Flashback
È la sera del 31 maggio, sono coricata nel mio lettino sotto le mie coperte azzurre, sto leggendo un libro, che mi ha regalato un amico di famiglia, questo libro è bellissimo, vengo distratta da un rumore al piano di sotto, poso il libro dopo aver messo il segno, mi nascondo sotto le coperte, guardo l'orario sono le 23:30, io a quest'ora dovrei già dormire, sarebbe normale per una bambina di 9 anni, i rumori si fanno sempre più forti. Scendo dal letto, prendo il cordless e mi nascondo nell'armadio, quando sto per chiudere l'anta, sento il rumore di uno sparo, chiudo velocemente senza fare rumore l'anta e digito a memoria il numero dello zio Greg, il telefono squilla per qualche secondo
-pronto Albert dimmi? - chiede riconosco la voce di zio Greg
- zio Greg - dico cercando di trattenere le lacrime
-ehy scricciolo non dovresti dormire a quest'ora? - mi dice dolcemente
-zio ce qualcuno in casa ho sentito dei rumori e poi uno suono, come quello che c'era al poligono stamattina - gli dico singhiozzando ma mentre sto parlando sento un altro sparo - zio Greg ho paura- gli dico
-ehy scricciolo 2 minuti e sono da te, ho già mandato un messaggio ai miei uomini sto arrivando, tu resta nascosta ok? - mi dice
-ok - inizio a parlare piano perché sento dei passi che salgono le scale
- sono qui piccola - mi dice prima di mettere il muto, sento due porte che si aprono, una è la mia, non vedo chi é, l'altra é la porta d'ingresso é stata aperta violentemente, sento qualcuno che sale di corsa le scale,
-fermo posa la pistola, e alza le mani ORA - riconosco la voce é lo zio Greg, sento altre voci, sono i colleghi dello zio che bloccano qualcuno - scricciolo esci è tutto finito- quando sento questa frase, apro piano l'anta dell'armadio sbuco fuori solo con la testa, vedo lo zio Greg e lo zio Ed, mentre i colleghi dello zio tengono una persona a me sconosciuta, corro tra le braccia dello zio Greg.
Sono ancora abbracciata a lui quando con la coda dell'occhio noto lo sconosciuto svincolarsi dalla presa dei ragazzi, prende dalla tasca anteriore un coltello, lo lancia, quando lo fa inizio a urlare,
Fine flashback

Mi sveglio di soprassalto guardo l'ora sul comodino è solo l'una di notte, giro lo sguardo verso la mia destra è noto una Ginny addormentata, mi alzo piano senza fare rumore, prendo il telefono e la giacca. Esco dalla camera e dalla casa silenziosamente senza fare rumore, mi siedo sul prato, afferro il telefono e cerco il numero dello zio, lo chiamo e aspetto che risponda, mentre guardo il cielo stellato, noto due stelle più luminose
-ehy scricciolo che succede? - mi chiede dopo che accetta la chiamata
-ho avuto un incubo su quella notte- gli confesso, sto iniziando a sentire le lacrime che scendono
-ehyy non piangere tesoro-mi dice con tono dolce - é normale scricciolo sono passati solo 8 anni, quella notte io ho perso un amico ma tu hai perso i tuoi genitori, é non potrò mai capire come ti senti, qualunque cosa tu abbia bisogno, io sarò qui, a portata di telefono o di fianco a te capito scricciolo? - mi chiede,
-lo so zio- gli dico per poi augurargli buona notte, quando ricambia, stacco la chiamata e continuo a guardare le stelle