Kuroko no Basket, 'Verità silenziosa' di KiaraKH su EFP Fanfiction

ANGOLO AUTRICE:
Buonasera a tutti!
Mi annoiavo e ho deciso di pubblicare una one shot che fa parte di una raccolta che ho scritto su Wattpad.
È la mia seconda storia triste e volevo condividerla con voi nella speranza che vi piaccia.
Mi piacciono molto le storie con “Reader” come protagonista, ma nell’eventualità che non vi piaccia, potete ignorarlo.
Buona lettura~

Caro...
Sono sempre stata una ragazza molto solitaria e tranquilla.
Non ero la tipica adolescente con gli interessi sui vestiti, trucchi, pettegolezzi o ragazzi.
Nemmeno quella maschiaccia interessata agli sport, ai videogiochi violenti e cose simili.
Passo sempre il mio tempo libero a esprimere i miei pensieri sotto forma di racconti, poesie, canzoni.
Non ho nessun amico o amica.
Chi mi conosce dice che ho una vita molto piatta, vuota, grigia.
Che dovrei uscire più spesso.
Che dovrei fare amicizia.
Che dovrei prendere un hobby più utile e salutare.
In molti mi hanno incoraggiata a prefissarmi degli obiettivi, a interessarmi di una determinata carriera e di concentrarmi per farla diventare realtà.
Ma nulla coglieva il mio interesse, nulla mi faceva pensare che poteva dedicarci del tempo.
Poi ho incontrato te, un ragazzo con uno sguardo incredibilmente inespressivo.
Un ragazzo che passava il suo tempo in solitudine insieme al suo light novel tra le mani.
Un ragazzo che è poi entrato a fare parte del club di basket della scuola Rakuzan.
Con la sua divisa bianca e celeste con il numero cinque impresso dietro la maglia.
La tua scarsa presenza ha attirato l'attenzione di Akashi-san.
Lo so, l'ho visto. Ero lì quando ti ha chiesto di entrare nel club.
Mi hai da sempre incuriosito.
Perché? Non lo so nemmeno io.
So solo che improvvisamente mi sono trovata a seguirti con lo sguardo, a cercarti nell'ombra, a interessarmi di te.
A imparare che, nonostante la tua facciata disinteressata, sei piuttosto orgoglioso e non sopporti di essere sottovalutato dagli altri.
A imparare che sei un ragazzo diligente.
Mi hai vista una volta, mi hai beccata mentre ti guardavo con curiosità.
Da quel momento in poi ti sei accorto della mia presenza, anche se dopo questo non abbiamo mai parlato.
Anch'io ti vedevo guardarmi con curiosità.
Forse pensavi che eravamo davvero simili in alcune cose.
Ma dentro di me sapevo che c'era qualcosa che, tra noi due, solo io avevo.
Forse è per queste ragioni che ho accettato la tua proposta?

"<< Mh >>
<< Ohayou, Mayuzumi-san >>
<< Mayuzumi va bene... >>
<< Hai bisogno di qualcosa? >>
<< Non voglio girarci troppo intorno, quindi te lo dico direttamente: mi piaci. Usciamo questo fine settimana? >>"

Dopo il nostro primo appuntamento, ne susseguirono tanti altri.
Entrambi aspettavamo con impazienza il fine settimana per uscire da qualche parte.
Più ti conoscevo, più riuscivo a cogliere il significato dietro ai tuoi gesti.
Dietro ai tuoi sguardi.
Dietro alle tue parole rude e dirette.
Mi hai raccontato i tuoi segreti più oscuri, i tuoi sentimenti più profondi, i tuoi pensieri confusi.
Mi hai esposto la nudità del tuo animo.

