sogno in cui sarei stato finalmente libero.
Un meraviglioso miraggio, in cui ci saremmo stati solamente noi…
 
Con le mie azioni, con le mie parole, con le mie scelte non facevo che ferirti.
Con la mia mente, con il mio muto cuore, non facevo che amarti. 
E amandoti, ti ho fatto patire le pene dell’inferno. 
Ma almeno in un sogno, ci è concesso vivere una seconda vita?
 
 
 
I know I should stop believing
I know there’s no retrieving
It’s over now, what have you done?
 
 
 
Mikasa serrò gli occhi e si portò una mano alla testa, sentendola dolerle, come di consueto. Quella fitta fu più intensa del solito, più dilaniante, come se le trafiggesse la mente da un’estremità all’altra. Quando si affievolì, rapida così come era arrivata, le lasciò una strana impressione addosso. Era una vaga sensazione, che minacciava di scomparire da un momento all’altro, eppure… Eppure era come se avesse avuto un’ultima volta Eren accanto a sé, come se lui stesso le avesse parlato, come se l’avesse cinta tra le sue braccia e avesse tentato di consolarla, chiedendole scusa per tutto quello che aveva fatto, tutto quello che aveva detto…
Scosse vigorosamente il capo, dandosi una scrollata. Era inutile fantasticarci sopra. Era inutile credere in qualcosa che non era vero. Un sogno restava un sogno, non avrebbe cancellato la dura realtà che bruciava il mondo, diradandosi dinanzi i suoi liquidi occhi.
Perciò si preparò all’ultima battaglia che la attendeva, capendo che non avrebbe avuto altra scelta. Avrebbe dovuto combatterlo. Avrebbe dovuto annientarlo. E con lui, avrebbe dovuto distruggere il suo stesso cuore.
 
 
 
I, I’ve been waiting for someone like you
But now you are slipping away
What have you done now?
Why, why does fate make us suffer?
There’s a curse between us, between me and you
 
 
 
Eppure, non riusciva ad evitare di chiederselo. Davvero non c’era altra scelta?
Davvero quella era l’unica cosa che poteva fare?
Davvero non c’era modo di poterlo salvare? Di poter salvare tutti?
Davvero tutto questo era semplicemente inevitabile?
Davvero non era concesso loro vivere un’altra vita, un’altra esistenza, un’alternativa felice e serena a quell’empietà…?
Avrebbe potuto accadere, se solo… Se solo lei si fosse fatta coraggio, gli avesse dichiarato i suoi sentimenti, gli avesse dato un’altra risposta, quel giorno... Le cose sarebbero andate diversamente… 
Ma che senso avrebbe avuto?
A quale prezzo vivere felicemente insieme, con la consapevolezza di abbandonare tutti al loro destino? Con la morte a bussare alla porta del loro rifugio, incombente e testarda? 
 
 
 
Would you mind if I killed you?
Would you mind if I tried to?
‘Cause you have
Turned into my worst enemy
You carry hate that I don’t feel
It’s over now, what have you done?
 
 
 
Ecco perché, seppure lui gliel’avesse mostrato, seppure lui avesse risposto al suo grido interiore, riportandola a casa, alla loro casa, la casa che lei aveva sempre sognato, sapeva che non vi era alcuna via d’uscita. Non in quel mondo crudele, che li aveva fatti nascere, che li aveva fatti crescere troppo in fretta, che aveva strappato via ogni loro gioia mai realmente vissuta, portandoli a fronteggiare troppo in fretta una fine imminente. 
Lui sarebbe morto in ogni caso. Che fosse per la maledizione dei 13 anni. Che fosse perché era divenuto il nemico dell’intera umanità. La sua sopravvivenza, era un sogno evanescente, dispersosi ormai anche per lei. 
Ma se proprio doveva andare in questo modo, desiderava che fosse lei l’ultima persona che vedeva. Desiderava mostrargli il suo sorriso, un ultimo barlume di speranza. 
Sapeva che questo fosse anche il suo desiderio: lui stesso glielo aveva comunicato, tramite quella meravigliosa, dolorosa visione. Per questo, sarebbe stata lei a porre fine alla sua vita.
 
 
 
I will not fall, won’t let it go
We will be free when it ends
 
 
 
Lei lo avrebbe ucciso. 
Ma non lo avrebbe dimenticato.
Avrebbe continuato ad amare lui e soltanto lui, per sempre. Finché non lo avrebbe ritrovato. 
E allora entrambi sarebbero stati liberi, alla fine del mondo, oltre quelle ali spezzate, macchiate di sangue. Oltre tutti i loro sogni, al di là dell’alba, dove il Paradiso avrebbe spalancato le sue porte anche per loro.

















 
Angolino autrice:
Salve! Ritorno nel fandom con una song-fic angst tanto per cambiare, yey! OTL
Non voglio perdermi in chiacchiere, quindi dico solo che quest'idea mi è venuta dopo aver letto il capitolo 138, averlo metabolizzato (mi ci sono voluti parecchi giorni), e averlo connesso inevitabilmente a una delle mie canzoni preferite dei Within Temptation, "What have you done". Ho cercato di fare qualcosa di nuovo a livello di scrittura, per quanto mi renda conto che possa essere confusionario. Si potesse vedere quello che penso sarebbe tutto molto più semplice, sigh. Ciononostante spero si capisca la storiella, per quanto sia "criptica" per certi versi. E spero anche che vi sia piaciuta. 
Grazie mille per aver letto. 
Steffirah

P.S.: Stavolta, rispetto alle precedenti, ho dato spazio anche al POV di Eren, ma siccome è un personaggio molto complesso non so fino a che punto sia riuscita a ritrarlo con fedeltà... Ho fatto quel che potevo per renderlo bene, ma non sono molto sicura di esserci riuscita efficacemente, quindi se dovesse risultarvi OOC non vi sorprendete (e non mi picchiate).
  
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