ed eccomi con il secondo
capitolo di questa storia...
sono felicissima di vedere che in tanti avete letto l'inizio di questa
mia storia, spero solo che vi sia piaciuto.
un ringraziamento super-speciale alla carissima Pupazza che ha lasciato un commentino al primo capitolo, spero che anche questo possa piacerti(non ho mai preso l'idea di pubblicare la storia sul forum, non sò perchè, c'ho messo un sacco di tempo a decidermi a pubblicarla pure qui)...
ah dato che molti capitoli sono già pronti credo che pubblicherò la storia molto velocemente se, invece, preferite che vada lentamente ditelo pure non ci sono problemi... adesso vi lascio alla lettura...ancora grazie a tutti coloro che hanno cominciato a seguire questa storia...
Capitolo 2.
Intanto in ufficio Gibbs se n’era andato a fare rapporto al direttore sul caso appena chiuso, mentre Tony e Ziva apparentemente erano concentrati sul loro lavoro, ma in realtà la mente di entrambi vagava a determinati momenti di un paio di mesi avanti...Ziva stava scrivendo uno dei tanti rapporti della giornata quando posò lo sguardo su Tony che era intento a scrivere al computer; anche quella volta rimase incantata sulle labbra di lui…la bocca di Tony aveva un potere magnetico su Ziva, sarebbe stata capace di stare per ore e ore a fissarla e non solo, proprio come quei suoi occhi verdi…così belli…quando se li sentiva addosso smetteva pure di respirare dall’emozione che gli provocavano…con la mente cominciò a divagare dimenticandosi per un momento del rapporto e tornò a quel pomeriggio, di alcuni mesi prima, in cui stavano seguendo un sospettato…
-Ziva non lo so, ma forse non abbiamo sbagliato nulla è probabile che ci abbia notato un paio di volte e gli sarà venuto qualche dubbio…dopo tutto è strano incrociare sempre le stesse persone a distanza di poche ore in una città così grande…o forse non siamo stati molto convincenti come coppia di turisti-;
Intanto furono avvertiti da Gibbs che l’uomo che stavano per incastrare stava arrivando proprio dalla loro parte –cercate di non farvi scoprire di nuovo…siete una coppia comportatevi come tale-,
-agli ordini capo!- risposero in coro i due agenti…
proprio in quel momento sentirono dei passi dirigersi verso di loro, Tony tempestivamente sospinse Ziva contro il muro bloccandola con il proprio corpo e senza che lei potesse dire niente si ritrovò le labbra di Tony sopra le sua…Ziva rimase immobile al che Tony si staccò di pochi millimetri da lei e disse – fingiamo di essere una coppia che amoreggia, così nel frattempo lo controlliamo e se avviene lo scambio lo blocchiamo, cosa ne dici?-, Ziva che aveva il cuore a mille annuì con la testa senza dire una parola, anche Tony era un po’ scosso dall’emozione che quel semplice contatto con le labbra di lei gli aveva procurato.
Durante il periodo in cui il team fu diviso entrambi poterono chiarire i propri sentimenti verso l’altro, ma tutti e due avevano paura di rovinare il loro rapporto, di rovinare tutto…si ritrovarono avvolti nel silenzio, il sospettato non li aveva proprio notati o forse non li aveva considerati pericolosi per i suoi affari.
…e loro…
Loro si persero nello sguardo dell’altro e lentamente si avvicinarono, si scambiarono un bacio lento, delicato, pieno di sentimento…quel sentimento che era rimasto inespresso per troppo tempo…entrambi chiusero gli occhi per assaporare meglio quel momento, dimenticandosi di tutto il resto…fu un bacio lungo e dolce…
Furono interrotti da una voce che urlava nelle loro teste –DiNozzo! David! Allora ci volete dire cosa sta facendo il sospettato?- era Gibbs dall’altra parte dell’auricolare che aspettava informazioni dai suoi agenti;
Come riscossi da un sogno si voltarono verso l’indiziato e videro che proprio in quel momento stava avvenendo lo scambio, ma per non dare nell’occhio i due sospettati stavano camminando lentamente verso la strada che si affacciava sul vicolino –Capo hanno appena fatto lo scambio adesso si stanno dirigendo verso di voi-; dopo essere stati avvertiti McGee e Gibbs entrarono subito in azione e arrestarono i due uomini, poi sempre tramite auricolare Gibbs disse – ottimo lavoro ragazzi…ci vediamo in ufficio-, - ricevuto capo- rispose Ziva che fino a quel momento non aveva detto una parola, ancora stordita e incredula per quello che era appena successo…si tolsero quelle auricolari e prima di tornare alla macchina Ziva trovò il coraggio di parlare e disse – Tony cos’era quello?-,
Tony si voltò a guardarla con aria interrogativa e disse –quello cosa Ziva?-,
-dai non fare l’idiota, per una volta si serio…e non dirmi che era solo un bacio di copertura- quest’ultima frase quasi la sussurrò…
Tony si voltò a guardarla e senza dire nulla la baciò nuovamente…anche questa volta ne uscì un bacio favoloso, così pieno di dolcezza e amore…tramite quel secondo bacio si trasmisero tutto quel sentimento che avevano tenuto nascosto fino ad allora…i loro cuori accelerarono il loro battito per le troppe emozioni sprigionate solo da quel bacio…si staccarono di pochi millimetri lasciando le loro fronti unite e si sorrisero…passarono un sacco di minuti prima che uno dei due parlasse…
-David!!! Sei tra noi o sei nel mondo dei sogni?- tuonò Gibbs che era appena tornato in ufficio,
Ziva si riscosse e disse –mi scusi capo…mi sono distratta un attimo-,
-si un attimo certo e comunque sai cosa penso io delle scuse, sono un…-,
-segno di debolezza, lo so…torno subito al lavoro- concluse Ziva che evitò di incrociare lo sguardo del capo e soprattutto quello di Tony.
Oramai erano le 17.00 e dato che non c’era più nulla da fare Gibbs decise di mandare tutti i suoi agenti a casa a riposare, dopo tutto ne avevano bisogno avevano passato settimane molto intense. Tony e Ziva si ritrovarono a prendere l’ascensore insieme, ma nessuno dei due ebbe coraggio di dire una sola parola; solo poco prima che le porte si aprissero Tony quasi sussurrando disse –mi dispiace…sono un vero idiota…ho sbagliato tutto- poi come le porte si aprirono si fiondò fuori senza aspettare una risposta da parte di Ziva, la quale era rimasta pietrificata che con un filo di voce disse – a tutto c’è rimedio-, ma Tony era già lontano per sentirla…stava per arrivare alla sua macchina quando fu raggiunta da Abby e McGee che gli proposero di andare a bere qualcosa insieme…i due speravano che forse in un contesto amichevole avrebbero scoperto qualcosa di quella situazione da Ziva, ma lei declinò l’invito e se ne tornò a casa…
-ecco lo sapevo…Tim è colpa tua…se non ci fossi stato forse l’avrei convinta a venire con me- disse Abby,
- ma Abby me lo hai detto tu di venire con voi e adesso sarebbe colpa mia? -
-si va bene come vuoi tu Tim, adesso andiamo- e così dicendo si avviò verso il pub vicino al NCIS…
continua...