"<< Neh... >>
<< Nani? >>
<< Pensi che riusciremo a restare insieme? >>
<< ... solo se mi prometti qualcosa >>
<< Cosa? >>
<< Dobbiamo amarci per trecentosessantacinque giorni >>"

Ma io sono una ragazza egoista.
Molto egoista, molto più di quanto tu creda.
Ho davvero tanta paura, lo sai?
Hai un futuro meraviglioso davanti a te, ed io stavo per distruggerlo con uno schiocco delle dita.
Pur di sentire qualcosa, mi ero aggrappata ferocemente ai tuoi sentimenti.
L'ho fatto con tutte le forze che avevo dentro di me, e questo ti ha portato a sanguinare.
Sono crudele, perché mentre tu mi hai esposto tutto quanto... io ti ho tenuto nascosto il segreto più oscuro che posseggo.
Mentre il tempo scorreva tu diventavi sempre più forte, la tua confidenza cresceva e stavi maturando.
... io non potevo.
Sono malata, Chihiro.
Lo sono sempre stata, fin da piccola.
Mentre i bambini crescevano sani e forti, io crescevo malata e debole.
La mia malattia era nascosta a tutti quanti, solo i sensei ne erano a conoscenza.
E forse anche Akashi-san, a quel ragazzo non sfugge nulla.
Ricordi quelle volte che ti dicevo che non potevo uscire perché in punizione? In realtà andavo all'ospedale per il solito check-up.
Mi dissero che i miei giorni si stavano accorciando, che prima o poi sarei diventata così debole che non sarei più uscita dal letto.
Non esistevano cure.
Dovevo solo accettare il mio destino.
Il destino che mi sussurrava che saresti andato avanti senza di me.
Che senza di me saresti cresciuto.
Che senza di me ti saresti sposato.
Che senza di me saresti invecchiato, stanco ma felice della vita che hai vissuto.
Stare con me era una maledizione: i miei genitori ne avrebbero sofferto troppo, così come te ne avresti sofferto il doppio.
Vedevo nei tuoi occhi un infinito amore riservato esclusivamente per me.
Le tue carezze, i tuoi baci, i tuoi gesti di infinita dolcezza mi scaldavano fino a portarmi alle lacrime.
Tu pensavi che fossero lacrime di felicità, in realtà erano di un distruttivo dolore.
Il dolore di doverti lasciare una ferita nel cuore.

"<< Chihiro, devo confessarti una cosa >>
<< Hai un'aria così... è successo qualcosa? >>
<< Ti ho tradito con un altro >>"

Mentivo.
Mentivo spudoratamente quando ti dissi che ti avevo tradito.
Non era vero, non lo era affatto.
Ma io e te non avremo mai avuto un futuro insieme.
Mentre il tempo passava, la clessidra stava esaurendo la sua sabbia.
La mia sabbia.
Dovevo lasciarti andare, perché solo così ti avrei liberato dalla futura presa ferrea della sofferenza.
Ti ho guardato andare via dalla mia vita mentre piangevi con la rabbia nei tuoi occhi, mentre le mie lacrime scendevano senza tregua.
Il nostro amore è durato 365 giorni, proprio come la verità che non sono mai riuscita a confessarti.
Ti ho finalmente liberato dopo quella dolceamara prigionia durata un'anno.
Ti ho lasciato andare per il tuo bene.
Ora posso finalmente andare via.
Mio caro e dolce Chihiro Mayuzumi.
Se stai leggendo questa lettera, significa che non sono più qui tra voi.
Significa che ho perso la mia guerra contro la malattia, una guerra che aveva già vinto fin dall'inizio.
Ho semplicemente lottato per incontrare te, per provare per l'ultima volta cosa significava essere amati e amare sentimentalmente.
Sono una ragazza egoista, e in quanto tale ho dovuto pagare per tutta la sofferenza che ti ho imposto.
Sappi che, nelle profondità del mio debole e provato cuore, rimarrai per sempre il mio primo e ultimo amore.
Spero che un giorno riuscirai a perdonarmi per il male che ti ho fatto.
Tua, per sempre nell'infinito universo e stelle...

(Nome e Cognome)