È
passato un anno. Sembra di
aver cominciato un’altra vita. Quante cosa sono cambiate!
Prima
c’eri tu…
- Piccola
stellina…- dice il
mio attuale ragazzo. Mi rievoca tanti ricordi.
Quella tua
dolce voce che
non smetteva mai, e che non smette, di vagare nella mia testa.
Un anno fa
quella voce
emetteva suoni eterei nell’aria, solo per me.
Ricordo
benissimo.
- Piacere Bill
..-
- Piacere.
– avevo risposto
dicendoti il mio nome.
Ci siamo subito
interessati
l’uno all’altra... ricordi, angelo mio?
La notte mi
lasciai andare
tra quelle braccia che mi incutevano timore, rispetto, protezione e
tanto
amore.
- Bill.. tu hai
già fatto
sesso..- ti avevo detto , spaventata.
- Si, ma
è la prima volta
che faccio l’amore. -
Avevo adorato
quella frase
che, sapevo, non avrei mai dimenticato.
Mi avevi
abbracciato,
promettendomi che ci saremmo rivisti.
Avevo sperato
che, quella
volta, avresti mantenuto la promessa.
- Ti amo..-
avevo detto
senza pensarci.
Sapevo che
avevi paura di
quelle parole, ma con me eri al sicuro.
- Ti amo,
piccola stella. -
Amavi prendermi
in giro
chiamandomi “Piccola Stella Senza Cielo”.
Amavo quando mi
rassicuravi,
dicendomi che eri il mio cielo, il mio mare, il mio tutto, se avessi
voluto.
Dopo sei mesi,
non ci
sentimmo più. Colpa mia,della mia stupida paura di perderti.
Mi accorsi che
era rimasto
un legame tra di noi, un piccola creatura cresceva dentro di me, o
meglio, due
piccole vite.
Ti avevo
chiesto, se fossi
rimasta incinta cos’avresti fatto.
Tu avevi
risposto che, ti
avrebbe complicato la vita, ma mi amavi e ciò bastava, ti
saresti preso cura di
loro.
No, non avrei
permesso di
complicarti la vita. Non l’avrei permesso a nessuno.
Ti amo, ti
avevo scritto
nell’ultimo messaggio che ti avevo inviato.
Avevo pianto,
urlato, mi ero
fatta del male. Ti avevo lasciato
andare, ci ero riuscita.
Mi sentivo distrutta, dovevo farcela però . Per Ellie e
Luke.
Quei due
piccoli gemelli che
sarebbero stati tanto uguali e tanto diversi.
Per quelle
piccole creature
che erano nate dalla nostra unione.
Sono
all’ospedale, sto per
partorire. Manca poco.
Appare Tom, non
mi aspettavo
tornasse.
Mi abbraccia
subito.
- Cosa ci fai
qui? -
- Ellie mi ha
detto che eri
qui.. Immense felicitazioni. -
Quella voce ti
somiglia
tanto, angelo mio. Mi rievoca sensazioni inconsuete. Mi manchi.
Scoppio in
lacrime. Alex, il
mio fidanzato, mi tiene per mano.
Mi arriva un
messaggio, che
legge Alex ad alta voce, è di Bill.
“
Piccola mia, perché non ti
fai più sentire ? Mi manchi.. Dove sei? Ti amo. Ti amo
ancora. “
Le lacrime mi
scendono sulle
guance, non riesco a fermarmi.
Tom mi viene
vicino
all’orecchio e mi chiede se lo amo ancora, anch’io.
Annuisco,
piangendo.
Sto per dare
alla luce due
vite.
- Bill,
dov’è ? Angelo mio,
dove sei? -
- Stai
delirando.. – dice
Ellie, la mia migliore amica.
- No! Lo amo
ancora.. è
tutta la mia vita! -
- Urla tutto!
Alex non c’è.
-
- Tom mi
manca… da morire!
Voglio morire, senza di lui non ha senso vivere!-
Scuote la
testa,
sconcertato. – Stai per avere due figli , per di
più gemelli, da Alex. –
- No! Bill
è il padre.. Ho
cercato solo di non rovinargli la vita! Volevo solo che la sua
libertà
rimanesse intatta… Se lui non fosse stato felice.. Avrei
potuto morire, avrei
voluto morire! –
Un’altra contrazione
in arrivo, mi sembra di morire.
Nessuno parla.
O meglio, ha
il coraggio di farlo.
Dopo pochi
minuti mi danno
una scelta: lasciar vivere i piccoli e morire oppure vivere e lasciare
che
muoiano.
- Loro!
È l’unica cosa che
mi interessa ora. Loro sono la mia vita. Io sono andata avanti per
loro! No.. è
l’ultimo legame che mi rimane.. -
Tom scrive una
lettera sotto
mia inconscia dettatura.
Appena appoggia
la penna
nascono due creature.
Sorrido, sono
bellissimi. Mi
assomigliano a pochi tratti, ma credo che abbiano preso da te.
Il respiro mi
viene a
mancare.. chiudo gli occhi. La macchina di fianco a me segna una linea
piatta.
È finita. Però dall’alto, non riesco a
capire, vedo tutto.
Bill
è appena arrivato,
sposta Alex e si precipita sul mio corpo, ormai privo di vita.
- No! Fate
qualcosa!Vi
prego.. Ho bisogno di lei. Ho bisogno di te, vita mia! Non
abbandonarmi! No!
No!.-
- Lasciala..-
- Tom voglio
morire! Perché
non ti sei preso me al suo posto, perché? – dice
guardando il cielo.
Il gemello
abbraccia il
ragazzo che oramai, non parla più.
- Ti ha
lasciato questa.. o
meglio, ci ha lasciato.-
“
Ciao Giorgia, Ciao Tom.
Ciao amore mio.
Perdonatemi, ho
preso la
scelta che mi sembra più giusta. Vi voglio bene.
Siete le
persone più
importanti della mia vita, lo sapete.
Tom prenditi
cura della Jo,
è sempre la mia gemellino, è una parte di me.
Jo prenditi
cura di Tom, ha
tanto bisogno d’amore.
E tu, amore
mio. Ci
sarebbero tante, troppe cose da dirti e , non credo di averne il tempo.
Spero che un
giorno mi
perdonerai. Voglio, esigo che tu sia felice.
Ti amo e non
volevo far
altro che passare la vita con te. Ti amo, ti starò sempre
accanto.
Vita mia, ti
prego, non
piangere.
Ecco, quelli
sono i nostri
figli. Sono il simbolo del nostro legame.
Lascia che
entrino nel tuo
cuore come ho fatto io.
Lascia che ti
vogliano bene.
La scelta
è tua, puoi anche
non tenerli.
Mi mancherai
vita mia. Vola
alto, anche se io, fisicamente non sarò lì.
Vivi come se
non ci fosse un
domani.
Vivi ogni
giorno come se
fosse l’ultimo.
Sii felice e
ricorda che la
felicità sta sempre nelle piccole cose.
Ti amo. Sei
sempre stato
tutto per me. La mia vita.
Perdonami, no,
Perdonatemi.
Ti
amerò per sempre...
Jù.
“